I piani erano stati messi a tavolino: Aegon aveva confessato a James le origini delle sue fonti riguardanti Erk Forenger.
Sarah le aveva detto di iniziare la sua caccia nei bassifondi dell'Inghilterra, cercando un uomo saggio di nome Travis Waite, uomo un tempo appartenente alla ciurma della Joy, nave mercantile inglese. Travis le aveva raccontato di aver conosciuto Erk proprio su quella nave, mentre egli teneva degli affari con il suo capitano. Inoltre, le aveva confessato che dopo averlo incontrato, Erk si sarebbe dovuto dirigere a l'Avana. Travis sospettava che Erk fosse un contrabbandiere, un contrabbandiere di armi da fuoco, ed è per questo motivo che non c'era registrata alcuna informazione su di lui e sui suoi affari.
Giunta a l'Avana, Aegon aveva incontrato Mary Shirland, nobildonna inglese che era in viaggio d'affari con suo marito per comprare proprio la merce di Erk. Ella sosteneva di aver conosciuto molto bene il signor Forenger, lo descriveva come un uomo estremamente interessante e misterioso. Aveva passato tre settimane con lui a l'Avana, e poi l' uomo le aveva detto che sarebbe dovuto ripartire in pochi giorni per "scomparire". Allora, Aegon aveva insistito affinché la donna le confessasse dove voleva dirigersi, e riuscì ad estorcerle altre informazioni: Nassau. Sarebbe scomparso a Nassau. Una piccola isola delle Bahamas dimenticata da Dio e dal colonialismo.
Un'isola governata dai pirati, tenendo alla larga inglesi, francesi e spagnoli.
- Quanto tempo fa quella donna inglese ti ha detto che Erk si sarebbe diretto qui? - le domandò Long John Silver, il quale era appoggiato all'estremità della scrivania.
Aegon alzò gli occhi per un momento, e si bloccò su Silver: osservandolo, le era parso di vedere qualcosa di familiare in lui ... il pensiero venne, però, subito scacciato dalla domanda di James: - Cosa voleva fare qui a Nassau? -
- Non lo so, tuttavia, se ora è capitano della Andròmaca, ne deduco che sia venuto qui per poter comporre un equipaggio degno dei suoi affari e proseguire il suo mercato nero.
Sono stata a l'Avana due mesi fa, per cui è a quella distanza di mesi che Mary mi ha detto tutte quelle informazioni. - rispose Aegon, tornando ad osservare le carte sulla scrivania del capitano. James, che era seduto sulla sua poltrona, scosse lievemente la testa e disse: - La Andròmaca, hai detto? - e fissò il suo sguardo sulla piratessa, turbato. Lei annuì senza capire.
- Maledizione ... - imprecò Hal Gates, e seguì il discorso di Flint: - Questo vuol dire che è in contatto con Richard Guthrie. -
- Richard Guthrie? Il mercante nero? - domandò Aegon.
- Sì, e il padre di Eleanor. Un tempo dirigeva lui l'isola, e al suo tempo c'era il caos. A Richard non interessavano le condizioni di vita dell'isola, importava solo delle merci che andavano e venivano dai nostri porti. Solo con Eleanor le cose cambiarono: la vita divenne migliore ed il controllo del commercio più solido. Le decisioni di Eleanor contrastavano con quelle del padre, così Richard abbandonò la questione Nassau per potersi dedicare ad altro contrabbando e altri commerci in tutto il mondo. Richard Guthrie è il possessore amministrativo della Andròmaca, una delle sue navi da guerra più grandi. Se Erk Forenger è venuto a Nassau per crearsi una ciurma, di certo deve essere venuto a conoscenza della fama di Richard e della sua influenza precedente sull'isola. Qualche suo uomo fidato deve avergli promesso grandi profitti in denaro se si fosse unito a lui, e sono convinto che egli abbia accettato.
Dobbiamo dirigerci da Richard Guthrie, lui saprà dove si trova Forenger. -. In conclusione, Aegon era in possesso di nuove informazioni riguardanti il famoso Erk e non intendeva aspettare un attimo in più. Aprendo la porta della cabina di James, si congedò dicendo: - Salperemo domani mattina all'alba. Preparate i rifornimenti e tutto ciò che è necessario. Io voglio nelle mie mani quel maledetto. - e uscì. Di nuovo, il silenzio aveva seguito le parole di Aegon, lasciando gli altri presenti senza parole. Che cosa dovevano pensare?
- Beh, si prospetta certamente un lungo viaggio davanti a noi. - sbottò all'improvviso Silver, muovendosi all'interno della cabina del capitano, - Sicuramente, Erk Forenger sarà disperso in qualche mare in cerca di nuovi bottini per Richard, non si troverà lì con lui. Sarà una vera e propria caccia all'uomo in tutti i Sette Mari. -, gli altri annuirono, e poi la riunione si sciolse per poter iniziare i preparativi per la partenza del giorno imminente.Aegon era seduta ad un tavolo della Taverna Adelaide, una delle tante taverne in cui poter mangiare un pasto caldo e bere della buona birra in tranquillità, insieme ai suoi uomini. L'atmosfera che li accerchiava era sempre un po' inquietante ... tuttavia, insieme quegli individui ridevano e scherzavano tra di loro, scambiandosi parole amichevoli e di ripicca giocosa. Si poteva quasi scordare quale era il loro triste destino, in realtà. Aegon stava parlando con il suo quartiermastro Ezra, un giovane ragazzo dai corti capelli castani leggermente più lunghi solo all'altezza della nuca, raccolti in un piccolo codino e dagli occhi verdissimi, e discutevano dei tempi di viaggio per arrivare da Richard Guthrie e di come agire una volta dinnanzi a lui. Alzando gli occhi, la donna vide che Silver, il luogotenente di James, e altri suoi uomini stavano entrando a loro volta nella Adelaide. Guardò Silver avvicinarsi al suo tavolo, e una volta che questo era alle sue spalle, gli offrì di sedersi accanto a lei ... avendo intuito che aveva qualcosa da dirle o da chiederle.
Nonostante questa prima impressione, Silver aveva un'aria serena in volto e non sembrava che volesse tirar fuori argomenti seri di cui parlare. L'equipaggio di Aegon inizialmente lo scrutò con diffidenza, come per avvertire il capitano che egli fosse una erba velenosa da estirpare, ma la donna invece li aveva rassicurati con un gesto della mano, e dunque avevano ricominciato a ridere e parlare tra di loro. Ordinando del cibo e del rum, Silver parlò per primo: - Allora, Aegon, come te la passi? - il tono era quello tipico di John, sempre cercava di sdrammatizzare la situazione. Aegon lo guardò dubbiosa e rispose: - Io voglio solamente trovare quel bastardo che mi ha incatenato a Sarah, poi saprò dirti se sto bene o meno. -
- Ah, giusto ... - in effetti, non aveva riflettuto sul fatto che, essendo non morti, di sensazioni ne sentivano ben poche. - Beh, per ora comunque la situazione sembra tranquilla ... i tuoi uomini si stanno prendendo un po' di pausa in questa furibonda caccia, no? - e alzò il boccale verso il cielo, seguito da quasi tutti gli uomini di Aegon che brindarono compiaciuti. Il capitano della Cerberus li guardò frettolosamente con un mezzo sorrriso sulle labbra, annuendo solamente: - Penso di sì. -
- Comunque, Aegon, a parte questo tuo obbiettivo, - proseguì Silver, dopo aver mandato giù un sorso di rum, - da dove vieni? Come hai fatto a precipitare in questo chaos? Se mi è concesso chiedere, ovviamente ... -. La piratessa lo guardò bere un altro sorso di rum, e iniziò a raccontare: - Io sono originaria di un piccolo villaggio inglese, Veryan, sul Canale della Manica. Sono nata in una piccola villa ereditata da mio nonno, il quale aveva donato la casa ai miei genitori per poterci abitare. La famiglia, da parte di mio padre, era una famiglia ricca, benestante, mentre non era così per mia madre ... tuttavia vivevamo sereni, volevamo avere una vita agiata. Mio padre e mia madre lavoravano per una compagnia mercantile che commerciava tabacco, zucchero e altri prodotti soprattutto provenienti dalle Americhe. Avevo appena 8 anni quando degli uomini, mandati da un nemico di mio padre, vennero da noi e rubarono tutto quello che avevamo guadagnato, picchiando a sangue me e mio fratello mentre i miei genitori venivano torturati, costretti a svelare dove si trovavano i nostri tesori. Infine, ci avevano bruciato la casa, eliminando ogni segno del loro passaggio. Da allora, ci dedicammo al commercio nero e alla pirateria per poter diventare potenti e in grado di eliminare ostacoli di questo genere senza alcuna fatica, in parte anche per avere la nostra vendetta; le Americhe, la Spagna, la Francia, l'Inghilterra ... contrabbandavamo con chiunque ci potesse pagare abbastanza bene da continuare questa vita, ma non solo: talvota ci venivano assegnati compiti che non tutti erano in grado compiere. Omicidi, vendette, torture ... azioni di cui non andavo molto fiera da ragazzina, ma che accettavo per poter guadagnare soldi. Col tempo diventammo sempre più celebri fra i pirati, "la Stirpe Nera" iniziò a chiamarci la gente, la famiglia che avrebbe dato inizio ad una generazione di terribili pirati assassini. Andando avanti così, divenni abbastanza grande da diventare il capitano della Cerberus, galeone da guerra che avevamo tolto alle mani della Marina Spagnola durante uno scontro all'ultimo sangue, e i miei genitori erano diventati troppo vecchi per poter dirigere ancora questa nave. Mio fratello, John, stava al mio fianco come tesoriere, e col tempo adunai un'ottima ciurma ... quella che vedi ora seduta a questa tavolata. Ero temuta tra i pirati, e ancora oggi, probabilmente, lo sono ... ancora più di prima per quello che sono diventata ora. -
- Capisco ... hai avuto un'infanzia buia, ma nel contempo hai una fama senza uguali nel mondo della pirateria. - dedusse Long John, avendo ascoltato attentamente tutta la storia di Aegon. Nei suoi pensieri, intanto la sua mente ragionava su un aspetto che lo aveva stupito nuovamente: Aegon aveva raccontato un pezzo della sua vita ad uno sconosciuto come lui senza domande, non si era fatta alcun riguardo. Perchè? Non aveva nessuna importanza per lei il modo in cui è arrivata ad essere un pirata? Però, ciò non gli dispiaceva: ora, conosceva un po' meglio la donna con cui avrebbe dovuto condividere un'avventura, probabilemente, indimenticabile.
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Death's Sails
FantasyUn periodo di tranquillità era finalmente giunto sull'isola di Nassau, dopo tante intemperie per la sua conquista da parte di Spagna, Inghilterra e altri gruppi di pirati. Il capitano Flint, affiancato dalla determinata Eleanor Guthrie, il suo fedel...