Capitolo 4

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Il ragazzo si giró a guardarlo incrociando lo sguardo dell'uomo che subito si pietrificó alla vista di quelle gemme meravigliose ma subito dopo aver ripreso il controllo su se stesso aprì lo sportello e scese e così fece anche il piú piccolo che dopo una dozzina di passi alzò lo sguardo e lo spettacolo che si ritrovó davanti lo lasció senza parole. Era in cima a una montagnetta dove si poteva ammirare tutta NY illuminata dalle luci delle case e palazzi ma anche dalla luna piena che illuminava la notte. Quello spettacolo lasció a bocca aperta giovane che fece scappare uno -

Wow!!-

non riuscì a trattenersi dal guardare il più grande incantato a guardare lo spettacolo che aveva davanti agl'occhi, però cercando trattenersi dal non guardare il ragazzo con il suo bel visino pieno di affascinatezza per quel paesaggio, beh era normale che fosse affascinato d'altronde aveva sempre anche lui la stessa reazione quando ritornava in quella montagnetta. Dopo pochi minuti che erano la ad ammirare il paesaggio l'uomo chiese

-ti piac...-

ma non fece in tempo a finire la frase che si ritrovó due braccia che lo avvolgevano stringendolo con braccia comprese, l'uomo all'inizio sobbalzó leggermente non capendo in un primo momento cosa fosse ma dopo aver portato lo sguardo in basso per vedere che stava accandendo, vide Eren che lo abbracciava con la testa nell'insenatura del suo collo, l'uomo lo guardava con un'aria leggermente sbigottita mentre il ragzzo alzava lo sguardo per incontrare quello del più grande e così fu ma sta volta vide qualcosa negli occhi dell'uomo, vide della sorpresa per l'innaspetato abbraccio abbraccio e in quel azzurro-argento dei zui occhi si aggiunse dei filamenti di azzurro elettrico, mentre gli occhi del giovane erano colmi di emozione mentre quei due sguardi incantati gli uni dagli altri si avvicinavano sempre di più come i loro visi, ormai non avevano più io controllo di quello che stavano facendo casendo come in uno stato di trans, i loro nasi si sfioravano ma dopo quel mini contatto tra i due nasi l'uomo riprese controllo della sua mente pensando

"che cazzo sto facendo"

Distolse lo sguardo e prese delicatamente le braccia del ragazzo togliendosele di dosso intorropendo quel contatto tra i due dicendo

-è maglio andare sono le 4-

riprendendo la sua faccia inespressiva mentre il ragazzo rispondeva

-Ok-

abbassando lo sguardo mentre giocherallava con le dita e si avviva alla macchina con l'uomo pensando

"Che diavolo mi è preso?" .

Il viaggio di ritorno lo passarano in silenzio per i primi dieci minuti in silenzio imbarazzato ma quel silenzio il ragazzo non lo sopportava piú dicendo

-m-mi d-dispiace...- iniziando a incupirsi ma l'uomo disse

-stai zitto- quasi come un ringhio, il ragazzo eseguì questo ordine ma solo per due minuti per poi chiedere timoroso

-...Ho a-ancora un l-lavoro?...- dopo quella domanda inizió a tirarsi sempre di più le pellicine delle mani. L'uomo non rispose rispose senza mai togliere gli occhi dalla strada

- Tsk perchè me lo chiedi? Non è successo niente- rispose freddo
Il ragazzo senza mai alzare lo sguardo disse -Si è vero...scusa- disse in un sussuro, per il resto del viaggio non fu proferita parola e quando arrivarono di fronte a un palazzo nella zona di Queens dove l'uomo accostó la macchina senza mai dire una parola, il ragazzo aprì lo sportello, scese e prima di chiudere lonsportello con un piccolo sorriso

-Grazie per...per la serata...buonanotte Levi-

disse incerto, ma ricevette come risposta un cenno del capo senza far mai incontrare gli sguardi, con un mugoglio il ragazzo chiuse lo sportello e l'uomo partì a tutta velocitá scomparendo all'angolo. Perchè c'era stata tutta quella tensione al ritorno dalla montagnetta? infatti non era successo niente quella sera...o si?
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Ecco un'altro capitolo io come al mio solito mi scuso per gli errori grammaticali ecc. Vi ringrazio per aver letto e se vi è piaciuto lasciate un like⭐
Grazie e ciaoo❤

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