Veglia la ressa girando in circolo,
pietre nei palmi pronte a dar morte.
Urla di pazzi iniettati all'arsenico,
cantano in coro tirandola a sorte.La vittima ignara si dimena e scalcia,
lacrime rosse di sangue vermiglio.
Acido sadico nutre l'arida terra,
unghie sfigurano petali vergini graffiando papaveri dal suolo cinico.Tetto decade svelando i nemici,
pezzi di mura strappati da un civico.
Vita abortita disegna la fine,
rintocchi scanditi tra pianto e grida.Brucia la pelle ancora fumante,
zolfo e lapilli tra insulti e strilli.
Mostruosa genetica vestita da angeli
finge carezze e nasconde gli artigli.La gola recisa da tagli vocali,
lascia parole morire a mezz'aria.
Straziante abominio lede lo spirito,
inchiostro fantasma appare dal nulla.
Schiena ricurva prende forma fetale,
una vecchia bambina sacrificata nel nome di un Dio minore.Murales cubitale su diafano derma,
un codice a barre scongiurato al cielo.
PIETÀ
Cinque piume corvine le sue nuove ali perenni.
Ceneri rosa,
resti di donna.