47. right

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Only know you love her when you let her go.
-Let her go, Passenger

Stiles

"Si è svegliata" mi avvisa Scott uscendo dalla clinica insieme ad Allison. Sono passate tre ore da quando si sono scontrati con Gerard. Lydia ha accompagnato Jackson a casa, i Sangfroid sono andati via da poco, come Isaac e Peter.
Appena Scott pronuncia quelle parole mi appoggio alla Jeep, sollevato.
"Dovresti andare a parlarle" mi consiglia Allison.
"Peggiorerei soltanto le cose" dico a testa bassa.
"Fai ciò che ritieni giusto" mi dice Scott dandomi una pacca sulla spalla per poi allontanarsi con la mora.
Faccio un sospiro lasciando cadere la testa all'indietro. Punto gli occhi sulla clinica, scrutandola nel buio.

Ho davvero rischiato di perderla...

Scuoto la testa e dopo aver lanciato un ultimo sguardo verso lo studio veterinario, mi giro aprendo la portiera della Jeep.

"Stiles" mi fermo di scatto sentendo la sua voce. Quella voce che di solito fa trasparire forza e decisione la sento stanca e debole. Sentirla così mi fa sentire male, mi fa mancare il fiato.
"Rose vai dentro, sei ancora debole" dico cercando di usare un tono freddo.
"Stiles" mi richiama appena metto un piede dentro la Jeep, lo ritraggo girandomi lentamente. La trovo poco più lontana da me: tiene le braccia incrociate per via del vento pungente che le fa svolazzare alcuni suoi ricci intorno al viso. I suoi occhi neri mi guardano attentamente, come ogni volta, nell'intento di capirmi e le sue labbra tremano per il freddo.

"Rose, va dentro" le ripeto serrando le labbra. Come per farmi capire di non volermi ascoltare fa dei passi in avanti avvicinandosi di più.
"Grazie" mi dice non staccando nemmeno per un secondo i suoi occhi dai miei. La guardo confuso.
"Sei rimasto qua fuori, ed ecco io..." incomincia dire guardando in basso. Dopo tutto ciò che le è appena successo mi ringrazia per nulla. Vorrei abbracciarla, stringerla a me ma non posso farle ancora più male, non posso illudere entrambi.
"Tranquilla è tutto a posto" le dico.
"Ho fatto qualcosa di male?" mi domanda riguardandomi negli occhi "Lo so avrei dovuto dirti tutto su di me ma non ce l'ho fatta, sono riuscita solo da poco ad accettare il fatto che sono- mi dispiace, davvero"
La guardo con la bocca socchiusa pensando a quanta sicurezza sto togliendo alla ragazza davanti a me. A quanto la stia indebolendo.

"Tranquilla, davvero. Non è colpa tua, solo... Non sentiamoci per un po'" dico guardando con molta incertezza quegli occhi in cui mi sono perso troppe volte.
Rimane a guardarmi mentre l'unico rumore intorno a noi è il forte vento. Dopo un attimo di confusione mi guarda in modo deciso.
"D'accordo, ci vediamo a settembre" mi dice indietreggiando.
"Rose-"
"No, hai ragione" mi interrompe dandomi le spalle.
"Rose-"
"Hai ragione" ripete un'ultima volta prima di entrare nella clinica.
"Rose" cerco di dire con voce strozzata mentre guardo la porta.

Rose, ti amo.

Pov's Rose

Me ne andai. Niente uscite di affetto,niente lacrime. Chiusi solo la porta,chiusi il mio cuore, lo strinsi più che potei e mi dissi che niente, niente doveva più toccarmi in profondità da quel giorno in poi.

The hybrid girl [stiles stilinski] 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora