Due soli insieme

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È mattina.
Nonostante fossi stanca non ho dormito tutta la notte.
Continuavo a pensare che sarebbero venuti a prendermi.
Che lei sarebbe venuta a prendermi.
Decido di uscire per fare due passi e pensare.
Lascio un biglietto attaccato al frigo della cucina: "sono uscita a fare due passi, non vi preoccupate, Sofia."
Esco di casa e mi affaccio sul Tamigi che a di mattina presto è stupendo.
Rimango lì sola.
Come sempre.
Penso a mia mamma, a mia sorella, e persino a quello stronzo di mio padre che se non fosse stato per lui saremmo rimasti tutti uniti.
Chissà dove si trova ora mia madre.
Chissà se le farebbe piacere vedermi, nonostante non abbia mantenuto la promessa di occuparmi di Katie.
Una lacrima scende sulla mia guancia destra per poi cadere nell'acqua.
Vengo distratta dai miei pensieri vedendo un ragazzo.
Era dall'altra parte della ringhiera e stava per buttarsi giù. Mi avvicinò con cautela per non spaventarlo.
《Ciao, mi chiamo Sofia》 gli dissi gentilmente asciugandomi la guancia umida.
《Vattene》 risponde scorbuticamente lui.
Oltrepasso anche io la ringhiera e mi siedo nella sua stessa posizione.
《Perché lo vuoi fare? 》 chiedo timidamente io
《Perché sono solo, non ho nessuno》《e tu? Perché sei venuta qui? Neanche ci conosciamo》 risponde quasi piangendo.
《Perché anche io sono sola》dico
Restiamo in silenzio per un po' seduti lì.
《Comunque mi chiamo Harry》《non sei nata qui vero? Hai un nome italiano》dice lui rompendo il silenzio
《Sì sono nata qui. Mia madre però è italiana e si è trasferita qui pochi anni prima che nascessi》

《Perché dici di essere sola? Hai una madre e un padre》 mi chiede sfacciatamente
《Non proprio》《mio padre è scappato lasciando mia madre sola prima che io nascessi, così mia madre non riuscendo a mantenere me e mia sorella minore ci lasciò in un orfanotrofio e non la vedo da ormai 13 anni》

《E tua sorella?》continua lui
《È morta. Pochi mesi fa. All'orfanotrofio da cui sono scappata》 mentre gli racconto mi viene istintivamente da piangere in silenzio, fissando un punto fisso davanti a me.
《E tu invece? 》

《I miei genitori sono morti in un incidente da piccolo e vissi molti anni con i miei nonni》 《l'anno scorso sono morti entrambi e io ho lavorato per mantenermi da solo》《 è difficile sai? Non lavorare, quello no. Ma essere soli. Sempre soli. È difficile. E non ce la faccio più》
Racconta piangendo anche lui.

《Siamo due persone sole al mondo, però insieme》 《quindi tecnicamente siamo due soli che si fanno compagnia》 replico io dopo essermi commossa.

Ci abbracciamo a lungo.
《Che ne dici? Scendiamo? 》
《Va bene Sofi. Ti posso chiamare così vero?》 Mi chiede timidamente
《Ma certo》 gli rispondo ridendo.

Tornata a casa la mamma di Alex ha grandi notizie per me.
《Abbiamo chiesto di poterti adottare! Deve essere ancora confermata la risposta, ma molto probabilmente accetteranno!》
《È fantastico! Grazie di cuore davvero》rispondo emozionata
《ma figurati! È un piacere per noi! Solo una cosa; da domani dovrai andare a scuola con Megan e Alex.
Al "Blake South college" vedrai ti piacerà! !》

Speriamo....

Vado in camera mia e decido di farmi una doccia.
Non mangio da ieri a pranzo, ma non ho comunque fame.
Prendo i vestiti puliti e mi metto a guardare la tv.
Dopo pochi minuti crollo e mi addormento dalla stanchezza.

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