<<Comunque Zoey non è la mia ragazza>> mi informò mentre scioglieva la stretta dalla mia mano.
Una nuova sensazione mi invase il petto. Sollievo? Poi però mi tornarono in mente i gemiti provenienti dalla stanza ed una piccola smorfia mi contorse il viso.
<<Beh, sembravate intimi...>> commentai con non so quale sicurezza in me. Di solito non parlavo così schiettamente con le persone che non conoscevo.
Una piccola ruga apparve sulla sua fronte. Poi nel sue sguardo passò un lampo di consapevolezza. <<Qualsiasi cosa stava per fare mia sorella in quella stanza, non la stava di certo per fare con me>>.
La sua espressione passò al disgusto mentre la mia diventò stupore.
<<Oh>> è l'unica cosa che uscì dalla mia bocca. "Era sua sorella? Non era lui nella stanza?".
<<L'ho interrotta prima, forse è per quello che si è comportata da stronza. Non che questo la giustifichi...>>. <<Va bene>> lo interruppi. Gli feci un sorriso. Avevo sentito l'agitazione nella sua voce e l'avevo vista nel suo sguardo.
Uno sfarfallio mi fece capovolgere lo stomaco quando ricambiò il mio sorriso.
Riprese a dondolarsi sui talloni e rimise le mani in tasca.
Una nuova folata di vento mi fece rabbrividire.
<<Metti la mia giacca>>.
Non ebbi il tempo di reagire e declinare l'offerta che venni invasa dal suo profumo mentre la sua giacca mi circondava le spalle e il resto del corpo.
La paura che mi stesse stretta si impossesò per un istante di me. Fino a quando non notai che in realtà mi era larga e fino a che non dimentica quasi il mio nome sentendo il suo calore e il suo profumo. "Soph ripigliati!" mi ammonii mentalmente. Era solo una giacca, era solo un gesto gentile.
<<Grazie>> mormorai.
Mi fece un sorriso sbilenco prima di allungare una mano e spostarmi una ciocca di capelli dal viso. Tratteni il fiato mentre la sua mano calda sfiorò la mia pelle.
<<Stavi andando via?>>.
Annuii.
<<A piedi?>>.
Annuii di nuovo.
<<Al dormitorio?>>.
Stavo per annuire nuovamente ma mi costrinsi a rispondere. <<Si>>.
Rimase in silenzio per un attimo. <<Posso accompagnarti?>>.
Alla sua domanda gli occhi mi si spalancarono leggermente. "Davvero voleva accompagnarmi? Voleva accompagnare me?".
<<Ok>>, la mia voce fu quasi un sussurro. Le sue labbra si piegarono in un sorriso.
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Mai stata baciata
Short StoryStoria breve, di non più di 3000 parole, che partecipa al contest di San Valentino, indetto da @AmbassadorsITA. (Prompt #3 - Storia d'amore) #ValentinesContest2018 Sophia, la classica ragazza timida e un po' imbranata. Quella che per la sua timide...