Capitolo 6: Incidenti o..?

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Sasuke entrò nella zona recintata di quello che restava della casa di Sakura. Ciò che era stato salvato era stato ammucchiato in angolo.
Non ce l'aveva fatta a restare fermo nella casa sicura con la tentazione di entrare nella camera accanto e finire quanto iniziato nel bagno la sera precedente, quindi aveva deciso di andare a vedere come proseguivano le indagini.
Si era sempre vantato della sua freddezza, ma da quando era iniziata quella storia vi si era sentito invischiato al punto da sentirsi come intrappolato nelle sabbie mobili: più si muoveva, tentava di uscire dibattendosi, più andava giù.
Aveva bisogno di mettere distanza tra loro, quindi, cambiate le bende ed indossato a fatica una camicia, si era diretto sull'ultima scena del crimine.
La vista dei detriti anneriti dal fuoco lo fece infuriare.
Si ripromise di impedire a Sakura di venire a vedere quella scena terribile, dopotutto, finiti i rilevamenti, avrebbero potuto sbancare tutto.
L'esperto di incendi, Shino Aburame, stava scrivendo qualcosa sul suo taccuino, ma appena vide Sasuke si avvicinò dicendo: "Non si vede tutti i giorni una cosa simile."
"Cosa intendi dire?"
"È stato un lavoro da professionisti, nessuno sarebbe potuto uscire vivo da questa casa. Gli occupanti sono stati fortunati" gli spiegò, ammirato.
Sasuke era furente.
Certo, l'Aburame non poteva sapere che in quella casa ci aveva dormito, ma gli dava fastidio quel tono di venerazione.
"Quando scopriremo chi è l'artefice di questo capolavoro gli potrai fare i tuoi complimenti" gli rispose, sarcastico.
Shino non capì la sua battuta e proseguì imperterrito: "Hanno fissato un detonatore alla porta, tarato per esplodere nel momento in cui la vittima avrebbe raggiunto l'interno della casa e si fosse accomodata. C'erano poi cariche esplosive alle finestre e alla porta della cucina. Insomma non c'era nessuna possibilità di scampo."
Sasuke non riusciva a staccare gli occhi dalle poche cose che erano rimaste: pentole fuse, oggetti di porcellana rotti, rimasugli di stoffe bruciate... Alcuni oggetti erano irriconoscibili. Impiegò circa dieci minuti prima di capire che quello che giaceva in cima alla pila di cose era stato uno scolapasta.
Se non avesse fatto una perquisizione veloce e non fosse subito tornato insietro a chiamarla, sarebbero entrambi morti.
Lui non aveva paura della morte, l'affrontava spesso, faceva parte del suo lavoro, ma Sakura non si meritava una fine simile.
"C'è qualche indizio? Avete qualche sospetto?" chiese Sasuke.
"È presto per dirlo, però sospetto un collegamento con l'attentato al Palazzo di Giustizia dell'anno scorso... La tecnica mi sembra simile. Almeno a giudicare dai frammenti ritrovati, ma dobbiamo esplorare tutta la zona per ritrovarli tutti."
"Buona fortuna" rispose Sasuke, dirigendosi verso la sua auto.
Aveva sentito e visto abbastanza.

* § * § *

A qualche chilometro di distanza, Naruto osservava la sagoma distesa sull'asfalto. Imprecando contro se stesso.
La vecchia Koharu Utatane giaceva morta sulla strada, i lunghi capelli bianchi sfuggiti dal disordinato chignon, gli occhi spalancati e fissi, la bocca schiusa in un'espressione terrorizzata.
Era stata investita con un'auto e la sua borsetta risultava scomparsa. Come se l'omicidio fosse stato la conseguenza di una tentata rapina.
Sì, come no! Pensò l'Uzumaki, osservando gli uomini della Scientifica prendere le impronte degli pneumatici dagli abiti della donna. Si vedeva chiaramente il punto in cui il mezzo pesante le era passato sopra.
Avrebbe potuto pensare ad una coincidenza, uno sfortunato incidente, se non fosse stato che mezz'ora prima del ritrovamento del corpo della Utatane non gli fosse arrivata una chiamata dall'agente Onitsuka che aveva mandato a fare domande sul tatuaggio che la donna gli aveva detto avevano in comune la vittima dell'albergo e il probabile killer. Gli aveva inviato una foto per farlo vedere a tutti i tatuatori.
L'agente aveva fatto il giro dei negozi di tatuatori cominciando dalle vicinanze dell'Akatsuki Hotel e dopo cinque tentativi andati a vuoto era entrato al Radice Tatoo, negozio situato qualche chilometro a sud-est del hotel, e non avendo avuto risposta, nonostante il cartello appeso recasse la scritta 'Aperto', aveva continuato a chiamare, addentrandosi fino al laboratorio sul retro e trovando il corpo senza vita di Sai, il proprietario, disteso su un lettino con la gola squarciata.
La cassa era stata forzata e ripulita, come se l'obiettivo dell'assalitore fossero stati i soldi.
Proprio poche ore dopo che aveva parlato con lui della possibilità di risalire all'identità dell'assassino attraverso il tatuaggio, vengono trovati morti sia la donna che ha dato l'informazione che il possibile esecutore del tatuaggio... Naruto faceva quel lavoro da troppo tempo per pensare che quelle fossero solo coincidenze.
Prendendo il cellulare in mano compose il nome del suo superiore, Jiraiya. 
Quella storia stava diventando più grande del previsto e lui e Sasuke avevano bisogno di sostegno.

* § * § *

Sakura stava aggiustando i cuscini del divano del piccolo soggiorno quando sentì bussare alla porta ripetutamente. Guardò l'orologio, erano solo le dodici. Sasuke aveva lasciato detto ai poliziotti di guardia che sarebbe tornato nel pomeriggio, allora chi era?
Si avvicinò per sentire la conversazione e riconobbe la voce dell'Uchiha.
"Stai bene?" le chiese, dopo essere entrato nella stanza.
C'è qualcosa che non va, si disse la donna, Sasuke era rigido e freddo. La sua espressione non diceva nulla e questo indicava chiaramente che qualcosa non andava.
Pochi giorni a contatto le avevano dato modo di vedere oltre l'apparenza di quel detective.
"Sto meglio. Grazie e scusami per ieri sera. Come mai sei tornato così presto?"
"Sakura. Non solo è bruciata la tua casa a causa di una bomba, sono sicuro che neanche tu pensavi fosse stata una fuga di gas..." iniziò ed io annuii.
Ricordavo perfettamente di aver visto Sasuke uscire e poi il boato dell'esplosione. Sapevo bene che in caso di fuga di gas anche solo aprire l'uscio avrebbe innescato l'incendio, invece lui aveva avuto il tempo di fare un'ispezione.
"Ma una delle dipendendi dell'hotel che ci ha dato un indizio sul possibile killer è morta ed anche un'altra persona che riteniamo coinvolta."
Un senso di gelo le si insinuò nelle ossa.
Dove li avrebbe portati quella indagine? E lei cosa c'entrava?

ANGOLO AUTRICE

Tra l'influenza e i giudizi per il contest che ho indetto sul forum di efp non ho scritto molto e vedendo poco entusiasmo mi sono un po' depressa. In ogni caso ho scritto poco, ma meglio di niente.
Domenica prossima aggiornerò di nuovo questa storia o una delle altre long in corso.
Buona serata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 13, 2018 ⏰

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