accenó un sorriso al pensiero della sorella, fu distratto dai sui pensieri quando sentì un botto disse a bassa voce
-ma che cazz...-
non fece in tempo a finire la frase che ció che vide lo paralizzó. Vide un ragazzo inciampare e cadere peró afferrrandosi appena in tempo alla sedia di un tavolo lì vicino facendo un gran casino da far girare le persone. Ma quello che paralizzó davveró l'uomo fu quando il ragazzo si rimise in piedi, notó come prima cosa quei due smeraldi accesi e pieni di vita che aveva il ragazzo come occhi, poi vide che era alto, molto piú alto di lui e questo gli diede leggermente fastidio ma rimase incantato dalla sua bellezza con quei capelli color nocciola tutti scompigliati e con dei denti bianchissimi che erano racchiusi in un sorriso tra quelle labbra sottili ma carnose allo stesso tempo. Si accorse che lo stava guardando un po' troppo quindi distolse lo sgurdo sempre uguale esteriormente che non faceva trapelare nessuna emozione come la sua espressione in volto sempre uguale del resto, pensó
"ma perchè lo stavo fissando? È un moccioso come tanti altri", "non ha niente di speciale. A parte quei occhi verdi da fare invidia a uno smeraldo vero"
scosse la testa per scacciare via quei pensieri, nel frattempo il ragazzo si era giá avvicinato al bancone con l'ansia tenendo basso lo sguardo giocherellando con le maniche della sua giacca, fino a quando l'uomo gli disse
-posso aiutarti?-
con un tono inespressivo a quel punto il ragazzo spaventato dall'improvvisa frase dell'uomo tanto che alzó lo sguardo giusto per dare una sbirciatina ma non ebbe piú la forza di ritirare giú lo sgurdo che ormai si era intrecciato a quegli azzurro-argenteo dell'uomo, un miscuglio che formó un colore verdeargenteo capace di impnotizzare chiunque. Fu il ragazzo il primo a distogliere lo sgurdo cercando di parlare ma gli venne fuori una frase quasi incomprensibile
-s-sono...q-q-qua per il...il...l-lavoro-
si insultó mentalente per aver fatto la prima figura dimmerda in 3,7 secondi
"ora crede che io sia balbuziente, fantastico!"
pensó in tono sarcastico l'uomo con un muguglio gli fece segno di segurlo e così fece il ragazzo, lo contusse in uno sgabuzzino dove l'uomo prese un secchio e il moccio e glie lo porse al ragazzo dicendogli
-il tuo turno inizierá dalle 15:20 fino a mezzanotte-
e si avvió verso il suo bancone ma il ragazzo lo fermó chiedendogli
-dalle 15:20 fino a mezzanotte dovró pulire?-
l'uomo con un'espressione scocciata si giró e gli disse
-che credevi di fare se non questo moccioso-
il ragazzo gli rispose con una faccia interrogativa per il modo in cui l'uomo l'ha chiamato ma gli rispose
-credevo che avrei anche servito ai tavoli...comunque mi chiamo Eren...Eren Jaeger, tu?-
l'uomo pensó
"lo sapevo che mi avrebbe fatto delle domande"
gli rispose -Tsk servire ai tavoli? Va bene allora dovrai lavorare fino alle 2:00- e aggiunse dopo pochi secondi -Levi- il ragazzo gli sorrise e gli porse la mano dicendo con entusiasmo -piacere!-
rispondendo con un semplice
-Tsk-
tornando a lavare il bancone alchè il ragazzo un po' dispiaciuto inizó a lavorare pulendo il pavimento, i tavoli ecc...
Al bar alle 22:10...
Il ragazzo dopo i suoi 10 minuti di pausa tornó a lavoare come cameriere prendendo le ordinazioni tavolo per tavolo e se la cavava piuttosto bene come suo primo giorno, beh non era la sua prima volta che faceva da cameriere. Ma sta volta la difficoltá è piú elevata a causa della mancanza di camerieri infatti in quel momento c'erano solo 3 ragazzi e ognuno doveva servire 5 tavoli a testa. Mentre il ragazzo faceva avanti e indietro dalla cucina ai tavoli con i piatti che quasi cadevano per la quantità e la velocità con cui li portava, l'uomo serviva i suoi cocktail, birra e bevande sopratutto alcolici non dedicando neanche di uno sguardo le ragazze lì al bancone che gli facevano il filo mettendo i mostra il seno e facendogli l'occhiolino
"tsk cazzo ha da guardare? Ma torna a giocare con le barbie"
si guardó in giro vedendo tutte le persone intorno a lui che erano sbronze provandoci con le ragazze lì nel locale
"che branco di cani in calore"
si annoiava come sempre in quel bar, ma smise di annoiarsi quando posó i suoi occhi su Eren che stava facendo lo slalom tra le persone pwr tornare in cucina. Questa scena divertì il piú grande accennando un piccolo sorriso fino a quando il ragazzo stette per cadere ma si salvó appena in tempo, sicuro di non correre rischi dopo pochi secondi cadde atterra per via del pavimento bagnati di birra, l'uomo non potè più trattenere una risata che il ragazzo notó per poi mettere un broncio, si alzó un po' dolorante massaggiandosi il fondoschiena maledendo quei cretino che hanno fatto cadere la birra intanto l'uomo si asciugó le lacrime dalle troppe risate per poi tornare a quella sua espressione senza sentimenti.
Si fecero la 1:40 di notte il ragazzo aveva appena finito di pulire e lasciandosi andare su una sedia, ormai erano rimasti nel bar solo Eren e Levi, qust'ultimo era impegnato a lucidare gli ultimi bicchieri di birra ma si ebbe una strana sensazione cioè quella di essere osservato perció si giró verso il ragzzo e come aveva intuito lo stava gurdando e stufo di questa azione gli disse-Che hai tanto da guardare miccioso?-
il ragazzo abbasó lo sguardo sussurrando uno
-scusa-
L'uomo notando che il ragazzo era in imbarazzo cercó di rompere il ghiaccio chiedendogli
-quanti hanni hai moccioso?-
e lui sicuro ma anche in soggezzione rispose -mi chiamo Eren- per poi aggiungere
-comunque 19...tu?-
ma l'uomo fece finta di non aver sentito e continuó
-sei figlio unico?-
lui gli rispose subito
-No, ho un fratellino di nome Armin e una sorella maggiore di nome Sasha. Tu invece?-
sta volta l'uomo rispose
-Ho una sorella-
e il ragazzo tutto entusiasta che finalmente il piú grande gli avesse risposto gli domandò
-come si chiama?-
Ma il corvino gli rispose in modo scocciato
-basta fare domande moccioso-
da lì non parlarono più da ormai 1 ora minuti ed era quindi ora di chiudere e andare a dormire ognuno nelle rispettive case, uscirono dal negozio e il ragazzo disse
-Grazie Levi e buonanotte-
l'uomo guardó il ragazzo allontanarsi e decise anche lui di dirigersi verso la sua BMW salì e accese il motore iniziando a muoversi. Intanto il ragazzo aveva appena girato l'angolo quando vide una macchina accostarsi e un'uomo abbassare il finestrino e dire -sali moccioso-
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Ecco qua il secondo capitolo spero che vi piaccia e che vogliate sapere che succederá.
Io mi scuso ancora per gli eventuali errori io vi ringrazio per la lettura e ciaoo❤
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Verdeargenteo
FanficEren, un ragazzo con occhi che sembrano due smeraldi, capelli lisci color nocciola, una pelle chiara ma non troppo, alto 1.80, un fisico magro muscoloso quanto basta. Ha 19 anni ma si comporta come un bambino di 12. Dopo la morte dei suoi genitori...