Era il 16 novembre quando sono morto, le due del pomeriggio circa.
Qui non si sta tanto bene, è stretto e freddo. Ma non sono più sensibile alla temperatura. Mi piacerebbe vedere la luce di nuovo, magari un'ultima volta; mi piacerebbe sentire il calore e mangiare un dolce; tirare un calcio ad un pallone.
Sono passati sei mesi ormai. Ogni giorno, da quel giorno, lei è sempre stata con me. Passa qui quando ha tempo, a raccontarmi la sua giornata. Si ferma accanto alla mia tomba. I primi mesi piangeva senza dire nulla. Sentivo i suoi sospiri, anche se cercava di contenerli. Vorrei solamente vederla sorridere, vorrei vederla felice. Non c'è nulla che mi annienti più di questo.
Ultimamente viene qui e mi parla. È così bella la sua voce. A volte sta in silenzio un po' ed è quel silenzio che la distrugge: comincia a piangere e ripete che le dispiace, le dispiace così tanto, dice. Non la voglio più vedere così.
Ieri mi ha detto che mi ama. Mi ha detto che è colpa sua, avrebbe dovuto capirlo subito, ma forse l'ha capito subito, però ecco, non aveva il coraggio di dirmelo perché insomma, lei è timida e poi aveva paura che io non ricambiassi ed è insicura, ha detto. Ha parlato per un minuto intero senza mai fermarsi, si dimenticava quasi di respirare. Poi è rimasta zitta. Non ho sentito i suoi sospiri, ma ho percepito le sue lacrime.
Forse una di quelle lacrime è caduta sulla mia tomba e ho sentito un po' di calore. Probabilmente sono solo impazzito - può un morto impazzire?Vorrei dirle anch'io che la amo. Non gliel'ho mai detto. E ora non posso più farlo.
Il calore del sole mi manca, il mio dolce preferito mi manca, anche il profumo dei fiori, anche la musica e l'erba fresca e la neve e le onde del mare e il vento e la pioggia. Ma mi manca soprattutto il suo sorriso, quello mi manca tantissimo. Mi manca abbracciarla e accarezzarla; baciarla. Mi manca scherzare con lei e farla ridere, poi rimanere in silenzio davanti ad un tramonto. Mi manca così tanto... Così tanto.
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Manicomio (degli innamorati)
Short StoryBenvenuti nel manicomio in cui tutti impazziscono per amore - o semplicemente amano un po'.