Manicomio (degli innamorati)

4. Tramonto

A volte è difficile descrivere le cose più belle che ci succedono. Non abbiamo mai parole per farlo ed è frustrante. Ho cercato più volte di parlare di questo momento, ma non ci sono mai riuscita. Le parole non raggiungono la bellezza di ciò che accade, o forse io non sono in grado di usarle nella maniera adatta.
Le circostanze contano molto, se si parla del momento più bello della nostra vita. Mi trovavo su una montagna, la cima più alta che avessi mai raggiunto. Non ci sarei mai riuscita, se non fosse stato per lui. Arrivare in cima è sempre difficile, ma è una conquista meravigliosa. Ad aspettarci c'era il tramonto - il cielo rosso che si sfumava con l'azzurro e poi con il blu e il viola intenso della notte dietro di noi.
Inizialmente si sentivano solo i nostri respiri affannati. Ci siamo seduti.
Sapete, credo non esista nulla di più perfetto. E la cosa davvero triste è che non riesco a descriverlo.
Ma so che lì, in quel preciso momento, l'ho guardato. Il tramonto si rifletteva nei suoi occhi. Può sembrare banale, ma ho capito di amarlo. Non ho detto nulla, perché non ce n'era bisogno. Credo l'avesse capito anche lui in quel preciso istante, perché poi si è girato e mi ha guardata. Ha ricambiato il mio sorriso.
Forse l'amore ha i colori del tramonto.
Io non lo so e non ve lo posso dire, ma so di amarlo e questo mi basta.
Un giorno amerete, forse davanti a un tramonto o forse nella notte o di mattina. Forse amerete per brevi istanti o tutta una vita, intensamente o poco a poco.
Non so nulla dell'amore, viene e va come gli pare, non ha regole. Però non importa, sapete? Amate e basta.

Amate.