Maman! Don't play with my (sex) toys!

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Nuovo capitolo della saga. Siore e siori, fate spazio a nuovi personaggi!



Era più di un anno che Adrien e Marinette ormai erano fidanzati così una domenica dopo pranzo si erano chiusi nella camera della ragazza, un pacchetto particolare ancora appoggiato sulla scrivania, lo sguardo curioso della mora che aveva già intuito che quello sarebbe andato ad aggiungersi alla collezione che tenevano prudentemente nascosta si incupì quando il fidanzato le fece vedere l'oggetto contenuto in quella scatola. Aveva scoperto che le piacevano quei giochini discreti, da poter usare tra loro in intimità per aumentare la carica erotica o per amplificare il piacere dell'amplesso, ma questa volta rimase stupita anche lei dell'acquisto. Era un piccolo vibratore dalla forma curiosa, si inseriva e si poteva portare addosso anche durante il giorno e tramite una app Adrien avrebbe potuto "sorprenderla" anche da casa. Non pensava che lo avrebbe mai indossato durante le giornate scolastiche, troppo alto il rischio di essere scoperta, né si vedeva andare in giro per Parigi con quel coso tra le gambe. Però l'idea di provarlo di lì a poco quando avrebbero fatto l'amore la intrigò, così appena accesero il computer per ascoltare un po' di musica e coprire i gemiti che avrebbero invaso la stanza si buttò di peso sul fidanzato, baciandolo e accarezzandolo, iniziò a fargli delle carezze partendo dal viso per allargarsi al collo e a scendere, togliendogli prima la camicia quindi la maglia e lasciandolo a petto nudo. Lo distese sulla chaise-longue e iniziò a passare la lingua dal pomo d'Adamo all'ombelico, dando il giusto rilievo anche ai capezzoli che risaltavano sui pettorali completamente depilati del modello. Con il dito seguiva il contorno degli addominali mente continuava a baciare il torace del biondo che nel frattempo le aveva slacciato la camicetta e aveva iniziato ad accarezzarle dolcemente i seni. Si alzò e con un movimento sensuale si libero degli indumenti lasciando esposto un reggiseno di pizzo blu coordinato ad una brasiliana che metteva decisamente in risalto la forma del sedere. Poi tornò sulla preda, continuando la lenta tortura, baciando ogni centimetro dei muscoli di Adrien, fermandosi sempre a pochi millimetri dell'elastico dei boxer e notando la crescente eccitazione all'interno dell'indumento. Finalmente si decise è liberò pochi centimetri del membro del ragazzo, giusto per lasciare il glande fuori dell'elastico, si leccò due dita e iniziò dolcemente a massaggiarlo, alternando umide carezze con veloci colpi di lingua e dolci baci. Adrien non riuscì a resistere e dopo cinque minuti di quel dolce piacere venne, lei lo guardò curiosa, quasi sorpresa di aver avuto un effetto tanto dirompente sul fidanzato, poi prese a giocare con un dito con il caldo seme sulla pancia del ragazzo, prima di prendere dei fazzoletti e pulirlo.

Fu quindi il turno di lui per darle piacere, si alzò, la mise seduta sulla sedia da ufficio che teneva davanti alla scrivania e con un movimento lento e dolce iniziò a sfilarle le mutandine, lasciando in vista una deliziosa rasatura a forma di cuore appena sopra l'apertura delle labbra. Si avvicinò schiudendole delicatamente le gambe, iniziò a baciarla partendo dall'interno coscia per arrivare a lambirle l'intimità ma senza toccarla, sfiorandola appena con il fiato, facendo crescere in lei l'eccitazione. La vide tremare per l'attesa, i muscoli dell'addome leggermente contratti nell'attesa del piacere, gli occhi socchiusi, la bocca leggermente aperta in un gemito di piacere, poi d'improvviso con un movimento rapido ma non violento le schioccò un bacio tra le gambe facendola esplodere. Il profumo della ragazza gli invase le narici caricandolo, la vide stingere gli addominali, contrare e distendere i muscoli mentre con la lingua carezzava le labbra dolcemente dischiuse, assaporando il miele che aveva davanti; lentamente la portò al culmine dell'eccitazione poi prese il giocattolino nuovo e delicatamente lo inserì facendola sussultare per il contrasto tra la calda lingua del ragazzo e il freddo silicone dell'oggetto. Fece partire l'applicazione è selezionò dal menù una sinfonia di vibrazioni che iniziò lentamente ad eccitare la ragazza, poi la sollevò di peso e la portò sul soppalco sdraiandola delicatamente sul letto. Le sgancio e tolse il reggiseno, ultima barriera tra i loro corpi completamente nudi e mentre le vibrazioni aumentavano iniziò a baciare e mordicchiare i capezzoli sciogliendo i capelli alla mora e spedendola in un mondo di piacere. Si mise delicatamente sopra di lei e la penetrò, godendo del calore di Marinette e sentendo le vibrazioni propagarsi attraverso la pelle. Si stavano divertendo da una decina di minuti quando entrambi i telefoni avvisarono di un messaggio che i ragazzi ignorarono continuando il loro gioco d'amore. Secondo messaggio. Si guardarono negli occhi, si persero in un mare di sogni, si baciarono e andarono avanti a muoversi a tempo della musica che arrivava dalle casse del pc. Al terzo avviso simultaneo però si preoccuparono. Adrien si sfilò controvoglia dal luogo paradisiaco in cui si trovava per prendere il telefono e vedere chi osava disturbarli insieme. "Cazzo! Un'Akuma" i messaggi erano di Rena che li avvisava di un attacco nei pressi del Musée d'Orsay. Adrien spense il giochino e entrambi si trasformarono velocemente, avevano perso già troppo tempo. "My lady, dobbiamo stare davvero molto attenti a non perdere tempo oggi!" le disse ridendo mentre vedeva il costume a pois comparire sulla nuda pelle di Marinette. Uscirono e si lanciarono verso il combattimento.

50 shades of (Chat) noirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora