Harry rilasciò un piccolo sbuffo e si spostò leggermente, tirando i cuscini sui quali stava sdraiato un po' più sotto di sé e muovendosi per cercare di mettersi comodo dove stava sdraiato su un fianco davanti al camino del salotto, ora molto frequentato.
Erano passate quasi tre settimane da quando era arrivato di notte alla villa. Le cose si stavano calmando dopo la notizia scioccante sul fatto che Harry avesse effettivamente cambiato fazione e che stesse portando in grembo il figlio del Signore Oscuro. Ora era sicuro per lui passeggiare nel giardino, anche se, la maggior parte della volte, Rodolphus, Rabastan, Severus o, quando ne aveva il tempo, Tom lo accompagnavano. Aveva trovato che le sue ombre non gli davano così fastidio, quando erano all'interno della villa mentre si trovavano nella sua stessa stanza non lo soffocavano. Parlavano, giocavano a scacchi o a carte, o semplicemente stavano seduti e gli permettevano di leggere mentre loro parlavano o si intrattenevano in altri modi.
Tom veniva sempre a prenderlo per andare a pranzo e a cena, dopo ogni pasto accompagnava Harry dovunque stesse andando e dopo pranzo restava con lui per circa un'ora, dopo cena andavano nel salotto e Tom finiva di compilare tutti i documenti che dovevano essere fatti, elaborando o scrivendo lettere o discutendo con gli altri quando anche loro tornavano. Adesso la maggior parte dei giorni, se Harry era in salotto, Tom lo raggiungeva con i suoi documenti, per mettersi a sedere vicino a lui mentre li compilava. Era qualcosa che, spaventosamente, rendeva Harry felice.
Fino ad ora Harry si era svegliato ogni mattina ed aveva trovato Tom che dormiva sul divano nella sua camera. Tom lo aveva trasfigurato per renderlo più spazioso e confortevole, ma non sembrava che avesse intenzione di tornare a dormire in camera sua ancora per molto. Non che ad Harry dispiacesse. Follemente, era il contrario: ora che non era più tanto stanco dopo la sua corsa sfrenata verso Tom, Harry si svegliava quando Tom entrava nella stanza intorno a mezzanotte ed andava verso il divano, solo allora riusciva ad addormentarsi veramente, sentendosi al sicuro sapendo che Tom era nella stessa stanza ed avrebbe protetto lui ed il bambino. Aveva smesso di arrotolarsi nel copriletto durante la notte, riuscendo a dormire più comodamente. Nessuno dei due aveva menzionato la sistemazione di Tom all'altro.
Ora erano le dieci di sera, era una delle sere nelle quali lui e Tom erano da soli. Tom stava lavorando alla scrivania; Harry pensava stesse scrivendo un documento diplomatico per il gruppo di vampiri che viveva a Londra, da quello che aveva capito dai discorsi di quel giorno e da quello che Tom stava borbottando tra sé e sé mentre scriveva.
Harry aveva iniziato stando sul divano: seduto, appoggiato sul bracciolo, sdraiato sulla schiena, sdraiato su un fianco, rannicchiato con i piedi sul divano. Poi si era spostato sulla poltrona, poi aveva messo dei cuscini sul pavimento ed aveva provato ad accomodarsi lì, ma sembrava che nulla stesse funzionando; nonostante continuasse a provare non riusciva a trovare una posizione comoda!
"Harry?" la voce leggera lo scosse dallo sprimacciare i cuscini nel tentativo di renderli più confortevoli e Harry alzò lo sguardo, trovando Tom che lo stava guardando. "Va tutto bene? Sembri... agitato stasera."
"Mi dispiace, non intendevo disturbarti." sospirò Harry, sentendosi davvero dispiaciuto, era ciò che aveva evitato di fare.
"Non mi stai disturbando, cosa succede?" chiese Tom, alzandosi dalla sedia dietro alla scrivania e camminando verso il camino.
"Non è nulla, davvero." sbuffò Harry sedendosi e spostando gli occhi sulle ginocchia.
"Harry, se c'è qualcosa che ti turba vorrei saperlo. Magari posso aiutare?" suggerì Tom, raggiungendo Harry e, scioccandolo, inginocchiandosi di fronte a lui.
"Non è nulla di importante, solo..." Harry esitò.
"Vai avanti." lo incoraggiò Tom.
"Mi fa un po' male la schiena, non riesco a trovare una posizione comoda." borbottò Harry chiudendo il suo libro, leggermente frustrato.
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Second Chances
Fiksi PenggemarIl fato decide, di nuovo, di giocare con la vita di Harry, dandogli la possibilità di avere una famiglia ma con il padre più scioccante per il suo bambino. Dopo che l'Ordine lo rinchiude, Harry scappa dal padre in un luogo dove entrambi, forse, avra...