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L'unico amico che avevo, al tempo in quella scuola, era Kim Namjoon, di un anno più piccolo di me.

Ancora tutt'ora ci sentiamo.

Per molti anni ha fatto l'arrangiatore in una casa discografica, ma adesso ne ha una sua che ha appena preso sotto l'ala molti artisti emergenti, per farli crescere ed inseguire il loro sogno.

Lui ha inseguito il suo sogno eppure io lo ho lasciato scappare... forse perché il mio sogno era legato a lui che è andato via, portandosi via con sé il mio sogno.

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Andai diretto verso il tabellone per capire in che classe sarei stato. 5° 2

Eh già, ultimo anno della scuola superiore, quanto mi mancano quei tempi.

Sbuffando, senza guardare indietro, mi diressi verso il mio armadietto rosso fuoco, come tutti gli altri, per posare tutti i quaderni tranne uno, che mi sarebbe servito alla prima ora per prendere appunti.

Arrivato in classe mi sedetti al primo banco di fronte alla lavagna per permettermi di vederci meglio.

Non mi sono mai trovato bene in fondo all'aula, c'è sempre stato molto rumore in quei posti, forse al fatto che lì ci sedeva sempre la gente con poca voglia di seguire ed imparare, ma a scuola ho sempre avuto una bella media e non avevo voglia di rovinarmela proprio l'ultimo anno, a causa di quegli stupidi.

Nonostante la classe fosse ancora vuota inziai ad aprire il quaderno, presi la mia penna nera a sfera e la posai sul banco in attesa che la mia classe si riempisse.

Come tutti gli anni, anche quell'anno, Choi Su-Bin ( 최 수빈 ), la figlia del capo di mio padre, era in classe mia. Dire che non la sopportavo più è poco.
L'ho trattata davvero male...

Quella ragazza non si meritava me...era partito tutto da uno stupido scherzo di quando eravamo bambini, ed è finito nel peggiori dei modi.

'Lo scherzo è bello finchè dura poco', mai stata cosa più vera di quella.

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