Parte 2: Guaritori e Signorini

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Harry si svegliò fasciato nel calore di dove aveva formato un nido con la sua coperta ed era arricciato intorno al suo stomaco nel modo in cui si era abituato a fare. Le coperte erano soffici e fatte di seta, uno spesso piumone copriva il suo corpo. Stiracchiandosi leggermente, sbadigliò e premette una mano sul suo stomaco, emettendo la sua magia e sentendo il piccolo soddisfatto ronzio della magia del suo bambino, era la prima volta che sentiva fosse veramente soddisfatto, considerando che c'era sempre stato un contorno di preoccupazione e paura, data la preoccupazione di Harry stesso e la costante serie di incantesimi d'aborto. Ora, però, il bimbo stava emettendo sentimenti caldi, felici e soddisfatti. Sogghignando, si stiracchiò decentemente prima di dare un'occhiata assonnata alla stanza dove era stato portato. Pannelli di legno di ciliegio con arazzi verdi e argentati che pendevano dalle pareti, un tappeto bianco latte copriva il pavimento, e lui si trovava in un grande letto matrimoniale attorniato da tende color argento, il piumone era verde foresta e si intonava con le federe dei cuscini. Era stordito da quanto fosse bella la stanza, c'era persino una grande finestra che faceva entrare tanta luce solare, proprio come piaceva ad Harry.

"La stanza è di tuo gradimento?" una bassa voce baritonale fece sedere Harry, che girò la sesta per guardare al lato del suo letto, trovò un divano contro la parete con un Signore Oscuro leggermente arruffato che si stava tirando a sedere mentre una coperta cadeva sul suo grembo.

"S... Si, è bellissima... perché hai dormito sul divano?" chiese Harry confuso.

"Ho pensato che non avresti apprezzato il fatto di svegliarti di fianco a me nello stesso letto, e non eri abbastanza sveglio ieri sera mentre ti stavo dicendo cosa fare una volta sveglio. Quindi ho dormito sul divano per assicurarmi che tu non gironzolassi per il palazzo prima che io mi potessi assicurare che tu fossi al sicuro." rispose Tom prima di sbadigliare stancamente.

"Oh... grazie. Il bambino è molto felice." offrì Harry sedendosi in maniera adeguata sul letto.

"Lo è? Puoi sentirlo?" chiese Tom, alzandosi ed esitando. Harry era leggermente stordito dal desiderio e dall'esposizione negli occhi cremisi di chi era stato suo nemico fino al giorno precedente, sorridendo leggermente estese la mano verso Tom in segno di offerta, cercò sul volto di Harry per un secondo prima di accettare e lasciarsi tirare fino al letto, si sedette sul bordo e permise ad Harry di appoggiare la sua mano sulla propria protuberanza. Emettendo di nuovo la sua magia, Harry permise alla magia del bambino di passare da lui a Tom. Tom sobbalzò prima di fissare la protuberanza sullo stomaco di Harry, intontito ed iniziò ad accarezzarla gentilmente di nuovo, il ronzo caloroso diventò un po' più forte, portando entrambi a boccheggiare.

"È davvero lì... un bambino..." disse piano Tom.

"Piuttosto scioccante eh?" sorrise Harry, posizionandosi contro la testiera del letto.

"Solo un po', soprattutto considerando che noi... la nostra precedente relazione. Semplicemente non posso credere che tu sia davvero venuto da me." Tom lanciò uno sguardo ad Harry e vide un leggero sorriso sulle labbra del ragazzo.

"Otto settimane fa non mi sarei sognato di venire da te per nessun'altra ragione se non per tentare di ucciderti. Ora..." Harry sospirò e distolse lo sguardo.

"E ora?" pressò Tom.

"Ed ora non sono sicuro che il lato della luce sia esattamente come promette. Io... non mi è mai stata data una scelta, sai, per scegliere da che parte stare, era solo 'hey Harry sei il prescelto, guerriero del lato della luce, quindi combatti per noi' nessuno ha mai chiesto. Mi hanno mentito, hanno omesso cose, Silente ha spinto e tirato e mi ha guidato verso tutti gli scontri che abbiamo avuto. Questa è stata l'ultima goccia. Voglio avere questo bambino, voglio una famiglia, qualcuno di cui mi posso occupare, che io possa amare e che possa ricambiare il mio affetto... hanno cercato di togliermi anche questo, hanno cercato di impedirmi di vivere, di avere una vita, di essere felice di nuovo, solamente perché vogliono la loro piccola arma, non gli importa che io sia felice o meno vogliono solo essere capaci di sbattermi di fronte a te, mettermi la bacchetta in mano e nascondersi alle mie spalle. Ho deciso di fare qualcosa per me stesso invece. Qualcosa per noi." disse Harry, guardando il suo rigonfiamento e strofinandolo teneramente.

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