Second Chances

Parte 5: Movimento

Severus stava parlando ad Harry degli incantesimi che lui e Lily avevano fatto quando erano bambini, poco dopo aver scoperto di essere entrambi maghi, quando Tom fece la sua entrata nella stanza. A causa degli incantesimi silenziatori ancora attivi i due non lo videro né lo sentirono entrare e, per lo stesso motivo, Tom non poteva sentire di cosa i due stessero parlando.

Alla vista di quella scena l'uomo guardò i due in malo modo mentre Rabastan e Rodolphus si affrettarono ad alzarsi in piedi. Non era esattamente sicuro del perché, anche se c'era qualcosa nella sua mente che gli diceva il contrario, la vista di Harry seduto vicino  a Severus, troppo vicino per per quella che credeva essere educata ma ostile compagnia, il suo viso attento e gli occhi verdi che brillavano mentre ascoltava rapito qualcosa che Severus, al momento inusualmente vivace, stava dicendo, gli stava causando una sensazione bruciante ma allo stesso tempo vuota nello stomaco. Poteva anche sentire il suo temperamento, qualcosa sul quale non era famoso per avere un buon controllo, sgretolarsi in un umore che non era dei migliori.

Dopo l'incontro appena avuto con Fenrir non vedeva l'ora di tornare e portare Harry a pranzo. Se non vedeva neanche l'ora di rivedere quel luminoso e caloroso sorriso e quei luccicanti occhi verdi, beh, quella era tutta un'altra questione.

Invece era entrato nella stanza ed aveva trovato Harry e Severus all'interno di incantesemi di silenzio e sembravano molto... intimi. Con un veloce movimento della sua bacchetta, i silenziatori caddero con un forte rumore, sorprendendo entrambi Harry e Severus tanto da smettere la loro conversazione. Tom si stava preparando a sbottare, non era molto sicuro per cosa ma era pronto, quando lo sguardo di Harry cadde su di lui e ogni traccia di paura e preoccupazione lasciarono il suo volto per essere rimpiazzati da un sorriso caloroso, tutto per Tom.

"Tom, è già ora di pranzo?" chiese Harry lanciando un'occhiata all'orologio mentre si alzava. Tom sentì la sua rabbia avvampare di nuovo quando vide Severus posare una mano sulla schiena di Harry per aiutarlo.

"Si, apparentemente eri impegnato." Tom era consapevole di non aver usato un tono gentile e mentre Severus, Rabastan e Rodolphus se ne erano accorti e stavano iniziando ad avere un'aria preoccupata, Harry sembrava essere ignaro di questo o aveva scelto di ignorarlo.

"Si, io e Severus abbiamo fatto pace, beh, abbiamo raggiunto un'intesa per la quale non ci vedrai sbottare o ringhiare l'uno contro l'altro. Stavamo parlando si mia madre." disse Harry felice. Questo fece fermare Tom, non avevano ancora parlato di tutta la situazione riguardante il fatto che Tom aveva ucciso i genitori di Harry, sembrava che, considerando la difficoltà della loro situazione in questo momento, nessuno dei due fosse disposto a parlarne. Ora però la situazione era saltata fuori in una conversazione informale e Tom si stava rendendo conto del fatto che aveva portato via l'opportunità di Harry di conoscere personalmente sua madre. "Nessuno parla quasi mai di lei quindi è bello parlare con qualcuno che la conosceva. Com'è andata con le protezioni?" Harry continuò a parlare, ignaro di quello che stava passando per la mente di Tom.

"Oh, è andato tutto bene, le basi sono state messe, dovrò aspettare ancora un paio di giorni prima di passare alla fase successiva, per assicurarmi che le fondamenta siano fissate." rispose Tom distrattamente, "Sei pronto per il pranzo?"

"Sono un po' affamato, si." Harry annuì camminando verso Tom. Rabastan e Rodolphus si rilassarono vedendo che la rabbia di Tom era stata evitata e lanciarono un incantesimo di stasi sulla tavola da scacchi, per evitare che le pedine si spostassero, prima di seguire Tom e Harry fuori dalla stanza.

Severus tirò un sospiro di sollievo, avendo realizzato quanto era andato vicino ad essere oggetto dell'ira del suo Signore, e seguì Tom e Harry lungo il corridoio mantenendosi un passo dietro di loro.