Strawberry (&cream) Forever

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Nuovo capitolo della storia dei nostri portatori di miraculous. 


Era l'ultimo anno di liceo ed i ragazzi erano fidanzati ormai da 5 anni, lo studio, le imprese come supereroi, le uscite di coppia o in quattro con gli amici erano ormai la normalità e anche la loro intimità certe volte ne risentiva. Avevano ancora rapporti, e piuttosto spesso, però molte volte veniva meno la passione travolgente dei primi anni e si preoccupavano perché erano comunque ancora giovani e avrebbero davvero voluto passare l'intera vita insieme. Avevano separato le loro doppie vite, ormai era come se fossero due coppie, Chat si faceva vedere solo con Ladybug e Marinette solo con Adrien per evitare di alimentare gossip incontrollati e forse anche quello mancava: i giochi di nascosto in terrazzo, le serate a luci rosse tra Chat e Marinette o Ladybug e Adrien erano ormai un ricordo. Una sera in cui Marinette era a casa Chat passò a trovarla, bussò e si fece aprire la finestra sopra il letto e ritrasformandosi si presentò alla ragazza con un cestino di fragole. Scese in cucina, approfittando del fatto che i coniugi Dupain erano soliti andare a letto presto per via del lavoro, per lavare le fragole e decise di fare un salto in laboratorio per cercare qualcosa per vivacizzare la serata. Come si era aspettato trovò quello che voleva, lo prese e con le fragole risalì in camera. Posò fragole e altro sulla scrivania in modo che non fossero in vista e salì la scala fino al letto di Marinette, la raggiunse e la baciò, poi iniziò delicatamente a spogliarla, mentre lei fingeva di fare resistenza e di dormire; giocarono così per qualche minuto, poi lui riuscì nell'intento e se la ritrovo completamente nuda di fronte. Iniziò a baciarla tutta, dalla testa ai piedi, passando soprattutto per le zone più sensibili, dando particolare attenzione ai capezzoli che vennero baciati, leccati e mordicchiati per bene. La ragazza ormai arresa e convinta decise di stare al gioco, spogliando Adrien piuttosto lentamente, fino a farlo restare completamente nudo; ormai era abituata e non provava più la vergogna iniziale nel vederlo già pronto per lei, anzi si eccitava ed era contenta di avere ancora un notevole effetto sul ragazzo, che sicuramente per lavoro aveva visto donne ben più belle. Interruppe la serie di baci per dedicarsi al ragazzo, iniziando ad accarezzarlo sui pettorali, per poi seguire il costato fino alla linea di demarcazione degli addominali, per poi continuare sul membro eretto massaggiandolo leggermente e dolcemente, prima di iniziare a baciarlo, leccarlo e succhiarlo. Adrien dovette interromperla per non concludere troppo in fretta la serata, poi le chiese di sdraiarsi e chiudere gli occhi. Appena lei lo accontentò lui ne approfittò per scendere leggero le scale e prendere l'oggetto che si era procurato in laboratorio. Si avvicinò a Marinette e con un gesto lesto "pssst" le spruzzò uno sbuffo di panna montata sul capezzolo. La ragazza trasalì al contatto con la sostanza fredda, ma poi si mise a ridere nel vedere Adrien con in mano il sifone che suo padre usava per decorare le torte "sei pazzo, se mio padre lo scoprisse non ti farebbe più mettere piede in casa" sussurrò all'orecchio. Lui ignorò l'avvertimento e diede un'altra spruzzata, questa volta sui peli pubici e sulle labbra esterne della ragazza "adesso posso gustarmi il dolce" disse ridendo il ragazzo, iniziando a succhiare la panna montata dal seno per spostarsi verso l'interno coscia e leccare delicatamente la zona coperta da un leggero strato dolce. I sapori si mischiavano, il dolce della panna copriva gli umori leggermente acidi di lei e mentre la panna si scioglieva lentamente a contatto con il corpo caldo di Marinette lasciava sul seno e sul torace leggere striature bianche cha Adrien si affrettò a leccare prima che potessero sporcare il letto e provocare domande indiscrete. Quando ebbe finito di ripulire le parti decorate si preparò per penetrarla ma Marinette voleva ancora giocare, quindi lo fermò, lo sdraio supino e prese il sifone. La mano della ragazza era molto più esperta visto che spesso aveva aiutato il padre nella realizzazione di opere di pasticceria, quindi con leggere pressioni sulla bombola decorò il petto di Adrien, lasciò dei ghirigori sugli addominali e un ciuffetto che la face ridere di gusto sulla punta del membro eretto. Solo quando si ritenne soddisfatta del lavoro iniziò a pulire con leggeri colpi di lingua, partendo dai capezzoli per arrivare al glande, Adrien era decisamente eccitato e non appena Marinette finì di ripulirlo se la sedette in grembo, penetrandola dolcemente e lasciandole condurre i giochi. Marinette non ancora soddisfatta prese il sifone, si spruzzò un po' della panna tra i seni per poi sdraiarsi sul ragazzo che a quella visione non resse più la pressione e venne, subito seguito da lei. Dopo essersi ripuliti i ragazzi si lasciarono andare al sonno, dimenticando di riportare il sifone in laboratorio.

La mattina verso le 4 Tom si svegliò ed iniziò a lavorare ma si accorse subito della mancanza dell'oggetto che sarebbe servito di lì a poco per completare la decorazione di parecchi dolci. Lo cercò dappertutto, sicuro di dove fosse la sera prima, quando notò delle impronte infarinate sulle scale del soppalco. Allarmato che qualcuno potesse essere entrato in camera della figlia salì lesto, per quanto la mole lo permettesse, aprì silenziosamente la botola, si guardò intorno e vide il suo sifone vicino al letto di Marinette.

Salì le scale incuriosito e "Cazzo!", esclamò scioccato vedendo i due ragazzi nudi abbracciati a letto e svegliando Adrien. "Oh cazzo...", bisbigliò il ragazzo cercando di coprirsi e di coprire Marinette e mettendosi uno dei sorrisi più finti della sua carriera "Non credo ci sia molto da spiegare...", disse vergognandosi come un ladro, cercando di non svegliare la ragazza per non metterla in una situazione imbarazzante. Tom arretrò leggermente, notò il vassoio di fragole vuoto, prese il sifone che stava cercando e ignorando l'istinto di mettersi ad urlare scese la scaletta, chiuse la botola e tornò verso il laboratorio con movimenti meccanici, cercando di rimuovere ogni singola immagine degli ultimi 10 minuti dalla mente.

E così la sua bambina era davvero, davvero grande...

Lo sapeva, prima o poi sarebbe accaduto, se lo ripeteva di continuo ogni volta che giocava con lei ai videogames e anche quando era più piccina ed era la sua ragione di vita... Ed era stato così, condito da panna e fragole, che d'un tratto si era veramente sentito vecchio, però...

Scendendo si soffermò sull'uscio di camera: -Sabine!!!-, la chiamò cercando di far piano, ma Adrien, ormai più che sveglio, lo udì.

-Sabine... ho una sorpresina per te...-, disse più piano, ed entrò in camera con il sifone della panna in mano. Quella mattina parecchi clienti sarebbero rimasti delusi dalle decorazioni delle torte di Tom. 



Il finale e' stato modificato su suggerimento di un'amica.

50 shades of (Chat) noirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora