Le ore volarono,e fu subito sera.
El si incamminó verso casa di Taylor,combattuta più che mai da mille pensieri. Una parte di lei la spingeva a tornare indietro,un'altra a proseguire.
E poi l'idea di ció che avrebbe dovuto rivelarle la irrigidí per un momento.El era quel tipo di ragazza riservata,ma che preferisce la compagnia alla solitudine. Lei stessa si definiva un paradosso: anche quando voleva stare da sola,in realtà cercava sempre qualcuno. Questo perchè confrontarsi con se stessa la terrorizzava,i suoi pensieri negativi avevano la meglio su di lei.
Ma era giunto il momento di dire la verità a qualcuno,visto che con se stessa non riusciva a farlo.Arrivata sotto il portico di casa suonó varie volte,finchè la porta si aprì e spuntó fuori Taylor.
«El alleluia! Sono le 19:30,credevo non venissi più...»
«No no...sai come sono ritardataria,mi faccio sempre attendere»rispose El.
Taylor la prese per un braccio e la trascinò dentro casa.Varcato l'ingresso si apriva un lungo corridoio che portava alla sala. Su ogni parete erano appesi quadri di artisti famosi ma anche ritratti di Taylor e dei suoi fratelli Britney e Lucas,rispettivamente di 8 e 6 anni.
Appena entrata El notò una grande cura quasi maniacale di ogni oggetto e mobile all'interno della casa. Ogni membro della famiglia aveva una propria stanza con un bagno personale,il sogno di El che oltre ad essere figlia unica(cosa che odiava),le avrebbe fatto comodo avere un bagno tutto per sè,evitando i litigi e le attese di prima mattina.Dopo aver cenato si rifugiarono in camera di Taylor. La sua stanza era rigorosamente rosa,ogni decorazione,ogni oggetto erano in tinta con le pareti. El odiava quel colore,non riusciva proprio a capire perchè mai le ragazze dovessero amare e indossare solo colori "femminili". Lei invece preferiva l'azzurro con tutte le sue sfumature perchè le ricordavano ció che più amava:il mare.
Come facevano da piccole si lanciarono sul letto,ma non erano più bambine e anche se nulla sembrava essere cambiato,in realtà molto era accaduto ad entrambe.
«Allora El...chi comincia a parlare?»
«Inizia tu,sono curiosa di sapere cosa è successo di così straordinario questa settimana!»
«Bene,beh il primo giorno di scuola ho conosciuto un ragazzo,ma non è in classe con me,è più grande di 2 anni e si chiama Metthew. In realtà l'ho incontrato nel corridoio del mio piano,gli sono letteralmente caduta tra le braccia ahah.»
«Wow...e com'è lui? Vi state frequentando?»
«Mm aspetta non ho finito. Dopo che gli sono caduta addosso mi sono presentata e lui pure ma non abbiamo detto altro. L'ho rivisto il giorno dopo,in realtà un po' lo cercavo,e anche lui stava cercando me. Ci siamo rivisti e allora lui,è stato molto diretto,mi ha chiesto il numero e se mi andava di uscire il pomeriggio...»
«...e tu?»
«Ho accettato,ovvio! Durante il nostro incontro abbiamo parlato del più e del meno,e così abbiamo fatto i giorni seguenti...fino a che ieri sono andata a casa sua,siamo saliti in camera e ...»
«e...?»
«...El dai ci puoi arrivare! Non me ne pento,e lui è stato gentile e attento,ma è comunque una situazione strana. Non so se per lui io sono la sua ragazza o no,non ne parliamo mai.»
«Dovresti chiederglielo allora,digli che è necessario per te saperlo. Qualunque cosa sia successa e succederà è importante che ti faccia stare bene. Se ti fa stare bene,significa che è una cosa giusta.»
«Wow El...strano ma sono senza parole. Grazie grazie davvero per essere stata così comprensiva e non avermi giudicata per quello che ho fatto.»Le due amiche si abbracciarono e seguì un lungo silenzio,non un silenzio imbarazzante come spesso accadeva ad El quando non sapeva cosa dire,ma un silenzio colmo di affetto e comprensione. Ció di cui entrambe avevano bisogno.
«Dai ora parla tu. Cosa dovevi dirmi?»
«È difficile da spiegare...sono troppe cose,ma posso racchiuderle in una parola: Amore. Amore per me stessa, che non riesco a provare, e di conseguenza amore per gli altri perchè se non sto bene con me stessa,non posso stare bene con gli altri. Taylor non riesco a trovare niente di bello in me,e questa cosa mi sta distruggendo. Voglio cambiare ma non so da dove iniziare.»
«El,tesoro...non ho mai immaginato che la tua bassa autostima e la tua timidezza avessero radici così profonde. Ció che devi fare è prenderti cura di te,iniziare da piccole cose che ti fanno stare bene. Non pensare troppo a ció che dici o che fai,perchè siamo umani e non siamo perfetti. Devi solo scioglierti e liberarti dalle tue insicurezze. Sfida te stessa,spingiti oltre ció che ti rende sicura. Io comunque ti staró accanto,sempre. Non ti lascio sola.»Se prima Taylor era rimasta in silenzio dopo quello che El le aveva detto,in seguito a queste parole i loro cuori traboccarono di lacrime.
Come è faticoso reprimere e tenere nascosti i sentimenti più veri,e come è facile invece liberarli.Il loro pianto fu interrotto dal suono del campanello di casa. Taylor si asciugó velocemente le lacrime e corse al piano di sotto,aprì la porta e appena vide chi si trovava dall'altra parte, ebbe un tuffo al cuore...era Metthew.
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Save me(al momento fermo)
RomanceAvete mai provato la sensazione di sentirvi inadeguati/e? Aver paura di uscire,di parlare...Guardarsi allo specchio e non trovare niente di bello nel proprio riflesso,come a chiedersi: "ma io che ci faccio qui? Servo a qualcosa?" Questo è ció che p...