10. bowling

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And I think that she knows,I'm out of control- dirty laundry, blackbear


"Ciao Alan" saluto mio zio aspettando che mi apra la porta che divide lo studio dalla sala d'aspetto.
"Rose! Com'è andata a scuola?"
"Tutto bene" dico entrando nello studio "Zio?"
"Sì? Dimmi"
"Visto che adesso hanno imposto il coprifuoco non mi fai uscire, vero?"
"Dipende per cosa" risponde dandomi una scatola di medicinali da sistemare.
"Beh, ecco... Lydia, Allison ed alcuni ragazzi hanno organizzato un'uscita e-"
"E tu volevi una scusa per non andare" dice finendo di parlare per me "Rose, non ti impedirò niente, se vuoi andare và, basta che fai attenzione. È una tua scelta ma sappi che secondo me dovresti uscire un po' "

"Mi scusi! Mi scusi" dice Scott entrando dalla porta sul retro.
"In ritardo di due minuti" dice mio zio fingendosi serio.
"Vi giuro che non sono un ritardatario"
"Scott sei uno dei ragazzi meno ritardatari di questa città" dice guardandomi.
"Oggi sono arrivata puntuale" borbotto facendoli ridere.

"Oh qualcuno è pronto per farsi togliere i punti, mh?" dice mio zio accarezzando il pastore tedesco che è entrato con lo sceriffo.
"Rose, Scott! Vi tenete lontani dai guai?"
In risposta sorrido prima di continuare a sistemare i vari medicinali.
È tutto il tempo che sto pensando a Stiles, cercando una spiegazione al perché di punto in bianco è come se avessimo paura uno dell'altro, forse sono solo paranoica.
"Senti dato che sono qui, ti dispiacerebbe dare un'occhiata a queste foto" dice lo sceriffo consegnando ad Alan una cartellina.
"Non sono proprio un esperto. È l'uomo aggredito nello scuolabus?"
"Sì, c'erano peli di lupo anche sul corpo di Laura Hale"
"Un lupo?" dice Scott avvicinandosi a loro "Credo di aver letto che in California non si vedono da sessant'anni."
"Si questo è vero ma-"
"I lupo sono molto migratori, potrebbero essere arrivato da un altro stato, spinti dall'istinto o dalla loro memoria" dico io interrompendo mio zio.
"I lupi hanno la memoria?"
"A lungo termine sì, associata al loro istinto primordiale." rispondo prima di ritornare a lavoro mentre loro discutono sull'animale.

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"Sai Allison. Il rispetto per i tuoi gusti sta scemando sempre di più" dice Lydia controllando ancora nell'armadio. Sono a casa di Allison, tra poco usciremo per andare al bowling. "Questo" continua a dire passando all'altra ragazza una maglietta nera. Poco dopo entra il padre di Allison, Chris, in camera.
"Scusami ho dimenticato di bussare" si scusa con la figlia.
"Salve signor Argent" dice Lydia buttandosi sul letto facendomi sobbalzare.
"Papà hai bisogno di qualcosa?"
"Stasera resti a casa"
"Ma devo uscire con i miei amici!"
"Non con un animale che va in giro ad aggredire le persone"
"Papà per-"
"No Allison, niente discussioni" finisce di dire uscendo dalla stanza.

"Sei la cocca del papino" dice Lydia alzandosi dal letto.
"Sì ma non questa sera, andiamo" dice aprendo la finestra. Mi alzo ed esco dalla finestra dopo di lei. Contemporaneamente saltiamo giù dal tetto.
"Che state facendo?" dice Lydia ancora in camera.
"Otto anni di ginnastica" spiega Allison che si gira da me aspettandosi una mia risposta.
"Ehm sono solo molto agile" dico sorridendole.
"Io faccio le scale" dice Lydia togliendosi dalla finestra.

