Quel momento

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La mia vita è cambiata dopo quel giorno. Ho marchiato la mia vecchia casa con il mio sangue. Penso un po' e poi mi gira qualcosa in mente, chiudo gli occhi e penso: un flashback:
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???".Quindi loro tre sono quegli insulsi ragazzini di cui mi devo occupare?"
???"Si signora"
???:"E che palle. Doveva per forza partorire Maria?"
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Apro gli occhi di colpo e mi siedo sulla vasca. Accavallo le gambe e penso ancora un po':
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???:"Ecco.  Rimanete qui. Voi due vi prenderete cura di loro. E mi raccomando se succede qualcosa, voi non mi avete mai conosciuto"
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Apro gli occhi di colpo e appoggio la lametta fredda alla gamba.
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???"Ei. E voi che ci fate qui?"
???"Lui dove è?"
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Apro gli occhi e taglio. Bussano alla porta d'ingresso. Mi occupo della ferita e Mario apre la porta del bagno.
Io:"Come cazzo fai ad avere le chiavi?"
M:"me le ha date Gion......"dice bloccandosi "Ma ti tagli per sfogarti o cosa?"
Io:"Che?" Mi indica il sangue che scorre e la lametta per terra
Io:"È che, mi hanno insegnato che gli errori vanno cancellati con una striscia rossa e adesso passami la roba per questa ferita"
M:"Sta ferma ci penso io. Ma tu ce l'hai il ragazzo?"
Io:"Perché ti importa?" dico ridendo leggermente sotto i baffi
M:"Perché tanta bellezza non va sciupata" Dice e si alza" ecco fatto"
Io:"grazie, nessuno avrebbe fatto questo per me. Ora vado in terrazzo vuoi venire a fumare una sigaretta?" gli propongo. Parliamo del più e del meno quando....
M:"Sei bellissima"
Io:"Ma stavamo parlando di videogame" dico ridendo
M:"E ora voglio parlare di noi"
Io:"Di noi?"
M:"Si Serena. Di noi."
Io:"E di cosa vuoi parlare, fammi sentire."
M:"Dei momenti splendidi che mi fai passare solo se ti penso"
Io:"Quindi mi pensi"
M:"Sto più tempo a pensarti che ha fare i fatti miei"
Io:"E dimmi un po' cosa pensavi l'ultima volta?" dico felice
M:"A questo" Mi tira verso di lui e mi bacia. Un bacio intenso e passionale.
Io:"Vieni dentro"
Continuiamo a baciarci. Lui è sopra di me. Mi toglie la maglietta e faccio lo stesso anch'io. Io tolgo i suoi pantaloni e lui i miei. Rimaniamo in mutande.
M:"Wow"
Io:"cosa?"
M:"Questo" dice indicandomi i tatuaggi tra le dita

M:"Wow"Io:"cosa?"M:"Questo" dice indicandomi i tatuaggi tra le dita

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Io:"Ti piace?"
M:"Si." torna a baciarmi. Gli squilla il cellulare.
M:"Pronto?"
...
M:"Oh ciao."
...
M:"Ora?"
...
M:"No, perché avrei delle cose da fare ora." dice mentre io gli faccio dei succhiotti molto vicini alla sua intimità e lui continua ad accarezzarmi le parti più sensibili del mio corpo e io mi lascio sfuggire un gemito "stai zitta" mi sussurra ridendo
M:""non era nulla."
...
M:"Vabene. Arrivo."Mi metto su di lui e continuiamo a baciarci
Io:"Chi era?" dico tra un bacio e l'altro
M:"Nessuno bella" Dice baciandomi il collo. "Vestiti che ti porto a conoscere alcune personcine belle"
Io:"Devo per forza?"
M:"Cosai contro il farti dei nuovi amici?"
Io:"Non ne sono capace"
M:"E mettiti dei pantaloni lunghi. Non voglio che si veda la ferita" dice indicando la cicatrice sulla gamba.
Io:"Ok capo" dico prendendolo in giro
Passiamo il resto della giornata con alcuni suoi amici e li conosco per bene. Già conoscevo Gionata, Paolo e Ghali.

...Il giorno dopo...

Sono fuori a quell'orribile luogo dove ti tengono chiuso per 5 ore ad ascoltare dei dittatori raccontare cazzate che a te non frega un cazzo Ma sei obbligato ad andarci e perciò cerchi di ambientarti e conosci persone che in parte non ti importa niente di loro: comunemente chiamato scuola.
Entro solo quando vedo passare la mia gang dalla finestra. Spio dal buco della serratura della mia classe e vedo che Mario è vicino al mio posto. Difronte al mio posto c'è qualcosa di rosso con una Bandana. Gionata. Entro e mi siedo al mio posto. Sono imbarazzata per ciò che è successo ieri.
_________________________________Gionata:"Ciao bro. Serena? Ma che cazzo ci fai qui?"
Io:"Poi ti spiego"
_________________________________Sento Gio che mi sta chiamando e sento la mano di Mario tra le mie gambe. Entrambi indicano da qualche parte ma non so dove fino a quando....
Professoressa:"Serena. Ha capito che ho detto?"
Io:"Che" sento le risatine delle galline di quelle mia compagne di classe in sottofondo
Professoressa:"Ma sai dove ci troviamo?"
Io:"Si. A Cinisello Balsamo, A Milano, In Italia, in Europa e se si vuole essere precisi sul pianeta terra e nella via lattea." i miei compagni scoppiano a ridere mentre sento i ragazzi che mentre ridono mi tirano dei calci come per dire "sta zitta che questa ti ammazza". Mario inizia a stringermi e la professoressa a incazzarsi
Professoressa:"Adesso basta Molino. È da quando è iniziato l'anno che non sei più tu. Cosa è successo. E se non ti va bene come facciamo le lezioni la porta è quella." dice le ultime due frasi urlando sempre di più. Io mi alzo, sbatto i pugni sul banco e dico
Io:"Si, ok. È successo qualcosa che ha finalmente cambiato questa mia vita di merda e io, rispetto a quelle galline del cazzo" dico indicando il gruppetto di ragazze che mi hanno sempre esclusa perché ritenuta ""strana""
Io:"io non vado in giro a ridere delle cazzo di disgrazie altrui perché le stesse cazzo di disgrazie c'è le ho pure io." prendo lo zaino e me ne vado. So cosa starete dicendo,  che non posso dire tutte queste parolacce, urlare contro i professori, e andarmene da scuola quando voglio ma sono cresciuta così e il passato forma una persona.

L'unica persona che mi fa stare bene Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora