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Lo scontro che aveva coinvolto il Dottore, Rose e Jack era giunto al termine, ma il Capitano per proteggere il Dottore gli aveva fatto da scudo.
Nel momento in cui cadeva all'indietro il Dottore l'aveva accolto tra le sue braccia accompagnandolo nella caduta fino a toccare il pavimento.
«Jack, ti salverai» disse il Dottore, ma il Capitano sorrise alle sue parole: «No. Questa è la fine, Dottore»
«Non dire stupidaggini!» sbottò Rose infastidita.
Lui sorrise nuovamente alle parole della ragazza, ma si rivolse nuovamente all'uomo al suo fianco: «Dottore, avrei un ultimo desiderio»
Per un attimo solo il Signore del Tempo ne rimase sorpreso, ma poi gli domandò: «Quale?»
«Vedere le stelle con te» rispose lui, pur sapendo che quella richiesta non era da lui, ma il Dottore lo sorprese ancora di più: «Desiderio accordato, Capitano»
Pochi minuti dopo i due uomini, seduti su una distesa erbosa, osservavano insieme le stelle, lontani dalla luce della città che avrebbe rovinato loro quella magnifica vista.
Poco prima di chiudere gli occhi, però, il capitano attirò l'attenzione del Dottore posandogli una mano sul volto.
Quando i loro sguardi si legarono Jack dissolse la distanza tra di loro posando le labbra su quelle del Dottore. Come se la cosa fosse la più naturale del mondo il Signore del Tempo ricambiò il suo bacio, quello era un gesto piccolo, ma ricco di significato e sentimenti.
Jack poco dopo si allontanò e con un lieve sussurro disse: «Grazie...» chiuse gli occhi lasciando ricadere a terra quella mano che ancora toccava il volto del Dottore.
L'uomo rimase a lungo fermo sotto le stelle testimoni di quella morte, arrivata troppo presto per un uomo che avrebbe avuto ancora molta strada da percorre.
Quando, però, Rose gli posò una mano sulla spalla alzò lo sguardo distogliendolo dal corpo senza vita del Capitano.
«Andiamo, Dottore. Jack vedrà le stelle ogni volta che le osserverai anche tu» disse Rose facendo in qualche modo coraggio al Signore del Tempo che poco dopo si alzò da terra, ma aveva ancora una cosa da fare e mettendo a tacere il dolore che in quel momento invadeva ogni sua cellula trasformò il corpo del capitano in polvere racchiudendo quello che restava in uno scrigno, avrebbe liberato tutto quello tra le stelle che entrambi amavano.
Rose rientrò nel Tardis pensierosa, la reazione del Dottore era davvero strana, ma sapeva bene dentro di sé che in qualche modo era legato tutta alla dipartita del Capitano, per questo quando il Dottore fece partire il loro mezzo di trasporto per le strade del tempo e si fermò su una navicella spaziale in disuso ferma nello spazio e indossò una maschera che gli avrebbe permesso di respirare in quel luogo uscì dal Tardis e libero da uno dei vetri rotti il contenuto dello scrigno che distrusse poco dopo.
Il Dottore rimase ad osservare i resti del Capitano volteggiare nello spazio e pur di non ammetterlo a voce alta si diede mentalmente dell'idiota per non aver capito prima, perchè adesso era troppo tardi per entrambi.