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Appena arriviamo ci sono già Scott, Jackson e Stiles. Le due ragazze vanno dritte dai primi due mentre io molto lentamente mi avvicino a lui.
"Stilinski" sussurro appena arrivata vicino a Stiles.
"Rose!" dice una voce dietro di noi anticipando Stiles. Mi giro e vedo che si tratta di quel biondo tinto.
"Ciao Caleb!" dice Jackson.
"Jackson" dice Caleb mentre cerca di prendermi la mano.
"Arrivo subito" mi giustifico io.
"D'accordo piccola" a quell'appellativo arriccio il naso piuttosto confusa per poi girarmi nuovamente verso Stiles ma che sta parlando con Scott.
"Forza ragazzi andiamo!" dice Lydia andando verso le postazioni.

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È passata mezz'ora da quando siamo arrivati, ci siamo divisi in tre squadre: Scott e Allison, Lydia e Jackson, me, Stiles e Caleb.
Sono seduta tra gli altri due componenti, con la testa fra le mani, stanca di sentire le lamentele di Caleb sul fatto che stiamo perdendo, quando poi l'unica che sta facendo punto sono io.

"Forza secondo round! Stiles tocca a te" dice Allison tornando a sedere. Svogliato il ragazzo si alza, goffamente prende una palla e dopo essersi concentrato la tira verso i birilli.
"Ti ricordo Stilinski che l'obbiettivo è cercare di colpire i birilli" dice Jackson.
"Ah ah davvero simpatico" borbotta Stiles andando a prendere un'altra palla.
"Senti tu, non ho voglia di perdere quindi impegnati" dice Caleb.
"Parla l'altro"
"Se hai coraggio parla più forte"
"Smettila" dico zittendo Caleb. Mi alzo andando verso Stiles.

"Stilinski stai tranquillo, okay? Non ascoltarli"
"Mi sono pentito di venire..." dice prendendo una palla "Il fatto è che credevo così di avere una possibilità per parlare con Lydia" finisce di dire guardandomi.
"L'avevo capito"
"E non ti da fastidio?"
"Perché dovrebbe? Ti piace ed è ovvio che cerchi di passare più tempo con lei"
"La smettere di chiacchierare? Vorremmo giocare" dice Jackson rivolto a noi.
"Tranquillo, non importa se sbagli. Ho già un'idea per andare via" dico prima di andarmi a sedere. Riesce a prendere solo un birillo e torna a sedersi vicino a me con i commenti di Jackson di sottofondo. Mentre è il turno di Scott, mi alzo e vado verso Lydia.

"Lydia, mi dispiace ma devo andare"
"Che succede?"
"Non mi sento molto bene, mi gira la testa"
"Okay aspetta un attimo che ti accompagno"
"No, tranquilla. Mi porta Stilinski a casa"
"Sicura?"
"Sì, ci vediamo domani"
"Okay" dice guardandomi preoccupata.

Vado verso Stiles e gli porgo la mano.
"Andiamo?"
"Dove?"
"Via, che domande" dico ovvia. A sentire quelle parole mi prende la mano e senza salutare usciamo velocemente da lì.
"Finalmente" dice sospirando.
"Già" dico guardando in alto e respirando come se avessi tenuto il respiro fino ad'ora. Mi giro verso di lui vedendo che sta facendo lo stesso. Senza un vero motivo scoppiamo a ridere.
"Giramenti di testa, mh?" dice continuando a ridere "Sei proprio una bugiarda"
A quelle parole smetto di ridere e tolgo la mia mano dalla sua, ricordandomi ciò che era successo pochi giorni prima. Capendo smette di ridere e viene di fronte a me.

Con due dita mi alza la testa che senza accorgermene avevo abbassato ed incontro quegli occhi. Non so il perché ma ogni volta che guardo i suoi occhi sembrano talmente sicuri che abbasso i miei.
"Rose, guardami" sussurra
"No"
"Non è una domanda" dice aspettando che io lo guardi "Rose mi dispiace non avrei dovuto parlarti in quel modo, non so neanche perché l'ho fatto" finisce di dire spostandomi dietro l'orecchio una ciocca di capelli.
"Dispiace a me di non avervelo detto prima, ma non ci ho pensato." dico perdendomi nei suoi occhi "È successo tutto troppo in fretta"
"Hai ragione" dice prendendomi la mano "ora andiamo, la Jeep è di là"

ig: anna.rossi__
playlist spotify: the hybrid girl

The hybrid girl [stiles stilinski] 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora