CAPITOLO 7 [I]

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Credo che la verifica sia andata uno schifo ma non mi interessa, non riuscivo a concentrarmi. Non riuscivo a togliermi dalla mente quello che era successo in macchina del nuovo tipo di Jenny, di cui non ricordo il nome e i fantastici muscoli di Andrew che solo a ripensarci mi fanno ritrovare in una pozzanghera.

Non capisco come mai Jenny, riesca ogni volta a cacciarsi nei guai, non lo so proprio ma, sinceramente non so più come farglielo capire.

Entro in casa, poso lo zaino e accendo la tv. Ad un tratto sento un rumore acuto proveniente dal piano di sopra. Sarà caduto qualcosa, oppure ho lasciato la finestra aperta, e il vento ha soffiato sulla porta e l'ha chiusa, un po' improbabile ma, possibile. Non ci faccio caso e mi prendo un pacchetto di caramelle gommose in cucina, prendo un bel piumone e mi appallottolo sul divano al caldo. Comincio a sentire dei passi e il panico mi assale.

"I ladri! E adesso cosa faccio? Saranno entrati dalla finestra che ho lasciato aperta questa mattina"

Spengo immediatamente la televisione, non devono sapere che qualcuno è in casa, a passo quatto quatto torno in cucina e prendo una padella e un coltello. Sono diventata ad un tratto un guerriero della battaglia di Troia, ho una lancia o più che tutto una spada e uno scudo, non proprio potente come quello di Achille forgiato da Efesto, dio del fuoco.

"Così non mi potranno aggredire! O forse sì? O troppa paura! E se colpisco il ladro e lo uccido? Mi manderanno in carcere, anzi, scapperò in Messico, nessuno riuscirà a trovarmi!"

"Audacemente" salgo le scale, arrivo al secondo piano e non sento più nessun suono.

"Se ne saranno andati?"

Mi avvicino alla mia stanza e la porta è aperta, non c'è nessuno. Decido di fare una perlustrazione di tutto il piano e non trovo un'anima viva, ci sono solo io. All'improvviso mi sembra di sentire delle voci provenienti dalla stanza di Jade, sembrano due ma, non ne sono sicura, si sentono a malapena, sono dei sussurri.

"Sono in due, e ora come faccio? Sono finita, mi uccideranno oppure mi rapiranno e chiederanno un riscatto!"

Decido di nascondermi nello sgabuzzino affianco alla camera, qui non mi troveranno di sicuro e, appena sentirò la porta aprirsi, salterò all'attacco e colpirò sulla testa uno dei ladri. Dopodichè cercherò di combattere anche contro l'altro, spero solo non abbiano le pistole, altrimenti per me sarà finita.

Ad un tratto, una voce mi sembra più forte, credo che si stia avvicinando. La porta della stanza si apre e la voce rauca dice:

<<Ho sentito qualcuno salire le scale, vado a controllare>>

Con uno scatto apro la porticina dello sgabuzzino e mi avvento sul ladro dandogli una padellata in testa.

A un tratto dopo averlo steso a terra mi accorgo che il ragazzo che ho quasi ucciso e su cui mi trovo a cavalcioni è Thomas, il ragazzo di Jade. Alzo gli occhi e vedo lei, con il fuoco negli occhi:

<<Cosa state facendo?>> urla.

<<Jade, non è come pensi...>>

<<E invece credo che sia proprio quello che vedo la realtà, da quanto va avanti questa storia Thomas?>>

Minuto di silenzio

<<Thomas! Da quanto va avanti questa storia?! Non è che se fai finta di essere svenuto, la passi liscia! Ti odio! Mi fai schifo!>> urla ancora più forte.

<<Emh... Jade, credo che il tuo ragazzo sia svenuto>>

Jade si avvicina lentamente al suo ragazzo, gli scosta il ciuffo che gli copre buona parte del volto e si accorge che lui ha appena perso conoscenza.

<<Cosa gli hai fatto!? Sei una pessima sorella, come hai potuto stare al suo gioco!>>

<<Jade, non è assolutamente come pensi tu. Per prima cosa: tra me e Thomas, non c'è, non c'è stato e non ci sarà mai nulla. Il resto è un po' complicato da spiegare...>>

Jade si accorge che sulla fronte di Thomas c'è una goccia di sangue.

"Oh...oh, credo di averla combinata proprio grossa stavolta"

<<O mamma mia, gli esce sangue dalla testa, dobbiamo potarlo subito all'ospedale!!!>>

Per la prima volta vedo mia sorella in panico, mi scappa quasi una risatina.

<<Forza, tiriamolo su e carichiamolo in macchina>>

Fortunatamente Thomas non è il ragazzo stile armadio che è impossibile da trascinare. Jade gli prende le braccia e io le gambe, rischiamo di cadere una serie di volte dalle scale ma, fortunatamente riusciamo a caricarlo sulla macchina di Jade.

In dieci minuti riusciamo ad arrivare all'ospedale, Jade ha guidato come un corridore di gare clandestine pur di arrivare qui il prima possibile.

Degli infermieri prendono Thomas e lo pongono su una barella in una stanza. Ha ripreso i sensi e, stranito chiede a Jade:

<<Dove sono?>>

<< Sei in ospedale ma è tutto a posto, sei solo svenuto per una quindicina di minuti>>

Lei lo rassicura amorevolmente, come fa una mamma con il proprio bambino.

Aspettiamo solo venti minuti in sala d'attesa e intanto racconto la storia a Jade che, dopo averla conclusa scoppia in una grande risata.

<<Ma io mi chiedo, non hai pensato che saremmo stati noi a fare quei rumori?>>

<<Chi andava a pensare a voi! Ma poi scusa, ad un certo punto si è pure sentito un forte rumore come se qualcosa avesse battuto, che stavate facendo?>> chiedo maliziosa.

<<Non mi guardare così! Non stavamo facendo nulla, infatti eravamo vestiti!>>

<<Ti credo proprio Jade...sei fantastica a recitare!>>

Scoppiamo in una forte risata che fa girare tutte le persone del piano verso di noi. Era da troppo tempo che non mi divertivo così con lei. È sempre con Thomas o a scuola. Alcune volte penso non abbia nemmeno del tempo da passare con la sua amica Charlotte ma, forse, solo a me trascura.

Thomas esce dalla stanza e il divertimento si placa. Jade gli salta in braccio, anche se non ha tante forze, infatti finiscono per cadere entrambi e provocare un grande tonfo. Dopo essersi rialzati ci avviamo in macchina mentre Jade continua a dire a Thomas che lo ama alla follia e che aveva avuto paura di perderlo. Lei non è abitudinaria a fare queste dediche, non dice mai quello che prova. Thomas, esterrefatto, le prende il volto e la bacia delicatamente. Questo però non è un bacio veloce infatti a un certo punto mi tocca esclamare:

<< Avete quasi finito o dovete andare avanti per molto? Perché vi ricordo che ci sono io davanti a voi!>>

Si bloccano all'improvviso, mi guardano e iniziamo a ridere animatamente mentre ci avviciniamo alla macchina.

Salgo sul sedile posteriore e non smettiamo di ridere, soprattutto dopo che io racconto a Thomas il motivo per cui si trovasse in ospedale.

Arrivati davanti a casa, Jade e Thomas mi avvertono che anche quella notte sarebbero andati a casa di lui.

Annuisco ed entro dalla porta posteriore della casa.

"Che giornata! Menomale che Thomas si è ritrovato solo un con un bel bernoccolo e una fasciatura sulla testa che deve tenere per pochi giorni. Devo ammettere che se fosse stato un ladro però, me la sarei cavata bene!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 02, 2018 ⏰

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