LA LEGGENDA DI SAN NICOLA

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Era l'inizio di Ottobre, quattro amici stavano aspettando l'apertura del gate all'aeroporto di Pisa, e, nel frattempo, stavano progettando gli ultimi dettagli del loro viaggio in Turchia: dovevano partire per Demre, dove avrebbero cercato la casa di San Nicola. Infatti, per un progetto universitario del corso di Iconografia e Tradizioni Classiche, avevano scelto di verificare l'esistenza di Babbo Natale, perché, secondo Fada -uno dei quattro studenti di Archeologia-, ogni leggenda ha un fondo di verità; i ragazzi si erano documentati ed avevano scoperto che la figura di Babbo Natale era legata a quella di San Nicola, la cui residenza era proprio a Demre. Dopo quasi un giorno di viaggio -tra aerei, scali e traversate in macchina-, Fada, Andrea, Lorenzo e Simone riuscirono ad arrivare nella città; dopo aver sistemato le loro cose in albergo, si diressero immediatamente alla biblioteca comunale, dove sfogliarono centinaia di vecchi volumi, finché non trovarono l'indirizzo giusto: «Eccolo! Kömürlük Caddesi numero 8» esclamò Simone.

«Perfetto! Prendiamo una cartina e andiamo» propose Andrea, chiudendo il grande libro di fronte a lui.

Raggiunsero l'abitazione del Santo: era piccola, malandata e di pietra, sembrava che nessuno ci abitasse più da secoli e tutte le finestre erano murate. Si avvicinarono alla porta e notarono un'incisione, che riportava le seguenti lettere: “C – D – P – V – D – D – B – C”; al di sotto si trovavano diverse pietre con tutte le lettere dell'alfabeto incise sopra.

«Dev'essere un indovinello, siamo sicuramente sulla pista giusta» affermò Fada, soddisfatto.

Il ragazzo si avvicinò e provò a premere sul sasso con la F, ma la pietra non sembrava muoversi, così: «Perché la F? Dobbiamo trovare una logica» lo ammonì Lorenzo.

«Fidati di me! La F mi piace» insistette, tentando di ruotare la lettera.

A quel punto, la terra tremò sotto ai loro piedi, facendo cadere calcinacci dal tetto della casa, che per poco non li colpirono in pieno; Andrea afferrò Simone e lo protesse dai detriti, mentre Lorenzo tirò via Fada dalla porta e si allontanò spaventato dall'abitazione. Quando la situazione si calmò, i due amici si riavvicinarono: «Che cazzo fai?! Perché non mi dai mai retta?» inveì Lorenzo.

«Va bene, avete ragione, cerchiamo una logica» sbuffò Fada, esaminando il portone.

I quattro studenti cominciarono a pensare a tutte le possibilità per risolvere l'indovinello, ma non riuscirono a trovare nessuna logica dietro a quella sequenza di lettere, quindi: «Proviamo a cambiare metodo, se non ci sbagliamo su San Nicola, dev'essere qualcosa che c'entra col Natale» suggerì Simone.

«Sono otto lettere, ricordate un qualche numero otto nella tradizione natalizia?» chiese Andrea, assecondando le idee del suo amico.

«Se non ricordo male le renne erano otto» disse Lory, illuminandosi.

«E Rudolph dove la metti? Solo perché è stata aggiunta dopo non vuol dire che non conti!» brontolò Fada.

«Forse è la soluzione! Controlliamo se quelle lettere sono le iniziali dei nomi delle renne».

In risposta ad Andrea, Lorenzo cominciò a recitare una filastrocca:

«Le renne di Babbo Natale

non solo fanno la slitta volare

e in ciel galoppano senza cadere.

Ogni renna ha l suo compito speciale

Per saper dove i doni portare.

Cometa chiede a ciascuna stella

dov'è questa casa o dov'è quella.

Fulmine guarda di qui e di là

SANTA CLAUS IS COMING TO TOWN [🎅CONTEST DI NATALE🌲]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora