CAPITOLO 6 [T]

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Ieri sera mi sono addormentata con l'album delle foto sul grembo, è aperto su una pagina strappata su un lato, c'è una mia foto appena nata. Ho le manine piccolissime e gli occhioni grandi. Questa foto è troppo bella, è perfino di un formato troppo piccolo per stare in un album o in una cornice. Decido di prenderla e inserirla nella cover trasparente del mio cellulare, ci sta perfettamente. Tolgo i bigliettini di un cioccolatino Italiano che io adoro, me li ha portati papà quando è andato a trovare una zia alla lontana che non stava tanto bene. Sono squisiti, e la cosa bella, è che al loro interno ci sono delle frasi sull'amore. Li chiamano i cioccolatini degli innamorati, di solito, si regalano a San Valentino ma, qui a Santa Monica sfortunatamente non ci sono.

La frase più bella che ho trovato all'interno è stata:

Esiste nella vita una sola felicità: amare ed essere amati.

Mi vesto velocemente e mi avvio verso scuola, oggi fa frescolino, mi metto la sciarpa e il cappello, mi sento così goffa vestita così. Mentre sono per strada e ascolto la musica, sento qualcuno chiamarmi. Mi giro e vedo Jhennipher, si sta sporgendo dal finestrino e ha un sorriso sgargiate, è sempre così allegra.

<<Hey, sali in macchina che sembri un ghiacciolo!>>

In effetti il ghiaccio mi aveva ricoperta e ora mi sembra di essere un cubetto.

<<Va bene, accetto solo perché mi sto congelando, altrimenti sarei andata a piedi>>

Tocco la portiera ed è freddissima, la apro e mi siedo sul sedile posteriore affianco a Jenny, oggi stranamente è più coperta del solito, magari ha pensato a cosa le abbiamo detto io e la professoressa e ha deciso di indossare vestiti più appropriati per venire a scuola ma, ne dubito.

<<Ma come ti sei vestita oggi?>> chiede lei.

<<Come sono vestita?>>

<<Sembri un eschimese>> dice una voce maschile, la riconosco.

<<Mattew, sii gentile con la mia amica per favore, non ti chiedo tanto!>>

<<Faccio cosa voglio Jenny, non sei tu di certo a decidere per me>>

<<Galletto, cerca di abbassare un po' la cresta, sei già fortunato ad essere un "amichetto" di Jennipher>>

<<Io non sono un suo amichetto, sono il suo ragazzo>> risponde scazzato.

<<Jenny, ti sei veramente messa con questo deficiente che non sa neanche che il pulsante rosso serve a spegnere le chiamate? Non immagino cosa sappia fare per essere il tuo ragazzo della settimana...>>

<<Menomale che non ti immagini cosa so fare visto che non hai mai avuto un fidanzato e deduco che tu sia ancora santarellina e inesperta su tutto, quindi non vale neanche la pena che io parli con te>>

<<Tu non sai nulla di me e di quello che faccio, fatti i cazzi tuoi e andremo d'accordo>> rispondo sempre più arrabbiata, l'ho odiato fin dall'inizio e lo odio ancora di più in questo momento.

<<Ti ricordo che sei sulla mia macchina, quindi qua sopra decido io, cuciti la bocca e stai zitta>>

<<Cosa scusa? Io scendo, sei solo uno stronzo! Jenny non merita uno come te>>

Scendo dalla macchina sbattendo la porta. La macchina si allontana e vedo che il conducente apre il finestrino e mi fa il terzo dito.

"Ma Jenny quando ha intenzione di trovare un ragazzo normale, questo non so neppure da dove arrivi, non credo sia un nuovo ragazzo della scuola, sembra perfino più grande di noi"

Piano piano il freddo prende di nuovo possesso del mio corpo, non sento più le dita delle mani, le metto nel cappotto ma sento comunque freddo. Proseguo per la strada e accelero il passo. Una macchina passa vicino a me, guardo nel finestrino posteriore e scorgo una donna, i nostri sguardi si incrociano. È mia madre...

"Cosa ci fa qui? Dovrebbe essere in vacanza con papà, e che ci fa su quell'auto? Chi era quell'uomo?"

Troppe domande continuano a girarmi nella testa ma, l'unica cosa che riesco a pensare è che non ho nessun bel ricordo passato con mia madre. Troppo impegnata a farsi bella e girare con le amiche per accudirmi, tanto avevo Lily, la baby-sitter, non avevo bisogno di lei, della mia mamma...

Quello sarà stato uno dei suoi tanti amanti ma, sinceramente non mi interessa. Ha tradito più volte papà e penso che non siano andati in vacanza. Lei è rimasta qui con questo tipo e papà magari ha conosciuto qualcuna ed è andato in vacanza con lei, però ne dubito. Ormai stanno insieme solo per far bella figura con le altre famiglie quando fanno i barbecue e basta. Una delle tante famiglie costruite che cercano di essere normali ma non lo sono.

Arrivo a scuola e la campanella non è ancora suonata, varco la soglia, mi tolgo le cuffie e mi avvio verso il mio armadietto. Si vede da lontano, è tappezzato da post-it. Quando mi viene una frase in mente la scrivo su questi fogli colorati e li appiccico ovunque, delle vote li trovo tra i libri, altri nella borsetta che utilizzo per uscire con Jenny e i suoi fidanzati che portano sempre amici dietro che cercano di provarci con me, ma io, come sempre non do corda e mi lasciano stare oppure mi chiedono il numero, mi scrivono per un po' e quando vedono che le mie risposte alle loro domande sono solo dei monosillabi ci rinunciano e non si fanno più sentire. Nessuno di loro è riuscito mai a conquistarmi, il mio cuore è solo per il mio angelo Andrew. Appena ho cominciato il liceo è subito scattato il colpo di fulmine, mi ci sono subito innamorata, credo. Tutte le volte che lo vedo ho le farfalle nello stomaco e di solito, anche se è a una distanza di tre metri da me comincio ad arrossire. L'altro giorno che ho accettato l'invito per la sua festa di venerdì credo di non essere svenuta per poco. È così figo quel ragazzo, con quei muscoli poi!

Un giorno l'ho fissavo mentre faceva gli allenamenti di football ed era una cosa troppo WoW! Non c'è ragazzo più figo di lui nella scuola sicuramente! Menomale che mia sorella è fidanzata altrimenti avrei paura che me lo rubi, anche se non credo sia proprio il suo stile visto che ama i ragazzi pieni di piercing e tatuaggi, Thomas in effetti è così ma stanno insieme da due anni ormai.

Praticamente tutta la scuola gli va dietro e, sono molto gelosa di questo, anche se non siamo nemmeno fidanzati...

Quando vedo una ragazza vicino a lui vorrei avere i raggi laser per buciarle quelle tette rifatte che si ritrovano così se la tirerebbero di meno e non ci proverebbero con lui. Andrew non è il tipo di ragazzo  non molto fedele, anzi, gioca molto con le ragazze. Per quanto ne so non ha mai avuto una relazione veramente seria, a ogni festa ne ha due o tre diverse. Dipende tutto dalla durata della festa, 4 ore, 4 ragazze, 3 ore, tre ragazze e così via. È uno che non perde assolutamente tempo. Non ho mai conosciuto un ragazzo più donnaiolo di lui. E io, ingenua come sono, me ne sono pure innamorata...

Suona la campanella, mi dirigo in classe e prima di entrare nell'aula lo incontro. Sono a bocca aperta, lui mi guarda, mi sorride e pronuncia un lieve ciao che spero di non essermi solo immaginata. Ora svengo veramente!

"Andrew Davidson mi ha salutata! Mi ha salutata!

La mia felicità scompare per una decina di secondi quando realizzo di avere un test alla prima ora e di non aver studiato nulla la sera prima, troppo impegnata a stolkerare i profili di Facebook ed Instagram di Andrew, devo ammettere che ne è proprio valsa la pena!

Sulla verifica a ogni quesito potrei anche rispondere:

 Amo Andrew Davidson!

HEARTS -Cuori solitariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora