Capitolo 9

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Spengo la sveglia e con molta più fatica del solito, mi metto a sedere.

-Oh merda, chi è che mi ha pestata mentre dormivo?

Cerco di sussurrare con quel poco di voce impastata che mi esce fuori mentre mi tengo una mano sulla fronte.

Ho dormito solo due ore, la testa mi scoppia ed ho gli occhi così gonfi che sembra che qualcuno mi abbia presa a pugni in faccia.
Mi ci vorrà come minimo un chilo e mezzo di trucco per coprire questo schifo.

Mi alzo lentamente dal letto e mi rendo conto che con questa testa che sembra pesante quanto una palla da bowling, mi risulta davvero difficile mantenere l'equilibrio, così inciampo sul piumone che avevo buttato a terra e sento il gelido pavimento a contatto con la mia guancia sinistra.

-Porco unicorno rosa, chi ha messo questo ostacolo sul pavimento? 

Mi alzo con fatica e vado ad osservare allo specchio, la brutta chiazza rossa sulla mia faccia che ovviamente non era già abbastanza orribile stamattina.
Ci mancava solo questo.

Mi avvicino all'armadio e cerco di prendere dei vestiti puliti, non guardo neanche, mi va bene la prima cosa che riesco ad afferrare, d'altronde stamattina non riuscirò a connettere il cervello.

Esco dalla stanza e contemporaneamente vedo uscire Christian dalla sua, quasi come se fossimo sincronizzati.
Ci guardiamo qualche secondo senza dire una parola, entrambi con la faccia da ebete.
Ha i capelli disordinati, la testa leggermente inclinata all'indietro e gli occhi più gonfi dei miei.
Devo dire che ora che vedo il suo aspetto ridotto peggio del mio, mi sento un po' meglio.

Avanziamo lentamente verso il bagno ed ecco che nell'aria si avverte un'atmosfera di lotta all'ultimo sangue.

-Non ci provare..
Sussurro.

Cavolo, sembriamo appena usciti da una scena di The Walking Dead, e se non si fosse capito, noi siamo gli zombie.

Sbuffa e decide di usare l'altro bagno, quello in fondo al corridoio, lasciandomi vincere facile senza cercare di protestare.
Deve stare davvero male allora.

Quando finalmente sono nella tana del restauro totale, faccio scorrere l'acqua nella doccia e prima che possa riuscire a spogliarmi, ho l'impulso di correre verso il water e chinandomi, inizio a vomitare per l'ennesima volta.
Direi che si prospetta un'altra giornata di merda.

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Lavoro finito.
Mi osservo bene il viso e devo dire che sono stata molto brava, l'unica cosa che non sono riuscita a nascondere, è il rossore negli occhi, ma va bene così, è già tanto che ho saputo usare bene il correttore.

Esco dal bagno e mi avvio verso le scale che ora più che mai sembrano infinite.
È normale che ad ogni gradino sento le gambe come se fossero delle gelatine gommose?
Devo ricordarmi tutto questo la prossima volta che cerco di ubriacarmi come se non ci fosse un domani, magari mi passerà la voglia.

Quando arrivo a metà delle scale intravedo una figura che varca la soglia d'ingresso salutando Mr. George con un sorriso smagliante. È Kyle.
Indossa la sua giacca rossa sportiva, i pantaloni scuri e lo zaino sulla spalla.
Una divinità scesa dal cielo per portare luce in questa casa, direi.

Continuo a scendere a passo più veloce e quando i nostri sguardi si incrociano, mi sorride e avanza verso di me.
Ma ovviamente non può mancare uno di quei momenti in cui faccio la mia solita figura da ritardata, così all'ultimo scalino inciampo e nonostante i vari tentativi di rimanere in equilibrio e di cercare di afferrare la ringhiera che per qualche motivo ignoto all'essere umano, sembra improvvisamente scomparsa dal mio radar visivo, gli finisco addosso a peso morto.

Save me ||Maluma ~ Cara Delevingne|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora