<<I..io son-o qui, perché la voglio finire Levi. Mi sono stancato di t-te. Lasciamoci.>>
Anche se in quel momento Eren non era del tutto in sé,quando finalmente pronunciò quelle maledette parole, sentì chiaramente il suo stomaco stringersi dall'ansia. Guardò il corvino attenendo una riposta,ma il suo viso restò freddo, come se quelle parole non lo avessero nemmeno sfiorato.
<<Moccioso, mi hai svegliato solo per questo? Non potevi aspettare domani per dirlo?>>
Rispose infastidito il più grande,guardando Eren contorcere il suo bel viso in una smorfia di dolore.
<<Come? Io ti dico che voglio finirla..e tu.. tu niente? Allora è vero che non t'importa di me !>>
Gli occhi di Eren si riempirono di lacrime, che gli bagnarono le guance paffute,mentre il suo corpo era scosso da piccoli singhiozzi. Levi sbuffò a quella vista,odiava vedere quei occhini verdi inondati dalla lacrime e in più, il suo ragazzo quando frignava sembrava un bambino,così tenero e fragile, che rendeva per il giovane avvocato quasi impossibile non cercare di consolarlo o non perdersi cura di lui.Il maggiore sospirò stanco, massaggiandosi le tempie, cercando di calmare la valanga di imprecazioni contro quel suo ragazzo tanto idiota quanto ubriaco,ma altrettanto tenero.
<<Senti,Eren,è tardi e voglio dormire. Entra e resta da me, e credimi, ti faccio stare qui perché anche se volessi, non potrei lasciarti andare in giro così.>>
Eren calmò il suo piagnucolio da ubriaco, guardando Levi spaesato, come se avesse sentito chissà cosa. Levi si stancò di aspettare di vederlo muoversi dal suo stato vegetativo e in più, a rimanere lì impalati davanti all'ingresso porta, iniziava a congelare . Così afferrò il più piccolo per un braccio, lo guidò dentro casa, portandolo a sedersi sul divano, fu quasi un'impresa, dato che Eren era così fuori di se da inciampare sui suoi stessi piedi, e si aggrappava a lui come un polpo, continuando a piagnucolare e sussurrare dei "Sei uno stronzo insensibile" o "Ti odio così tanto" . Lo aiutò a sfilarsi le scarpe e la giacca, ingaggiando una piccola lotta, cercando di scansare i colpi del più giovane. Finalmente dopo un po' riuscì a farlo stendere ( sotto minaccia di prenderlo a pugni se non si fosse calmato).E dopo un paio di secondi a contattato col divano, il più giovane cadde addormentato, riempiendo la stanza col suono del suo leggero russare. E Levi pensò che sembrasse davvero un bambino quando dormiva, ancora di più che quando frignava: il respinto lento e regolare, i capelli castani arruffati e sparpagliati sul divano, e le ciglia lunghe che accarezzava le guance rosse del suo bel viso, così rilassato e tranquillo, anche se ogni tanto il suo corpo veniva scosso da i brividi di freddo. Il maggiore allora lo ricoprì con una coperta trovata lì accanto,cercando di non guardare troppo il petto magro del suo ragazzo, che si poteva intravedere dalla camicia -insomma voleva tornare a dormire e non dover perdere tempo a calmare la sua eccitazione, dovuta al suo stupido,dormiente,ragazzo-. Sospirò stanco, l'orologio segnava le 5:20 del mattino. Bene, avrebbe provato a dormire quelle due ore, sperando di non arrivare come uno zombie a lavoro, mentre quell'idiota di Eren dormiva come un sasso sul suo divano.
Maledetto moccioso di merda.🍩🍩🍩🍩🍩🍩🍩🍩🍩🍩🍩.
Piccolo spoiler 😶:Eren in realtà ha le chiavi dell'appartamento, e le usa per entrare quando torna tardi, ma è così ubriaco da aver dimenticato di avercele in tasca, lol
STAI LEGGENDO
My hateful boy-friend.
أدب الهواةEreri- boyxboy-modernAU!. Eren e Levi . Il primo uno studente universitario di 20anni. L'altro un giovane avocato di 28 anni. Una relazione che dura da 6mesi. Spesso sono molte le differenze che li dividono e spesso li portano a discutere. E...