Capitolo 2.

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Sono su questo schifo di pullman da troppo tempo ed inizio a temere che non arriverò in tempo...
Ripenso a quel ragazzo,al suo tono di scherno e mi ritrovo d'impulso a tirare un pugno al sedile di fronte "cazzo che male.."; sento qualcuno ridacchiare ed ho la sensazione che quella risata sia dovuta a me..

Eccomi qui,prenoto la fermata,le porte si aprono e mi sono già fiondata fuori,non penso a niente,solo a correre senza altre figure di merda,salgo le scale e di colpo mi fermo... " Porca merda,dove sta la classe? Ho dimenticato di chiedere a Leti di mandarmi un messaggio"...
Provo a scriverle ma inutilmente visto che non risponde,e così inizio a girare per i corridoi cercando una delle bidelle che quando servono puntualmente spariscono..
Continuo a camminare per i corridoi,ma niente,della 5c nemmeno l'ombra.
Giro l'angolo e...
X: " Ehi mocciosa,ti sei persa?"
Riconosco la voce e non mi giro,continuo per la mia strada quando il mio polso viene stretto da qualcosa,non ho il tempo di voltarmi che mi ritrovo con le spalle al muro e quegli occhi di fronte a me
X: "Ti ho fatto una domanda. Non mi hai sentito?"
Il suo sguardo è minaccioso tanto quanto la sua voce ma non glie la darò vinta
C: " No,in realtà ti ho sentito,è solo che ho provato ad ignorarti." Lo sfido,
X: " Come ti chiami mocciosa?"
Cerco di liberare il mio polso ma inutilmente,
C: " Claudia. Ora lasciami o arriverò troppo tardi."
X: "Okay Claudia che classe fai?"
C: " Troppe domande,ciao."
Mi lascia il polso e mi giro dirigendomi in fondo al corridoio quando mi sento tirare e mi rigiro pensando "okay ora lo soffoco", lo guardo con noia e lui fa semplicemente per avvicinarsi al mio orecchio e sussurra
X: "La 5c sta al piano di sopra,prima porta a destra..spero che non ti faccia male il pugno,a presto mocciosa."
Ghigna!
Senza ringraziarlo vado via cercando di trattenere i brividi,che strano tipo.

Sono davanti la mia classe,busso e il professore mi fa entrare solo dopo una predica infinita e un'annotazione sul registro,vado al mio posto e mi lascio cadere sulla sedia,Letizia mi guarda di sottecchi,le mimo un "dopo".

Fingo di ascoltare ciò che il prof sta dicendo ma ho solo due pensieri:
1- Chi è quel ragazzo e come sa la mia classe?
2- Ho un fottuto bisogno di abbracciare la mia migliore amica.

L'ora buia della mezzanotte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora