CAPITOLO 5 [T]

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Tornata a casa mi viene in mente Jennypher, oggi non mi ha mandato nessun fuoco su Snapchat, ha rotto il nostro rito giornaliero. Credo si sia sentita attaccata, sia da me, che dalla professoressa Connery. Conoscendo il suo carattere credo proprio le passerà, non riesce ad essere arrabbiata con le persone, odia le liti, non trova un senso in quelle. Le piace andare sempre d'amore e d'accordo con tutti, è l'opposto di mia sorella.

Jade invece è sempre stata una molto complicata, una ribelle e, quando era piccola tendeva a picchiare le sue coetanee se le facevano un dispetto, era un diavoletto in miniatura. Quando ebbe la mia età fu ancora peggio, non che ora non lo sia ma in ogni caso ha sempre fatto ciò che voleva e nessuno le ha mai posti limiti, a parte qualche volta papà quando combinava qualcosa mentre lui era a casa. Jade però era furba e in sua presenza faceva l'angioletto, o quasi. Mi ricorderò sempre di una volta in cui si volle fare il piercing all'ombelico, lo chiese a mamma e papà ma non acconsentirono, anzi, solo papà non fu d'accordo, nostra madre le disse che avrebbe potuto fare quello che voleva, tanto la vita era la sua. Qui si capisce il suo grande interesse nei nostri confronti, nelle sue uniche figlie.

Comunque, insieme a Charlotte, la sua migliore amica da sempre decisero di combinare sta cretinata.

Comprarono una specie di ingegno, che secondo me era illegale, con cui si sarebbero dovute fare questo benedetto piercing. Questo ingegno assomigliava ad una pinzatrice con un ago, in poche parole dovevano "pinzarsi" l'ombelico. Un po' difficile come cosa visto che il buco dovrebbe essere diritto e non è facile fare il buco a due pezzi di carne. Questa geniale idea gli venne dopo che si fecero da sole il buco all'orecchio, erano un po' masochiste, quella volta però filò liscia come l'olio.

Questa volta non fu proprio così...

Ero presente anch'io quando se lo fecero, o per lo meno, provarono... chiesero anche a me se lo volessi ma non avevo la minima intenzione di fare una stupidaggine simile con loro.

Cominciò Charlotte, prese l'ago e se lo mise in un'estremità del suo ombelico, urlò come una matta.

Spinse l'ago anche nell'altro lato e riuscì ad inserire la vitina del suo primo piercing, una sola lacrima le rigò la guancia, è sempre stata una ragazza forte senza paura di nulla, una vera e propria combattente.

Toccò a Jade, me la ridevo già sotto i baffi, avrebbe pianto come una bambina.

Prese l'ago e stranamente lo disinfettò, lo fece solo per perdere tempo.

Impugnò "l'arma" e se la conficcò solo da un lato, proprio come aveva fatto Charlotte.

Non emise nessun tipo di suono, le sue pupille si allargarono solamente. Spinse per raggiungere anche l'altra parte dell'ombelico ma non ci riuscì. L'ago del marchingegno era incastrato...

Jade cominciò ad urlare istericamente e cominciò a piangere come una poppante, proprio come avevo previsto. Chi se lo immaginava che sarebbe rimasto incastrato? Non riuscì nemmeno a ridere perché anche se la scena poteva assomigliare a quella di un film comico, negli occhi di Jade riuscivo solo a leggere timore e molta preoccupazione. Jade continuava a piangere e a sanguinare, stava veramente male, non immagino il dolore che provasse, soprattutto senza anestesia.

Charlotte rimase ferma per qualche secondo ma poi si riprese, prese il cellulare e chiamò sua madre, una donna molto simpatica e gentile. Quando Charlotte viene a casa nostra porta sempre una torta diversa, fatta da sua mamma, sono deliziose! Quando rispose al cellulare seppe solamente scoppiare in una grande risata.

In 5 minuti arrivò e ci portò in ospedale, quando vide Jade rimase un attimo a bocca aperta e disse:

<<Certo che se non combinate casini e fate impazzire noi genitori non siete contente eh?>> Quella frase mi rimase sempre in mente, risi a lungo dopo che la disse, anche se non c'era nulla da ridere in quel momento.

HEARTS -Cuori solitariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora