Capitolo 4.

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POV DANIELE.
Comincio a chiedermi perché cazzo ho deciso di prendere il pullman quando potevo benissimo venire in macchina e continuo a darmi del coglione,la campanella dell'ultima ora è appena suonata,e con tutta la calma del mondo esco dall'aula ,non ho fretta tanto devo aspettare quella scatoletta gigante.

Ha iniziato a piovere,di male in peggio,mi siedo sulle scale della scuola al riparo dalla pioggia e accendo una sigaretta,cerco di passare il tempo con il cellulare ma vengo distratto da qualcosa,alzo lo sguardo e vedo la ragazza di sta mattina,Claudia, è seduta sotto un albero con il cappuccio della sua enorme felpa della Jordan e fuma...
Mi avvicino a lei ma non mi nota,ha le cuffie; è fradicia ma non sembra fregarsene,si ammalerà di certo,mi giro e corro dentro scuola,salgo le due rampe di scale e mi fermo di fronte gli spogliatoi...
D: " Loree,ci stai?"
nessuna risposta,entro in silenzio e prendo un asciugamano da mare che teniamo per gli allenamenti,corro giù e torno da lei.

Eccola ancora lì,immobile con gli occhi chiusi a fumare,ha tolto il cappuccio ed ora la pioggia le bagna i capelli...mi avvicino a lei e mi siedo,resto fermo ma nonostante la mia vicinanza non sembra rendersi conto della mia presenza... prendo il grande telo,lo apro e glie lo passo dietro la schiena,poggiandolo sui suoi capelli.
Sussulta di colpo,ed io sorrido...
Si toglie una cuffia e mi fissa,
D: "Sono Daniele! Prima non mi sono presentato."
Sorrido sfacciato,
C: "Bene,ma non te l'ho chiesto."
Sorride.. ma,è un sorriso tirato,qualcosa non va.

La guardo meglio,ha gli occhi rossi e gonfi,e quel marroncino di sta mattina sembra quasi sparito dietro un nero spento...
Non aveva semplicemente gli occhi chiusi quando la osservavo...
Stava piangendo!!

C: "Smettila di fissarmi,metti ansia..e poi,che ci fai qui?"
mi riscuoto al suono di quelle parole,non mi sono reso conto di fissarla,ero preso a guardare quegli occhi,non sembrano gli stessi che mi sfidavano questa mattina.
Distolgo lo sguardo da lei e fisso un punto qualunque di fronte a me
D: "Aspetto l'autobus,ho lasciato la macchina a casa,quindi eccomi qua..e tu? Cosa fai sola sotto la pioggia?"
mi  rigiro a guardarla ,ha lo sguardo basso ma sembra stia sorridendo
C: "aspetto si faccia ora di andare."
D: "pullman?"
C: "no,devo passare a prendere una mia amica su all'altro edificio.".
Continuo a guardarla di sottecchi,sembra nervosa..o ,incazzata(?)
D: "e come tornate a casa?questa mattina hai preso il pullman no?"
C: "non torniamo a casa"
devo trovare il modo di farmi dire qualcosa di più o la conversazione muore...
D: "Ah bene,e sentiamo dove andrà la bella ragazza della 5c?"
rido,ma mi guarda un po' male..
C: "Non sono bella,e poi credo tu sappia già troppo di me,sai il mio nome,sai la linea del mio autobus,e sarei curiosa di capire come sai la mia classe ...quindi non credo debba importarti dove vado."...
Si sta innervosendo,lo capisco dal modo in cui stringe i pugni,decido di assecondarla...
D: "Hai ragione,so un po' di cose...dai ti accompagno all'edificio e vado via così almeno non sei sola"
sembra tibutante e sono sicuro che rifiuterà la mia proposta,devo trovare una scu..
C: "Okay."
Oh...non me l'aspettavo,mi alzo le prendo lo zaino da terra e saliamo verso l'altra scuola.

Da quando le salite durano così poco merda?
C: "eccoci qui,grazie della compagnia ma ora puoi andare."
D: "sicura di non volere compagnia mentre aspetti la tua amica?"
C: "sicura,ciao Daniele..."
D: "ciao Claudia."
Mi giro e mi dirigo alla fermata ma una frase mi risuona nella mente (sarei curiosa di capire come sai la mia classe),mi rigiro verso di lei e la trovo a guardarmi,sorrido e lei distoglie lo sguardo..
D: "Claudia!!"
C: "...Si?"
infilo la mano in tasca e ne estraggo una piccola agendine,glie la lancio
D: "Ti è caduta sta mattina,a presto mocciosa."
Le faccio un occhiolino e vado via.

L'ora buia della mezzanotte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora