Non fu affatto difficile convincere Allie ad andare al Cavern Club anche la sera successiva. A dirla tutta non cercai nemmeno di convincerla ad andare, preceduta da Mic che aveva avuto la brillante idea di invitarla per un ‘secondo appuntamento’ nel luogo in cui si erano conosciuti. Non era mai stata abitudine della mia amica accettare una seconda uscita con un ragazzo conosciuto lì per lì, eppure quella volta accettò di buon grado. Era palesemente cotta di quel ragazzo, più di quanto non volesse ammettere. Era sicuramente un ragazzo diverso rispetto al genere che era solita rimorchiare, e questo cambiamento di rotta piaceva a lei quanto a me. Meritava davvero il meglio e Mic lo sembrava davvero, un bravo ragazzo, nonostante si fosse presentato palesemente ubriaco e la avesse arpionata nel più squallido dei modi.
Non appena venni a conoscenza dell’appuntamento fra i due, però, cercai di tirarmi indietro: essere il terzo incomodo non era di certo il mio hobby preferito. Lo diventavo spesso, certo, ma accettare un invito ben consapevole di dover fare quella fine era pura follia. Allie, però, aveva insistito tanto, utilizzando una carta che sapeva essere molto efficace: Jay. Sapeva che avrei fatto di tutto per rivederlo, e aveva utilizzato questa situazione contro di me.
Il suono del clacson di un’auto guidata da uno sconosciuto mi destò dai miei pensieri. Arricciai il naso, interdetta, e cercai di coprirmi le gambe nel miglior modo possibile, nonostante la gonna corta non me lo permettesse. Mi vergognavo a morte, vestita in quel modo. Allie era riuscita, quella mattina, a trascinarmi al Liverpool One per un po' di shopping e di chiacchiere. E, in modo altrettanto convincente, era riuscita a farmi acquistare un vestitino vintage adorabile, obbligandomi poi ad indossarlo per quella sera. Mi piaceva da morire sul manichino, ma averlo indosso era tutta un'altra storia, soprattutto per una indecisa cronica come me. E mi sentivo apparentemente svestita e fuori luogo, un pesce fuori dalla sua boccia sicura fatta di abiti comodi e quasi sciatti.
Ma Allie ci aveva visto lungo. Come io intuivo la sua cotta colossale per Mic, così lei aveva compreso la mia folle sbandata per Jay. La sua faccia, la sera prima, quando mi aveva colto in flagrante con quel ragazzo, non aveva lasciato spazio all'immaginazione: era entusiasta, quasi più di me, che mi fossi finalmente sbloccata, liberandomi del mio muro. Era proprio per questo che mi aveva lasciato parlare per tutta la mattina, facendomi domande su domande e invertendo letteralmente le parti.
Mi vergognavo a morte, ma non vedevo l'ora di vedere Jay e testare la sua reazione a quel cambiamento. Non che avessi un appuntamento con lui. Al contrario di Allie, infatti, non ero riuscita ad ottenere una seconda proposta. Stranamente non ero affatto rattristata all'idea, forse perché consapevole che lo avrei comunque rivisto al Cavern Club. Perché sarebbe venuto, me lo sentivo. E poi lo aveva anche detto Mic ad Allie, quando questa glielo aveva domandato, mantenendosi ovviamente vaga. Un incontro casuale, magari al bancone del bar come la sera precedente, era decisamente più eccitante di un appuntamento.
Alzai gli occhi al cielo. Ogni stella era oscurata da una spessa coltre di nubi scure e minacciose. Sperai con tutto il cuore che non piovesse.
"Emma!" mi sentii chiamare alle spalle. Mi voltai, riconoscendo la voce. Allie arrivava al nostro solito punto di incontro dalla strada opposta rispetto alla solita, mano nella mano con Mic che mi fissava dubbioso. Si erano sicuramente visti in un altro posto per poi raggiungermi dopo una passeggiata in solitaria. Mi avvicinai a grandi passi per salutarli.
"Cavern?" domandò retoricamente il ragazzo barbuto, indicandomi la strada per Mathew Street. Gli sorrisi, annuendo. Aveva un'espressione decisamente troppo scocciata per i miei gusti. Sicuramente era infastidito dalla mia presenza lì, mentre lui sperava in un appuntamento romantico con la sua bella. Mi dispiaceva da morire per lui e per i suoi piani andati in fumo, augurandomi con tutto il cuore di allontanarmi dalla coppia al più presto. Salutai John con lo sguardo, quando passammo davanti la sua statua, ma preferii non dare troppo nell’occhio per non apparire una pazza psicopatica agli occhi di Mic.
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Please, please me
Novela JuvenilEmma è una ragazza di Liverpool amante dei Beatles. Semplice, introversa, chiusa in se stessa, segue un solo mantra nella vita: ‘Mi innamorerò solo quando troverò qualcuno che sia bello, talentuoso e divertente come John, Paul, George e Ringo messi...