Capitolo III

13 0 0
                                    

- Questa nave è la Cerberus, e io ne sono il capitano. Il mio nome è Aegon. -

Tutto il mare si era ridotto al silenzio: le due navi, l'equipaggio della Walrus, James, l'estranea, ogni cosa pareva ora morta ... nessuno osava fiatare. La mente di Flint, come quella di tutti, cominciò a vagare cercando risposte alle loro mille domande, ma nessuna di esse venne risolta. In nome dei sette mari, che cosa stava succedendo?
- La Cerberus ... A-Aegon? Ma che diavolo ... chi sei e che cosa vuoi da noi? Perché ci hai inseguito attraverso quella tempesta?! -
- Anzi pareva che la tempesta inseguisse te, mentre tu seguivi noi! - si aggiunge Silver, dal bordo della Walrus. Nessuno riusciva a capire la situazione, tutti attendevano solamente una risposta da quella donna così oscura e misteriosa.
Dopo qualche istante, ella rinfoderò la spada e, dopo aver osservato tutti i presenti, disse: - Dove si trova l'isola di New Providence? A quanto dista da qui? -
- Co ... che cosa? - borbottò il capitano, scuotendo la testa confuso.
- Ti ho chiesto dove è la maledetta isola di New Providence, pirata! - esclamò di nuovo lei, alzando il tono della voce e rendendolo ancora più macabro. Il sostantivo 'pirata' lo aveva sottolineato con particolare frustrazione, come se quel nome le desse fastidio. James la guardava sempre più confuso: voleva interrogarla, chiederle da dove veniva e come poteva essere a capo di un relitto come quella nave e sulla quale non si vedeva nessun equipaggio, che cosa voleva dalla sua amata isola ... ma non le porse nessuna di queste domande. Le risposte semplicemente: - Perché vuoi andare a Nassau? -
- Portami a Nassau e ti spiegherò tutto. - disse Aegon, voltandosi verso il ponte del castello di quarto e dirigendosi al timone.
Flint la guardava muoversi senza dire nulla e, muto, si diresse verso la sua nave e cominciò a dare ordini di muovere la Walrus, sotto gli occhi sbigottiti di tutta la ciurma. - Signore! Ha intenzione di portare un terrore del genere sulla nostra isola?! Come può solo anche pensare di fidarsi di lei, senza pensare che una volta arrivata a Nassau possa sterminarci tutti a forza di palle di cannone? È sicuramente il demonio quella donna ... non lo faccia! - cercò di implorarlo Gates, scuotendo leggermente James per le spalle, ma alle sue parole egli rimase silenzioso e serio in volto, determinato a portare avanti la ripartenza. Anche Billy si affiancò a Gates, tentando di far cambiare idea al capitano, ma proprio nel culmine delle loro potreste essi vennero bloccati da Silver, il quale aveva compreso che James aveva in mente qualcosa ... o aveva visto qualcosa negli occhi di quella donna per cui potersi fidare. Ancora bene non lo sapeva, sapeva soltanto che lui si fidava di James Flint, e questo per ora bastava come spiegazione.
Intento a dispiegare le vele rimaste, Billy aveva notato che ora, sulla Cerberus vi erano almeno 30 uomini su tutto il pontile, e terrorizzato era andato ad avvisare il capitano Flint, il quale rimase ancora più sconvolto di prima: - Ma chi è quella donna? -.
Così, sotto gli ordini di James che la ciurma non comprendeva, la Walrus, seguita dalla Cerberus, si diresse verso Nassau.

Già da molte miglia di distanza il forte di Nassau aveva avvistato le vele bianche della Walrus e subito dopo quelle nere della Cerberus, e a quell'inquietante avvistamento le sentinelle erano corse ad avvisare l'importante figura di Eleanor Guthrie, amica del capitano e direttrice delle reti commerciali di tutta l'isola. A quella notizia, i pensieri di Eleanor divennero oscuri, preoccupata che qualcuno avesse preso in ostaggio James e i suoi uomini per venire a richiedere un riscatto. Sperava che nulla di male fosse successo ai suoi compagni, e si avviò a passo veloce verso la spiaggia bianca che dava sulle due navi.

Vide i suoi compagni tutti salvi sulle chiatte, ma non vide nessun altro seguirli ... come, invece, era parso dall'altra nave.
- James! - lo chiamò Eleanor, scuotendo la mano in aria per far notare la sua posizione, e lui la raggiunse velocemente. Guardando da più vicino, la Guthrie notò che i volti di tutti erano pallidi, muti e con gli occhi spaventati e timorosi di qualcosa ... anche Flint era pallido in viso e sorprendentemente taciturno, così fu lei a domandare per prima: - Che succede? Qualcosa è andato storto? -
- Vieni, dovrai avere una spiacevole conversazione tra qualche istante. - sussurrò Flint, indicando poi il galeone da guerra. Con orrore, tutti poi videro emergere dal mare una trentina di losche figure, le quali camminavano nell'acqua limpida come fossero sulla sabbia, senza alcuna difficoltà. Aegon e i suoi pirati erano giunti a Nassau, e la loro presenza non passò sicuramente inosservata; dopotutto, non si vedeva molto spesso un equipaggio e il suo capitano emergere dal mare come un'isola sommersa. Eleanor fece qualche passo indietro, spaventata, e poi guardò James in cerca di spiegazioni. Lui le prese un braccio e, trascinandola verso il suo edificio, disse: - Calmati, non sembrano pericolosi. Ci hanno chiesto di portarli fino a qui non so per quale motivo ... ma lo scopriremo tra poco, a quanto mi ha detto Aegon. -
- Aegon? E chi diavolo è?? - chiese lei, sempre guardando i marinai che li seguivano. - È quella donna, il loro capitano. Sono sbucati alle nostre spalle sulle onde di una tempesta che pareva seguirli di proposito, e come puoi ben vedere anche il loro galeone sa di poco di buono ... per cui dobbiamo rimanere calmi e lasciare che loro ci spieghino cosa sta succedendo. - disse James, e guardandola negli occhi aggiunge - Sono confuso tanto quanto te, ma ora andiamo. Ci attendono risposte. -

- Sei tu che dirigi l'isola? - chiese, severa, Aegon, guardando la Guthrie che era seduta alla sua scrivania. Nessuno aveva fiatato per i primi 10 minuti. La sconosciuta era rimasta in silenzio ad osservarsi attorno e ad osservare lei e gli altri presenti: James, Gates, Silver e Billy. La sua presenza era abbastanza per mettere a disagio tutti a tal punto che nessun altro aveva parlato oltre a lei. Cercando di snodare il groppo alla gola che le se era formato, Eleanor rispose: - Si, insieme a James e altri fidati dirigo l'isola. - e, tentando di irrigidirsi, aggiunse con più confidenza in sé - e tu chi sei, estranea? Hai minacciato Flint e i suoi di portarti qui? Che cosa vuoi? - e stese entrambe le braccia sulla scrivania, puntando i pugni su di essa. James allungò per metà una mano verso di lei: - Eleanor ... - iniziò a dire, ma le parole gli si bloccarono in gola quando vide lo scintillio della lama di Aegon puntata alla gola della Guthrie, che si pietrificò. Guardandola meglio, il capitano osservò che non si trattava di una spada spagnola o inglese, era una lama che non aveva mai visto di tale forma: una lama sorprendentemente lunga era agganciata ad una guardia crociata che si allargava in due sporgenze simili ad ali di pipistrello ripiegate. L'impugnatura era sottile, finemente incrociata tra i suoi filamenti in acciaio, ed il pomello simulava la forma di un quadrifoglio appuntito. La lama, inoltre, era più larga dalla parte dell'impugnatura e si stringeva sempre più verso la punta. Il forte non era omogeneo, bensì prendeva delle particolari forme incurvandosi simmetricamente prima verso l'esterno e poi di nuovo verso l'interno, come a creare una sorta di stella a quattro punte. Delle sottili scanalature ed intarsi, infine, erano stati scavati lungo tutta la spada, intarsi che tuttavia James non riusciva a distinguere.
"È una lama splendida ... ma non ne ho mai vista una simile." disse tra sé e sé il capitano, rimanendo affascinato, poi ritornò su ciò che realmente stava accadendo.
- È una bella isola e colma di bravi abitanti ... sarebbe un peccato se cadesse tra il fuoco e le fiamme e tutta la gente morisse in un lago di sangue, non credi miss Eleanor Guthrie? - disse Aegon, sorridendole malignamente. Vedendo l'espressione terrorizzata della sua interlocutrice, la donna abbassò la spada e la ripose nel suo fodero, proseguendo a parlare: - Io sono qui per trovare Erk, e voi dovete dirmi dove si trova. -.

Death's SailsWhere stories live. Discover now