Capitolo 5

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Kesia

Appena scesa dal treno mi osservo intorno e noto che altri tre ragazzi, uno moro, uno biondo e uno rosso, e due ragazze, entrambe bionde, scendono insieme a me. Una delle due, quella piú bassina e magrolina, sta tremando, mentre l'altra, piú alta e con uno strano tatuaggio sul polso, cerca in qualche modo di consolarla o, almeno, é quello che penso stia facendo. I ragazzi, invece, sono tutti e tre ben piazzati, sicuri, con il petto in fuori e mento alto. In particolare quello rosso, sembra un vero e proprio soldato.
Chissà quando sono saliti... Si conosceranno? Bhe le due ragazze sicuramente sì. 

"Attenti" Due soldati compaiono dal nulla interrompendo i miei pensieri. 

Al loro richiamo tutti ci mettiamo in posizione retta, gambe chiuse, sguardo alto e mani dietro la schiena (come il regolamento vuole). Gli unici rumori sono quelli del treno che sta ripartendo e i singhiozzi della ragazza.

Vedo i due soldati fissare la ragazza e poi parlare fra di loro continuando a fissarla. 

'In fila indiana qui di fronte a me entro tre ...' 

Mi ci vuole un secondo per capire ciò che ha appena detto, cosí dò una breve occhiata agli altri notando che i ragazzi si sono già mossi, mentre le due ragazze, come me, sembrano ancora elaborare le informazioni, per poi scattare verso il posto indicato dal soldato.

'Due' 

Penso di utilizzare i miei poteri, ma so che le regole non lo permettono o, almeno, non credo che in questi casi ci sia concesso usarli. Anche le ragazze nel frattempo hanno iniziato a correre verso i soldati.

'Uno'

Mi fermo di colpo per non andare a sbattere contro uno dei tre ragazzi(ovviamente quello con i capelli rossi) che intanto ha già raggiunto il luogo. Dopo di me arrivano anche gli altri seguiti a ruota dalla ragazza con il tatuaggio. La ragazzina, che poi tanto piccola non e' dato che ha la mia stessa età, sta ancora correndo quando il soldato dice 
'Zero'
I due soldati si fissano di nuovo ed annuiscono contemporaneamente.
'Io sono il soldato Cadell, mentre lui é il soldato Hugh ' dice indicando l'uomo al suo fianco 'Vi accompagneremo nel vostro percorso verso la Corona' Aspetta ... ma non eravamo già arrivati?! Mi guardo intorno. No effettivamente non e' la corona... Troppo poco oro ... Anzi niente oro solo pietre nere e muschio.

Nel frattempo il soldato, per concludere il suo discorso, chiede 'Tutto chiaro?'

Ovvio mi sono persa le perle di saggezza ...
Il ragazzo avanti a me si muove tendendo al soldato Cadell il polso che viene ben presto adornato dall'Army, un bracciale che viene messo a tutti i tritoni e sirene per evitare, nel momento in cui venissimo a contatto con l'acqua, di riprendere la nostra forma originaria. 

Era la prima volta che ne vedevo uno, ovviamente anche mio padre lo portava, ma, una volta tornato a casa, lo doveva togliere per ovvi motivi.

'La prossima volta' sento sussurrare al mio orecchio 'Ti consiglierei di fare piú attenzione alle spiegazioni dei superiori, matricola' . 

Sussulto e mi si gela il sangue. Solo quando mi prende il polso fra le mani e lo fa girare per poter allacciare l'Army, collego la voce fredda e controllata al soldato Hugh. 

Ottimo Kesia, non solo ti sei persa la spiegazione, ma ti fai beccare dal soldato e ti prende il panico, degno inizio per un futuro guerriero. 

Mentre fissa il bracciale, la manica della tuta scivola verso l'alto scoprendo il mio tatuaggio, una semplice frase latina: "Dum anima est, spes est"

Mi osserva ghignando: 'Finché  c'e' vita, c'e' speranza'

Guerra Per La CoronaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora