Capitolo 4.
Merlin dormì a lungo, era davvero molto stanco.
Il drago aveva ragione il rito per recuperare i pezzi del medaglione l'aveva distrutto. Sentendo un movimento di fianco a lui aprì gli occhi e vide Arthur che riposava tranquillamente, rimase per un po' ad osservarlo, aveva sentito nell'incoscienza il bacio che gli aveva donato.
Sfiorò la mano del principe che si mosse appena e ne approfitto per disegnarci sopra piccoli cerchietti mentre pensava a quanto sarebbe stato bello poter stare con lui, non solo com'erano in quel momento, ma anche più intimamente.
Arthur aprì gli occhi proprio in quel momento e gli chiese nascondendo a stento uno sbadiglio: «Ciao Merlin, come ti senti?» il mago arrossì imbarazzato: «Sto meglio, forse ancora un po' dolorante, ma meglio»
Il principe gli sfiorò il volto con la mano e gli si avvicinò lentamente posandogli un bacio sulle labbra: «Hai fame? Io ne ho tanta» Merlin annuì e il principe si alzò dal letto andando alla porta, vide subito Gwen che si avvicinava e la fermò: «Gwen» la ragazza si voltò a guardarlo: «Arthur come posso aiutarvi?» il principe sorrise e le rispose: «Io e Merlin ci siamo appena svegliati potresti portarci qualcosa da mangiare?» la ragazza sorrise un po' delusa prima di rispondere: «Certamente Arthur» detto questo si diresse verso le cucine del castello, mentre il principe dopo essersi chiuso la porta alle spalle tornò da Merlin che leggermente in difficoltà cercava di mettersi seduto. Con delicatezza il principe lo sorresse e sistemò i cuscini dietro la sua schiena permettendogli di restare un po' più comodo: «Va meglio adesso?» il giovane mago annuì perdendosi nello sguardo del principe.
Arthur fece per allontanarsi, ma Merlin lo prese per il polso sussurrando flebilmente: «Resta, ti prego...» il principe lo osservò per un attimo il labbro che il mago si era morso aveva ripreso a sanguinare e lui con dolcezza lo leccò via per poi rispondergli con un filo di voce: «Non vado da nessuna parte, mio bellissimo mago» quelle parole fecero arrossire Merlin che rimase senza parole, non aveva mai pensato che Arthur accettasse con facilità quel suo lato invece grazie a Ygraine tutto era cambiato.
Mentre aspettavano da mangiare qualcuno bussò alla porta della stanza del principe che con noncuranza disse: «Avanti!»
Uther entrò pochi minuti dopo seguito dai consiglieri e alcuni cavalieri, il sovrano teneva in mano una mappa: «Merlin, vorremmo sapere come hai intenzione di batterti e proteggere il regno» il giovane mago per un attimo rimase sorpreso da quella consulenza inaspettata, lui non sapeva molto delle battaglie, però, se poteva essere d'aiuto per qualcosa lo sarebbe stato così disse: «Non mi intendo molto di battaglie, ma posso dirvi che il nemico ha sette draghi con lui, la battaglia sarà difficile, ma il popolo prima di tutto dovrebbe rifugiarsi sotto il castello o comunque il più lontano possibile dall'attacco del nemico, i cavalieri dovrebbero aiutare nell'evacuazione delle case e raccogliere le provviste d'acqua e cibo in modo che nessuno lasci il rifugio per nessun motivo» fece un respiro profondo maledicendosi per la fitta dolorosa che gli percorse il petto riaprendo un altra ferita, ma si riprese subito dicendo: «Farò del mio meglio per evitare troppi danni al regno, ma dovrò concentrarmi su di lui e sciogliere il legame che ha con i draghi per poter parlare con loro e farli tornare sulla retta via» Arthur allora s'intromise nel discorso: «Io sarò al tuo fianco» Merlin gli diede uno schiaffo sulla nuca aprendo di nuovo le ferite alla mano: «Tu dovrai proteggere gli abitanti del regno al fianco di tuo padre, non ti voglio in prima linea, ho visto cosa succederà se tu sarai al mio fianco. Lui punterà a te per colpire me e io per difenderti verrò ucciso da lui che mi ruberà i poteri e distruggerà il regno uccidendo tutti voi. Non voglio portare sulle mie spalle un peso tanto grande, quindi per favore per una volta fai quello che ti chiedo e lasciami la strada libera» il principe per una volta fu costretto a dargli ragione: «Va bene starò indietro a proteggere il popolo»
Merlin gli sorrise, adesso era più tranquillo, il suo Arthur sarebbe stato al sicuro.
Uther notando quanto il mago tenesse a suo figlio tanto da non volerlo in prima linea ne rimase sorpreso, se il figlio si era sempre salvato doveva essergli grato: «Molto bene ci organizzeremmo in questo modo, anche il drago parteciperà alla battaglia?» Merlin ci pensò su per un attimo, ma non poteva permettere a Kilgarrah di lottare contro i suoi simili: «Non credo che parteciperà alla battaglia a meno che non sia io a chiedergli aiuto»
Uther soddisfatto da quelle risposte fece segno ai cavalieri di uscire dalla stanza: «Molto bene, vedremmo di organizzarci per la battaglia» detto questo lasciò la stanza in modo che il ragazzo potesse riposare, Gwen arrivò solo alcuni minuti nella stanza portando da mangiare ai due ragazzi.
Merlin fu costretto a letto per tre lunghi giorni e la cosa non gli dispiacque quasi per niente Arthur era al suo fianco che gli impediva di usare i suoi poteri anche per le piccole cose, poteva benissimo mangiare da solo usandoli, ma il principe si era davvero imposto nel non voler farglieli usare così lo aiutava lui imboccandolo tranquillamente, anche se il giovane mago aveva quasi la sensazione che la situazione lo divertisse moltissimo.
Il tempo del divertimento, però, era terminato. Le ferite erano guarite e adesso doveva domare il potere del medaglione.
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The Medallion of the Lord of the Dragons
FanfictionSi trovava in una radura, un uomo incappucciato incombeva su di lui come un avvoltoio sulla carcassa di un animale morto: «Emrys, ti ruberò i poteri di Signore dei Draghi e distruggerò Camelot e tutti i suoi abitanti» il giovane mago provò a ribatte...