Capitolo 1

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Capitolo 1.

«Dai ragazzi, seriamente...» disse Stiles ritrovandosi bloccato davanti al bagno da Scott ed Allison. L'imbarazzo colorava il suo volto di un rosso acceso e cercava di non guardare negli occhi gli amici.

Allison, sorridendo, disse semplicemente: «Che ne sai? Hai tutti i sintomi per ora: Nausea, vomito, voglie... non si sa mai» detto questo aprì la porta del bagno e lo spinse dentro, lanciandogli una scatolina bianca tra le mani.

Chiuse la porta, ma Stiles esclamò: «È impossibile! Io.. Sono un maschio!»

I due amici, però, ne avevano quasi la certezza, serviva ad entrambi una conferma visiva per questo esclamarono: «PROVA!»

Le due voci provenienti da dietro la porta riuscirono a convincerlo così decise di tentare, per questo accese il test di gravidanza, aspettò qualche secondo e gli arrivò la risposta.

Deglutì e con voce tremante sia a causa del dubbio che dell'imbarazzo domandò: «Allison.. C-come hai detto che...» s'interruppe un attimo per poi aggiungere: «C-he dovrebbe s-segnare?»

«Due targhette rosa se è positivo!» rispose lei sorridendo divertita.

Il silenzio calò su di loro carico di attesa.

Stiles, però, iniziò davvero a preoccuparsi pensando: Positivo.

Com'è possibile? E ora come lo dico a mio padre? Ai miei amici? E a Derek? Sono incinto. È tutto terribilmente contro natura, anche se a pensarci bene anche prendere le sembianze di un lupo è contro natura, però, qui si tratta di molto altro.

Il ragazzo uscì dal bagno alcuni minuti dopo, con il volto in fiamme e la testa bassa, ed ammise: «Ragazzi, credo di avere un problema. Un grosso problema»

Allison senza farsi troppi problemi gli prese la mano e guardò il risultato ed esclamò poco dopo abbracciando Scott: «Oddio avevamo ragione!»

Stiles, non sapeva che dire, shockato da quella notizia, ma nemmeno l'imbarazzo che provava lo aiutava.

Solo in quel momento si rese pienamente conto della realtà: aveva una creatura dentro di sé, un bambino. Risultato dell'unione tra lui e Derek, che a questo punto non sapeva se considerare o meno il suo fidanzato dato che l'unica cosa che c'era tra loro era il sesso.

Non avevano mai avuto un appuntamento serio, non si erano mai detti apertamente quello che provavano e adesso era davvero in una situazione veramente delicata, così preoccupato si rivolse agli amici: «Come faccio... con Derek?»

Scott gli sorrise, ma Allison gli disse cercando di consolarlo: «Non preoccuparti, capirà»

La ragazza, però, la faceva facile, in fin dei conti non era lei quella incinta. Stiles si lasciò andare ad un sospiro e disse: «Tu sei una donna è una cosa naturalmente possibile e si può capire. Io, invece, sono un uomo! Non è normale! Non succede tutti i giorni!»

Scott, mettendosi davanti a lui, disse, posandogli le mani sulle spalle: «Però devi dirglielo»

«Come? Non è mica facile!» esclamò lui esasperato.

I due amici cercarono di rispondergli, ma lui si ritirò in camera.

Allison, prese per mano Scott e lasciarono il ragazzo da solo, aveva bisogno di riflettere.

Stiles, sapeva bene che doveva dirglielo al più presto, o avrebbe peggiorato la situazione e non sapeva come avrebbe potuto reagire Derek se lui avesse atteso troppo a lungo.

Nonostante tutto rimase immobile, seduto sul letto, per qualche minuto pensando: Allora, lo faccio venire, e glielo dico! No, no, troppo spontaneo. Ma se faccio troppi giri di parole potrebbe non capire.. oh, santo cielo, DATTI UNA MOSSA STILINSKI!

Si fece coraggio e prese il cellulare.

//Invia a: Derek Hale

Messagio: Vieni a casa mia al più presto, dobbiamo parlare. //

Si distese sul letto respirando piano ascoltando il silenzio della casa dopo che anche Allison e Scott se ne furono andati.

Dopo qualche minuto, il citofono suonò e il ragazzo scese ad aprire la porta.

Derek trovandosi il ragazzo davanti disse: «Lo sai che non mi piace venire qui, siamo senza privacy»

Il ragazzo gli sorrise incerto, mentre lui varcava la soglia di casa e si dirigeva verso la cucina. Quando anche Stiles lo raggiunse gli domandò: «Allora, cosa devi dirmi?»

Stiles deglutì, raccogliendo tutto il suo coraggio: «Ti ricordi, due sere fa, a casa tua. Quando, ehm, l'abbiamo fatto e...»

«Ci abbiamo dato dentro?» disse lui giungendogli in soccorso.

Stiles non rimase per niente sorpreso dal gergo usato da Derek per descrivere la situazione, ma la facilità con cui lo disse lo lasciò senza parole.

Lui, che era stato sotto, quella sera era stato completamente distrutto.

«Ecco ehm.. Ora abbiamo le conseguenze» ammise lui alla fine.

Derek lo fissò perplesso, ma poi ci scherzò su dicendo: «Che c'è? Non riesci a sederti?»

«Peggio» disse lui spegnendo in questo modo il sorrisetto strafottente del ragazzo che poggiato al muro l'osservava a braccia incrociate.

«Allora cosa?» gli domandò quasi freddamente.

«Per COLPA TUA sto portando un BAMBINO qua dentro!» sbottò Stiles, irritato, indicandosi la pancia.

Derek sbarrò gli occhi e bisbigliando disse: «Cosa? Non è vero. È impossibile»

Stiles, con ironia, disse: «Sì, come trasformarsi in un lupo mannaro. Ho fatto il test!»

Tra di loro scese un imbarazzante silenzio, finché Derek non si avvicinò, sussurrando: «Mi dispiace» posò un bacio sulla fronte del ragazzo.

Dovevano affrontarla insieme, come ogni altra avventura, ma aveva bisogno di parlare con Peter per questo lasciò casa del ragazzo. 

That's ImpossibleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora