Dare una possibilità

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DARE UNA POSSIBILITA'


Quattro. Questa è la quarta volta che Andrea finisce per darmi buca.

Lara vuole fare dei piani per il futuro, vuole parlare dei problemi economici o discutere sul nome del bambino.

C'è sempre qualcosa e, ovviamente, la madre di suo figlio deve venire prima! Sapevo che sarebbe successo e non ne sono per niente felice.

Decido di trovare un modo mio per punirlo, non chiamandolo fino a quando non sarà lui a telefonarmi. Sto che pregando che, almeno, questo risulterà in qualche modo doloroso per lui.

Fortunatamente non devo andare troppo in là con la mia "vendetta". Qualche giorno dopo mi chiama, scusandosi in continuazione. Io fingo di non esserne interessato, che non me importi nulla, e questo lo uccide.

-Giovanni, domani trascorrerò l'intera giornata con te. Ogni secondo di ogni ora sarà solo tuo. Qualunque cosa tu voglia fare, ovunque tu voglia andare, basta che tu lo dica! Beh... se sei libero... e se lo vuoi- Andrea mi sta pregando.

Io arrossisco, fortunatamente nella privacy di casa mia. Eppure non voglio perdere il controllo in questo momento e così continuo a trascinare avanti la mia vendetta.

-Non lo so, immagino che potrei finire tutti i miei lavoretti sabato, invece che domani. Beh, forse...-

-Andiamo, andremo a vedere quel film che è da mesi che vuoi vedere!-

-Davvero?- chiedo con rinnovato interesse.

Fino ad adesso l'ho sempre dovuto supplicare per vedere quei film tutti romantici. Soprattutto nelle ultime settimane per questo in particolare.

Sinceramente è solo un folle piano che ho escogitato io, visto che la trama del film parla di due attori che si innamorano sul set, mentre girano. Ho pensato che forse avrebbe potuto accendere qualcosa in lui.

Adesso trovo tutto questo stupido, ma perché non dovrei farglielo vedere? Soprattutto se è lui ad offrirmelo.

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Il giorno dopo Andrea viene a casa mia. Abbiamo deciso di vedere il film e poi di andare a mangiare fuori.

Il campanello suona e, quando apro la porta, eccolo che mi si presenta con un sorriso sul viso che grida "Ti prego, perdonami".

-Ciao Andrea- dico con voce falsa.

-Sei... così carino oggi- in parte scherza, sapendo che probabilmente non sono così arrabbiato come sto mostrando.

-Ah, davvero?-

Anche la mia risposta è uno scherzo perché in questo preciso momento sto indossando una tuta, il che, mi rendo conto subito, non è che mi faccia guadagnare molti punti.

-Stavo per andare a cambiarmi, ma volevo assicurarmi che ti saresti effettivamente presentato- gli lancio uno sguardo e vedo che lui si morde il labbro, rammaricato.

-Mi dispiace, davvero tanto. Ma ora sono qui, pronto a farmi scusare completamente da te!- prova lui.

-Sarò pronto in un attimo- gli dico mentre mi avvio verso camera mia per cambiarmi.

Ciò che Andrea non sa è che io l'ho già perdonato nel momento in cui mi ha chiamato per scusarsi. Non potrei mai restare arrabbiato con lui.

Quando torno al piano terra, lui ha già pronta in mano una ciotola di pop-corn. Conosce casa mia troppo bene, è stato qui davvero troppe volte.

Mr. Irraggiungibile // CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora