capitolo 5

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Sono due giorni che non vado a lavoro. Le cose che erano successe mi avevano sconvolta e la voglia di andare a spogliarmi davanti a degli sconosciuti proprio non ce l'avevo.

Ora però se non voglio rischiare di perdere il lavoro mi tocca tornare quindi mi vesto - non so se si può dire cosí visto che la maggior parte del mio corpo è scoperta - e vado allo strip club.

Oggi provo la lap dance. Non è mai stato il mio forte ma ho voglia di fare qualcosa di nuovo.

Salgo sul palco e mi avvicino con una camminata sensuale al palo alla mia destra. 

C'è già una ballerina che si sta esibendo per questo decido di prendermi la scena a modo mio.

Mentre è avvinghiata al palo allungo una malo e le accarezzò dolcemente il culo.

Lei si gira di scatto e mi guarda negli occhi, con uno sguardo inizialmente carico di sensualità che però non ci mette molto a trasformarsi in puro odio.

Tutti quegli uomini arrapati hanno cacciato urla e fischi dopo il mio gesto. Sta funzionando.

Lei continua la sua esibizione mentre io mi palpo il seno e mi eccito mentre la guardo ballare.

Si sentono fischi e le banconote iniziano a svolazzare verso di me.

Nel frattempo la ballerina, sta compiendo un giro attorno al palo, forse per riprendere fiato, anche se non da a vedere di essere stanca.

Ritorna di fronte agli spettatori. Poi si gira verso il palo, lo afferra con entrambe le mani e mostra il suo culo alla folla, inizia a twerkare e la gente inizia ad infilargli le banconote nella mutanda, rubando una palpata al quel bel culetto.

A questo punto mi avvicino al piccolo muretto che separa me dalla folla, coprendo completamente la visuale del culo della ballerina. È il mio momento.

Mi giro verso la ballerina dando le spalle al pubblico. Mi sbottono il reggiseno e lo lancio all'indietro. Sento urla di uomini che cercano di accaparrarselo.

Poi allungo le mani e afferro la ballerina per i fianchi, lei non sta più twerkando. Le mie mani scendono fino ad arrivare al suo culo e mi inginocchio.

Le sfilo le mutandine. Inizio a leccare. Si levano urla dietro di me. Guardo il pubblico per un momento, con lo sguardo piú sensuale possibile. Poi mi giro e continuo a leccare il culo della ballerina.

Lei sembra pietrificata, non reagisce.
Poi mi alzo e con le mani a sorreggere e palpare le mie tette mi avvicino alla folla.

Una serie di mani mi travolge e il mio seno si trova sonmerso dalle banconote. I commenti sul mio seno rimbombavano nel locale.

Avevo raggiunto il mio obiettivo, tutto il locale aveva occhi per me e, ovviamente, per le mie tette.

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