scelta

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Nessuno voleva lasciare davvero quel posto, o quasi. In fin dei conti era uno dei pochi posti ancora sicuri, non avevano motivo di dover lasciare quella casa. Ma capivano che presto le mandrie di infetti si sarebbero spostati dalle città alla periferia e questo includeva pericolo per noi.
Mentre la famiglia di Jason pensava a cosa fare, io Mattia e Jason andammo in perlustrazione, armati fino ai denti o almeno speravamo di esserlo abbastanza. Cercammo negozi o case abbandonate ma era difficile anche solo trovare un edificio in mezzo a tutti quei alberi. Poi finalmente trovammo un edificio, in passato doveva essere una panetteria o pasticceria, trovammo solo farina sparsa sul pavimento e mezza bottiglia d'acqua, andammo nel retrobottega e trovammo un infetto legato ad un pilastro portante (del edificio) e uno scatolone di provviste proprio davanti. Uno di noi doveva avvicinarsi per prenderla; ed ovviamente fui io a fare il primo passo. Tirai verso di me la scatola facendo più veloce possibile. Era molto agitato se si spaccasse la corda sarei certamente spacciata. Ma successe qualcos'altro. Si formo una grossa crepa sul pilastro. Scappammo appena in tempo, che l'intera struttura crollò. Jason e Mattia pensarono subito alla fatica invana ma io ero riuscita a prendere lo scatolone prima di scappare. Eravamo tutti salvi e avevamo preso provviste, non era male come prima ricerca di gruppo. In totale avevamo trovato bende, carne in scatola, una coperta anche se piccola, e una pistola. In tutto questo c'era qualcosa di strano. Perchè c'era uno zombie legato da qualcuno, ma quel qualcuno non aveva preso armi e provviste?
Pensammo subito che magari era il rifugio di qualcuno, qualcuno di pericoloso e in libertà. Tornammo subito alla casa. Trovammo Luigi legato ad una sedia imbavagliato e ricoperto di graffi e lividi. Non c'era traccia di Antonella per tutta casa. Jason chiese subito al padre dove fosse finita la madre, e chi lo aveva ridotto in quel modo. Antonella era stata presa da un uomo famigliare per l'uomo seduto con noi sul divano. Jason e il padre erano preoccupati senza ombra di dubbio. E dovevamo andare a riprenderla. Sapevamo solo che era uno dei docenti della scuola frequentata dai tre ragazzi. Riuscii a far dormire tutti e tre mi preparai, presi alcune delle armi, bende e provviste e mi avvicinai all'entrata ma mentre stavo per uscire Jason si svegliò non sentondomi accanto a lui. Si mise davanti alla porta dicendomi che se sarebbe uscito di li qualcuno lo avremmo fatto tutti insime. Tornammo a letto e all'alba partimmo. Diretti alla vecchia scuola forse ormai abbandonata.

Ormai nulla è come primaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora