5

198 22 10
                                    

Dopo essere praticamente fuggiti come due cretini da un centro commerciale con dei vestiti osceni nascosti sotto i nostri vestiti normali, ci avviamo al chiosco a prendere qualcosa da bere.

Tutto quel correre ci ha proprio sfiniti.

Giro la testa per guardare Fell. Sembra pensieroso.

Io: Ehy Fell, tutto ok?

Fell: U-Uh, oh si si, tutto bene! Ero solo un po' sovrappensiero.

Io: Ok, se lo dici tu. Cosa prendi?

Fell: Niente di che, una semplice aranciata va bene.

Io: Ok, allora la prenderò anche io!

Aspettiamo un po', il tempo di permettere al barista di preparare le nostre bevande.

Dopo circa 5 minuti, prendiamo le bibite ghiacciate e ci sediamo su una panchina.

Guardo di nuovo Fell mentre beve la sua aranciata. A causa del freddo, ha le gote un po' rosse.

È così carino.

Io: Fell, ora che vuoi fare?

Fell: Non lo so, ho ancora le gambe sfinite dalla corsa di prima.

Io: Mm....sbaglio o ultimamente sei abbastanza distratto? Intendo dire, sembra che tu stia riflettendo su qualcosa di importante. Sai che a me puoi dire tutto, vero?

Fell: Certo che lo so, ma non è nulla di importante, davvero.

Lo guardai un attimo e ripresi a bere la mia aranciata. Lui fece una piccola pausa e poi riprese a parlare.

Fell: Sai, è veramente strano uscire con te....forse perché, quando ti guardo, penso al Papyrus della mia dimensione e al suo brutto carattere....*sigh* desidero tanto avere un buon rapporto con lui, come tutti i fratelli, non essere costretto a nascondermi in mezzo alla foresta per non farmi picchiare, potermi esprimere liberamente senza la paura di ritrovarmi con un pugno stampato sul viso, riuscire a dialogare con lui pacificamente e senza ricorrere in litigi e battibecchi, non avere più questo specie di muro tra noi che ci impedisce di comportarci come dei fratelli normali, insomma....essere qualcuno per lui, e non qualcosa. Ma non è così, perché lui adora picchiarmi, umiliarmi, farmi soffrire....ma non importa, ormai mi sono abituato...

Rimasi veramente colpito dalle sue parole. Per un attimo avrei giurato che mi si fosse bloccato qualcosa in gola.

Mi sentivo tremendamente in pena per lui.

Così lo abbracciai. Un abbraccio semplice, dolce, confortante.

Fell: Car-

Io: Mi dispiace tanto. Sapevo della tua situazione, ma non sapevo che ti facesse stare così male. Ora non pensarci più e facciamoci una bella passeggiata.

A quelle parole sciolgo l'abbraccio, mi alzo dalla panchina e gli tendo la mano.

Io: Ok?

Fell mi guarda come se fossi la sua salvezza, l'unico raggio di luce nell'oscurità più fitta.

Mi prende la mano e si alza anche lui.

Fell: Ok. Andiamo.

Dice sorridendomi, probabilmente il sorriso più caldo e sincero che io abbia mai visto.

Sentii le mie gote andare a fuoco, ma mi giro velocemente per non farlo notare a Fell.

Dopo un po' decidemmo finalmente di riprendere a camminare. Quel camminare si trasformò rapidamente in una lunga passeggiata.

Only mine. {Yandere!Blueberry}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora