Parte 3: Vedere Chiaramente

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Cinque ore dopo Harry stava seguendo Missy lungo il corridoio per arrivare dove l'Elfa Domestica aveva detto che era Tom. Mentre passavano davanti alle diverse porte poteva sentire i lavori che venivano farti dentro di esse ed erano passati vicino a qualche elfo che stava colorando uno dei corridoi più scuri color crema. Harry indossava un paio di pantaloni neri comodi che gli andavano bene se li abbottonava al di sotto della pancia, Missy gli aveva portato una maglietta di Tom quando si era svegliato, dicendo che non avrebbe potuto usare l'altra dopo averci dormito. La maglietta blu notte gli andava leggermente larga, anche se si adattava perfettamente sulla pancia. Aveva rinunciato alle scarpe dato che i piedi gli facevano male per il fatto di portare perso extra e perché aveva camminato molto per arrivare qui.

"Attenti con quella scatola; muovetelo qua; magari qualche tonalità più scuro; no, un po' più chiaro; magari di un altro colore..." Harry sentì la voce do Tom da in fondo al corridoio e si diresse in quella direzione, trovandolo ad ispezionare irritato le pareti di quello che sarebbe ovviamente stato un salotto. Lucius, Saverus, Narcissa, Draco ed i fratelli Lestrange parevano leggermente esasperati e stanchi, ma stavano cercando di nasconderlo. Apparentemente erano stati coinvolti nel rinnovo dell'ala.

"È un bellissimo colore Tom, lascialo così." Harry sorrise guardando le pareti di un blu intenso.

"Harry, sei sveglio. Hai dormito abbastanza?" Tom lo raggiunse velocemente, scrutando il viso di Harry.

"Si, grazie. Mi serviva soltanto un po' più di riposo. Ho pensato di venire a vedere come stava andando, ti dispiace?" chiese Harry, impaurito dal fatto che potesse star esagerando.

"Certo che no, ma dovresti stare seduto. E penso anche che sia ora di una pozione." Tom guardò Rodolphus in modo interrogativo mentre guidava Harry fino a dove un divano, che sembrava confortevole e con dei delicati fiori dorati ricamati sopra, era posizionato davanti ad un camino di marmo nero.

"Ehm, si. Ma devi mangiare qualcosa prima di prenderla." disse Rodolphus mentre leggeva quella che sembrava una lista di istruzioni dalla lunghezza irritante.

"Missy porta del cibo per Padron Harry e cioccolata calda e tè per tutti gli altri." Missy fece un inchino da dove era in piedi in un angolo e scomparve.

"Tieni, devi prendere questa alle quattro o alle cinque ogni giorno." Rodolphus spiegò mentre gli dava la boccetta contenente la pozione rossa.

"Grazie, Rodolphus. La stanza è bellissima, Tom." Harry sorrise appoggiando la boccetta vicino a sé e guardandosi intorno. Era una stanza bellissima. C'erano due grandi bovindo, uno con quella che sembrava una cassapanca confortevole con cuscini che armonizzavano con la stoffa color crema del divano. Tre divani erano posizionati in un semicerchio squadrato intorno al camino ed avevano in mezzo un tavolino da caffè. Un scrivania era posizionata in un angolo, degli scaffali attaccati ai muri e c'erano già molte altre attività che si potevano svolgere nella stanza.

Sembrava accogliente ed Harry poteva già immaginarsi a spendere lì molte serate. Incinto, o con un bimbo e Tom... Harry sbatté le palpebre all'immagine che gli fornì la sua mente. Iniziava a spaventarsi per come stessero andando le cose. Si era appena immaginato incinto, seduto su un divano a leggere, mentre Tom lavorava alla scrivania nell'angolo, ed ancora, lui sul divano ma questa volta con Tom al suo fianco, un piccolo bimbo con occhi verdi e capelli scuri seduto in mezzo a loro mentre gli leggevano qualcosa.

"...ry? Harry! Stai bene?" la voce spaventata di Tom lo riportò alla realtà, distogliendolo dal suo panico causato dalla visione domestica, e sbatté le palpebre trovando degli occhi rossi che lo guardavano preoccupati con Rabastan e Rodolphus che lo guardavano da sopra la sua spalla. Riprendendosi sorrise.

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