Primo Capitolo

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13 gennaio 2002

Giorgio era in quinta elementare mentre Giulio, il suo migliore amico, in quarta.
Quei due ragazzi erano legati dall'asilo, da quel giorno in cui si sono sbattuti contro nei corridoi bui dell'edificio abbandonato.
«Ehy Giò» lo salutò il riccio entrando in casa del più grande.
«Ehy diamante» salutò il corvino.
Giorgio ci aveva pensato su e voleva davvero tanto bene al suo diamante.
«A che pensi?» chiese il piccolo accarezzando la guancia di Giorgio.
«Che ti amo» rispose senza pensarci e lasciando spiazzato il compagno.
«C-cosa?» chiese il riccio per avere conferma di ciò che aveva sentito, questa scena era nei sogni di Giulio da tre anni e non credeva che si potesse realizzare.
Il corvino lo baciò per poi staccarsi leggermente «ma non possiamo stare insieme» sussurrò allora triste il piccolo leggendo nella mente dell'amico «la fama e la popolarità sono più importanti dei sentimenti» sentetizzò il grande alzandosi e appoggiandosi al muro.
«Ma tu che sei a stento vergine non è importante vero?» sussurrò il piccolo con le lacrime agli occhi.
Giorgio negò con la testa chiedendo a Giulio di uscire.
«Giorgio se esco da questa porta per noi è finita, anche l'amicizia» disse triste il nano ma l'altro stette zitto e così il piccolo fece come richiesto urlando un ultimo «ti odio» prima di cancellarsi dalla vita di Giorgio.
Il corvino iniziò a tirare pugni al muro e ad urlare per la frustrazione finché la madre e i fratelli non accorsero preoccupati sia per lui che per Giulio che era uscito da casa Ferrario di corsa.
«Orsacchiotto, che succede?» chiese dolcemente la madre.
«SUCCEDE CHE VA TUTTO MALE! SONO UN CRETINO! Mamma, Edoardo, Vittorio, Tommaso. È più importante la fama e la ricchezza o l'amore di Giulio?» chiese allora il più piccolo urlando la prima parte.
«L'amore» ammisero i quattro facendo urlare Giorgio.
«NO!» urlò di nuovo il corvino per poi accasciarsi atterra e piangere distruggendo così tutti i presenti: Giorgio non piangeva da cinque anni se non quando sbadigliava o beveva la Coca-Cola.
«Giorgio non piangere» sussurrò il piccolo Vittorio scoppiando anche lui in un pianto fragoroso.
«Vittorio, prova ad immaginare una vita senza Anna» sussurrò il ragazzo colpendo il punto debole del fratellino: la ragazza per cui aveva perso la testa.
«Un suicidio» rispose il moro.
«Tommaso immagina una vita senza Desirée» sussurrò di nuovo il ragazzo riferendosi all'altro fratello.
«Mi sparerei in testa» ammise il ragazzo cercando di scacciare quei pensieri.
«E Edoardo, immagina una vita senza Martina» sussurrò prendendo in causa la ragazza con cui il fratello aveva sia perso la verginità che sposato.
«Da ammazzarsi» rispose il maggiore abbracciando i tre fratelli.
«Ti voglio bene fratellone» disse Vittorio piangendo.
«Io non so più cosa vuol dire bene» sussurrò Giorgio per poi tirare un pugno al pavimento.

30 Novembre 2009

Giorgio era diventato davvero famoso nel rap, aveva la ragazza e tutto ciò che qualcuno poteva desiderare, si era pure dimenticato Giulio, ma era come se gli mancasse una parte.
Così il rapper comprava tutto ciò che un minimo gli piaceva ma quella strana sensazione non se ne voleva andare.
«Giorgio mi stai ascoltando?» chiede la ragazza seduta su di lui.
«No Allison, non ti sto ascoltando è da mezz'ora che parli. E scrollati di dosso porco Dio» disse incazzato il ragazzo.
La ragazza fece come chiesto, oramai si era abituata al caratteraccio del fidanzato.
«Comunque ti stavo parlando di un rapper che ti fa concorrenza» sussurrò la ragazza sapendo di aver beccato il punto giusto.
Giorgio concentrò l'attenzione su di lei «LowLow» disse semplicemente la rossa prima di alzarsi e uscire dalla stanza.
Il corvino non perse tempo e cercò subito delle informazioni sul presunto rapper.
Quella faccia, quella voce...gli ricordava tremendamente qualcuno ed era come se quello spazio dei desideri aperti fosse stato almeno per un quarto riempito.
«Allison» urlò il ragazzo facendo arrivare la ragazza.
«Voglio tutto» sussurrò il corvino a denti stretti per poi chiudersi in camera e mandare la foto a suo fratello Edoardo per chiedergli chi fosse e il fratello non rispose.
Edoardo aveva riconosciuto troppo bene Giulio ma non voleva rivedere il fratellino distrutto da quel nome anche se sapeva bene che il vero nome di LowLow era stato scritto col pennarello indelebile nella mente del fratello, spariamo che Allison non faccia il suo ottimo lavoro a trovare informazioni sul ragazzo.

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