08.Is this love?

446 57 26
                                    

Jungkook's Pov

-Smettila di ridere, idiota

Jimin, mi implorava di smettere di ridere, ma io proprio non ce la facevo.

-Io ti racconto una cosa della mia prima volta che ho visto un pene e tu ridi? Bah ma che tipo.

Mi stava raccontando della sua prima volta che vide un pene, il racconto non faceva tanto ridere, erano le facce che faceva che mi facevano morire.

-Allora, alla fine com'era sto coso, grande o piccolo?

Come il mio solito, amavo mettere in imbarazzo le persone. Con Jimin, però cioò non accadeva quasi mai, lui non si imbarazzava molto facilmente, anzi, rispondeva anche alle domande che gli ponevo.

-Sai, mi sto quasi abituando alla schiettezza. Comunque era normale, nulla di esagerato.

Quando disse quella cosa, mi preoccupai di cosa avesse pensato quando poche ore fa vide per la prima volta il mio amichetto. [STA TRANQUILLO JUNGKOOK, LO SAPPIAMO CHE HAI IL DRAGON SHENRNON] Mi passò per la mente di chiederglielo, ma non lo feci per correttezza.

Dopo che, entrambi finimmo di lavarci, Jimin , come aveva detto in precedenz, vleva portarmi a mangiare fuori. Così fece. Mi stava portando in un ristorante , dove disse che si mangiava ottima carne. Durante tutto quel tempo, non pensai mai a quello che avevo fatto con Jimin, sapevo che se avessi pensato solo ad un minuto, sarei caduto nel caos più totale, volevo pensarci una volta andato a casa, con calma, da solo. Jimin era bellissimo, era l'unica cosa che sapevo quella notte.

-Siamo arrivati.- Disse parcheggiando la macchina in un viale vicino al ristorante.

Scendemmo entrambi dall'auto. Jimin indossava dei pantaloni neri, con dei piccoli stappi sulle ginocchia ed una maglia nera. Io, visto che non stavo a casa mia, mi portai i vestiti che mi misi in discoteca la sera prima.

-Sei sempre il solito che vuol farsi guardare da tutti.

Mi girai verso il nano, che mi stava praticamente mangiando il culo con gli occhi. Non mi diede fastidio, mi piaceva stare sotto il suo sguardo, mi sentivo desiderato. Mi girai e bom, mi diede uno schiaffo sulla pacca sinistra. Dovevi per forza?

-Jimin, quando siamo in strada, le mani legale.

Si avvicina a me, o meglio, al mio orecchio e sussurra

-Con questo mi stai dando il via libera quando siamo da soli?

Non lo risposi nemmeno, lo buttai solamente dall'altra parte della strada. Mi faceva sorridere quando faceva il pervertito.

Entrammo entrambi nel ristorante. Rimasi colpito dal fascino e dal buon profumino che emanava quel posto. Era classico, molto moderno. La cosa che mi colpì di più furono i lampadari a forma di ombrelli. Tutto molto bello. Jimin, andò alla cassa e disse il suo cognome. Cosa? Aveva già prenotato? Una signorina si avvicinò a noi e ci fece accomodare nel nostro tavolo.

-Jimin, avevi già programmato tutto?

Si levò prima la giacca e poi si sedette.

-Per me sì. Vengo a cenare quasi tutte le sere qui.

Annuisco con il capo e mi siedo anch'io. All'inizio mi sentivo al quanto a disagio. In realtà vedevo gli occhi di tutti puntati su di noi, e, beh, non volevo che fraintendessero. Quando ero pronto per parlare un cameriere: Alto e moro si avvicina al nostro tavolo.

-Jiminie, da quanto tempo che non ci vediamo eh?

Jimin, si alza e saluta con un bacio sulla guancia il tipo. Ok.

Don't forget me ~Jikook~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora