CAPITOLO 1 [I]

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E ogni mattina la stessa storia...

La sveglia suona esattamente alle 7:00 e come sempre non la sento, questa mattina però ho esagerato, sono le 7:45 e vengo svegliata dalle urla di mia sorella che mi scuote bruscamente e grida di alzarmi. Apro lentamente gli occhi e mi accorgo che lei è pronta ad iniziare un'altra stancante giornata scolastica in cui i compiti occupano la maggior parte del MIO pomeriggio, bhe... di fatto lei pensa solo a farsi bella tutto il giorno e a postare nuove foto sui social con indosso i suoi nuovi pantaloncini corti attillati, che le valorizzano eccentricamente il lato B e il suo reggiseno preferito, grigio di pizzo che ama tanto e che metterebbe ovunque. La osservo attentamente e noto qualcosa di strano in lei, porta dei piccoli orecchini a brillante che non avevo mai visto prima, ha solo un filo di blush color pesca e un rossetto fucsia tendente al marrone scuro che le risalta le grandi labbra carnose, è una bella ragazza di 17 anni, ha un anno in più di me, è uno schianto e sa di esserlo, proprio per questo si veste in modo appariscente con top colorati e minigonne che le risaltano le gambe lunghe e snelle; gli sguardi degli studenti cadono tutti su di lei e questo la lusinga.

La guardo stranita e le chiedo:

Come mai questi orecchini così piccoli e questo filo di trucco, dove hai abbandonato gli orecchini con la Luna che ti ha regalato Thomas? Non è da te...e non dovresti essere a scuola? Ormai sono quasi le 8:00 e se ti incamminerai ora arriverai sicuramente in ritardo...

Jade risponde seccata:

Non sono affari tuoi, vestiti e vai scuola, sbaglio o hai una verifica di algebra alla prima ora?

Sto pensando a cos'abbia in mente Jade e dopo 10 secondi tutto mi sembra più chiaro:

Non è che magari, hai intenzione di non andare a scuola sfruttando l'assenza dei nostri genitori per andare a casa di Thomas? D'altronde dubito che loro si mettano a guardare il registro delle assenze mentre si godono il sole caldo della Spagna e un bel bicchiere di Sangria sotto un ombrellone di foglie di palma.

Jade non dice nulla, l'ho azzittita, comincia a diventare tutta rossa e capisco che quello che avevo pensato sia corretto, il suo piano non è poi così stupido...si è fatta più furba dopo che papà l'ha beccata un po' di tempo fa, mentre era avvinghiata a Thomas con addosso solo il reggiseno sul divanetto del salotto al posto di essere a scuola; papà come al solito si era dimenticato il computer sul tavolino di legno beige della cucina ed era tornato a casa per riprenderlo assistendo a una scena che non avrebbe dovuto vedere. Dopo l'accaduto non parlò per qualche giorno con Jade, anche se alla fin fine non l'aveva combinata così grossa. Dopo questo imprevisto ha cercato di organizzare dei piani più contorti, del resto, la scorsa volta, si era beccata una bella punizione; papà la portava e la riprendeva a scuola, aspettava addirittura il suono della campanella per andarsene. Jade fu costretta a stare a casa per un mese, poteva uscire solo per andare tutte le mattine in quell'inferno, almeno Thomas lo vedeva lì.

Fu decisamente sfortunata, giugno è il mese peggiore per essere messa in punizione, perché di solito vengono organizzate le feste più divertenti dell'anno per festeggiare la fine della scuola; soprattutto quell'anno, quelli di quarta avevano organizzato un gran festone a base di super alcolici e di sballo generale, mia sorella e tutti quelli che conosco amano questo genere di cose, tranne io, non adoro le feste e soprattutto gli alcolici, una sola birra e sono già "ubriaca". Una volta ne ho bevuta una di nascosto e quando sono giunta all'ultimo sorso, ho cominciato a vedere i miei libri di scuola volare e le mie penne colorate cominciare a scarabocchiare cose strane sul muro...fortunatamente ero a casa da sola e non a quella pessima festa, a cui ero stata invitata solo per la mia parentela con Jade, che viene invitata ad ogni evento essendo la cheerleader numero uno della scuola. Quando seppe del party che organizzavano i ragazzi dell'ultimo anno andò su tutte le furie perché lei non poteva assolutamente partecipare, come sempre però, si fece venire in mente qualcosa insieme alla sua migliore amica Charlotte, una ragazza di origine francese che si è trasferita a Santa Monica quando aveva all'incirca 5 anni, loro due sono migliori amiche da quando Charlotte è arrivata qui. Si incontrarono a scuola e andarono subito d'accordo, hanno due caratteri molto simili, tutte due amano farsi notare e sono le ragazze più popolari della scuola, proprio perché entrambe sono due cheerleader.

Quella sera decisero di prepararsi comunque per la festa, i nostri genitori casualmente andavano al cinema verso le 18:00 e sarebbero dovuti tornare per mezzanotte, io dovevo semplicemente andare a letto prima del loro arrivo e rimboccare le coperte di Jade per falsificare la sua presenza. Un piano così stupido...

Appena i nostri genitori uscirono di casa arrivò Charlotte con i vestiti per la festa, avevano deciso di vestirsi con degli outfit molto simili per rendersi più appariscenti, come se gli altri non le guardassero già.

Dopo due ore furono pronte, uscite dalla porta del bagno rimasi a bocca aperta, erano davvero fantastiche, avevano scelto due vestiti lunghi con delle sfarzose gonne di tulle. Charlotte era in nero e Jade in bianco, portavano dei tacchi 12 scintillanti, erano tappezzati di piccoli diamantini che li facevano luccicare creando un leggero bagliore di luce. Le avrei volute anch'io quella scarpe ma, sfortunatamente non ci sapevo molto camminare all'epoca, erano a dir poco fantastiche.

Quella sera Jade riuscì ad andare alla festa senza essere beccata, tutto filò liscio come l'olio e questo solo grazie a me che avevo un compito fondamentale: rimboccare le coperte del letto di Jade...

"WoW, quanto peso sulle spalle Violtet, sei veramente una forza!"

Dopo aver svolto il compito fondamentale andai a dormire e mi addormentai subito, il giorno dopo scesi in cucina per fare colazione aspettandomi una super litigata tra i miei genitori e Jade che, tornati a casa si sarebbero subito accorti della sua assenza. Ero già pronta allo show, e, invece di vedere piatti con uova e bacon volare in cucina, fu tutto tranquillo, mamma e Jade discutevano di nuovo  di un completino intimo che la mamma non le voleva comprarle...era andato tutto secondo i piani.

"Ti è andata solo di fortuna Jade, la prossima volta non sarà così!!!"

Dopo essermi quasi riaddormentata, mia sorella riesce a sillabare qualcosa:

Okay, hai vinto...vado a casa di Thomas i suoi non ci sono, dormo da lui, tornerò domani mattina, tu stai zitta... non dire nulla ai nostri, altrimenti, quando avrai bisogno di una copertura io spiffererò tutto!

Si volta e si dirige verso la porta sbattendola...

Tra me e me riesco solo a pensare sarcasticamente:

"Perfetto Violet, è appena cominciata una giornata fantastica!"

HEARTS -Cuori solitariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora