Come potevano le persone essere così maligne? Non si rendevano conto che le parole potevano ferire più di una lama?
Mi asciugai gli occhi con la manica della felpa e mi incamminai lungo il vialetto.
Presi il cellulare e tentai di chiamare un'ultima volta Emily.
Dopo il quarto squillo riattaccai e le mandai un messaggio. La informai che ero qui fuori e che l'avrei aspettata per solo dieci minuti, poi sarei andata a piedi.
Evitai di dirle che in quel momento la odiavo, la paternale gliela avrei fatta quando me la sarei ritrovata davanti agli occhi.
Mi misi a sedere sul marciapiede del lungo vialetto, in un angolo, al buio, lontano dalla festa e da tutti.
Sapevo che sarebbe stata una pessima idea andare a quella festa. E mi maledissi più volte per averci messo piede.
Un soffio di vento mi scompigliò i capelli e fece vibrare le foglie del grosso albero alle mie spalle.
Rabbrividii.
<<Ehi>>.
Mi voltai di scatto sobbalzando. Due occhi luccicavano al buio.
<<Va tutto bene?>> domandò un ragazzo con voce bassa e roca. Fece qualche passo in avanti togliendosi dall'ombra. Un lampione illuminò la sua figura e sentii una strana sensazione allo stomaco.
Era alto, spalle larghe e fisico d'atleta. Ma non fu quello a catturare la mia attenzione. - Sarei stata ridicola se io stessa mi fossi basata sull'aspetto fisico delle persone. - Quello che catturò la mia attenzione furono i suoi occhi: verdi, grigi, gialli, non li avrei saputi definire. Erano chiari, gli occhi più chiari che avessi mai visto. Gli unici occhi che mi avrebbero fatta sentire in quel modo, ma quello ancora non potevo saperlo.
<<Credo che questo sia tu>> continuò non ricevendo risposta.
Si avvicinò ancora e si mise a sedere al mio fianco. Sentii di nuovo una strana sensazione allo stomaco.
Guardai in basso. Guardai la sua mano che mi stava porgendo qualcosa.
<<Il mio braccialetto>> mormorai.
Allungai una mano e lo presi.
Alzi lo sguardo su di lui.
<<Dove...>> le parole mi morirono in bocca.
Il ragazzo si passò le mani sul ciuffo biondo cenere.
<<Mi dispiace per quello che è successo prima, Zoey sa essere una vera stronza>>.
La strana sensazione allo stomaco si trasformò in una morsa che mi fece mancare il fiato.
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Mai stata baciata
Short StoryStoria breve, di non più di 3000 parole, che partecipa al contest di San Valentino, indetto da @AmbassadorsITA. (Prompt #3 - Storia d'amore) #ValentinesContest2018 Sophia, la classica ragazza timida e un po' imbranata. Quella che per la sua timide...