ANNA POV:
Mi è sempre piaciuto correre, non so esattamente il motivo, forse perché non penso a ciò che mi circonda ma mi sforzo solamente di portare il mio corpo al massimo delle sue capacità, mi piace gareggiare con i ragazzi, anche se perdo sempre, è una cosa ormai quotidiana. Mi piacerebbe un giorno poterli battere, ma quando arriverà quel momento credo che non mi importerà più farlo perché passerà ancora tanto di quel tempo, troppo.
Siamo in pineta a correre i ragazzi, io e mio padre, tra due giorni ci sarà l'incontro di Marco con una testa calda, ogni volta che ci combatte va sempre a finire male, lo sappiamo che non dobbiamo rispondere alle sue provocazioni ma non è facilissimo.
Marco è molto più forte del ragazzo con cui deve battersi e questo lo sanno tutti compreso lo sfidante che ricorre a battute poco carine per provare a vincere.
"Anna su Marco" eccolo che inizia, dopo un po che i ragazzi corrono mio padre a turno mi fa montare sulle loro spalle e devono correre con me in braccio, non sono molto pesante ma se aumentiamo la stanchezza, però in questo modo la loro resistenza aumenta a dismisura.
Corro verso Marco e gli salto in braccio e lui ricomincia a correre e devo ammettere che per quanto io ami correre stare in braccio ad un omone come lui non mi fa schifo, ma in fondo io aspetto solo che sia il turno di Alex, quando sono in braccio a lui mi approfitto molto della situazione, lo stringo come se lui fosse l'ultima ancora di salvezza in mezzo al nulla.
Uno ad uno tocca a tutti i ragazzi quando è arrivato il turno di Alex comincio a sorridere.
"Salta su piccola" mi incita quello splendore con un sorriso, ovviamente anche io rido, talmente tanto che devo sembrargli un ebete.
"Oggi faccio il giro largo Enzo" gli dice Alex al che io mi preparo a scendere, ma lui mi tiene ancora di più stretta al suo corpo.
"Dove vai? Tu vieni con me" mi dice sempre con quel suo sorriso spettacolare.
Io ovviamente continuo a sorridere come una deficiente. E il bello è che. Me ne rendo anche conto.
Iniziamo a correre e ci allontaniamo.
"Allora tu e Marco eh?"
"Cosa?" Arrossisco non capendo il perché.
"Ti si legge in faccia che ti piace" ma sta scherzando? Tutti si sono accorti che io sono cotta del ragazzo che mi tiene sulla schiena in questo momento e lui che fa mi dice che mi si legge in faccia che mi pace un altro.
"Bhe allora leggi male" rispondo leggermente acida.
"Non prendermi in giro, lo so che vi piacete, state sempre insieme, lui ti abbraccia in continuazione" se non lo conoscessi potrei dire che è geloso ma non penso proprio.
"Sei tu che prendi in giro me, ci vogliamo bene ma stop è come se fosse un fratello per me"
"Ma non lo è" ribatte.
"Non di sangue" gli confermo.
"Appunto non è di sangue potreste stare tranquillamente insieme perché continuate così? Dicendo che siete solamente come fratelli?"
"Perché è così, io non provo nulla per lui che possa spingermi a fidanzarmi con lui, se no come dici tu lo avrei già fatto. Ma poi scusa a che cosa importa? È da l'altra sera che mi fai domande su Marco".
"Oh niente non mi interessa niente" decido di lasciar correre non mi interessano questi suoi stani atteggiamenti.
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UN ALTRO ROUND
RomanceAnna è una ragazza di 17 anni, a breve ne compirà 18. Sua madre l'ha abbandonata quando era molto piccola. Lei è la figlia di un famoso pugile, che però ha smesso quando lei aveva 3 anni ha aperto una scuola di pugilato. Anna fin da piccola è sempre...