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Ciao a tutti, io sono Giada e sono qui per raccontarvi una storia, la mia.

Sono appena tornata da Napoli, così prendo il cellulare e rispondo agli ultimi messaggi.

Tra questi ce ne sono diversi da parte dei miei due migliori amici, Milo e Ada, dove mi chiedono: "Stasera usciamo?".

Sono arrivata a casa da poco e sono molto stanca, ma mi farà bene uscire con loro, così decido di accettare.

Finisco di prepararmi e li incontro dietro scuola, dopodiché ci dirigiamo nella pizzeria accanto.

Prima di arrivare, però, veniamo fermati da un ragazzo.

"Già l'ho visto da qualche parte", penso ricordandomi esattamente chi è.

"C'è Fabio lì", avviso Milo.

Quest'ultimo gli va incontro e gli dà dei soldi, e dopo capisco: sono i soldi per la festa di Ada. Le stiamo organizzando una festa a sorpresa e abbiamo chiesto agli invitati di cacciare una somma di denaro per farle festeggiare la festa nel migliore dei modi.

Milo viene verso di me e mi abbraccia. Siamo soliti fare queste tipo di cose, teniamo a dimostrare spesso il bene che ci vogliamo, e questa è una delle cose che più amo della nostra amicizia.

"Non penso sia il caso di fare effusioni qui fuori", ridacchia Fabio.

Oh Madonna, ma questo cosa vuole? Non abbiamo mai parlato, non ci siamo mai visti e si permette di dire queste cose senza neanche conoscermi?

Così mi limito a guardarlo, perché se parlassi lo distruggerei.

Andiamo nella pizzeria, e sì... viene pure il tipo. Prima di sederci aspettiamo gli altri, ovvero Michele, Denise e Adele.

Ci sediamo al solito tavolo sulle solite panchine. Su una Michele, Denise, Milo e Adele, mentre sull'altra Fabio, Ada ed io. Fortuna che c'è Ada in mezzo a noi, non mi sarei mai voluta mettere accanto quel tipo inquietante. Mi fa ribrezzo solo pensarlo.

Viene il cameriere e ordiniamo.

Nel mentre che aspettiamo parliamo del più e del meno, e in men che non si dica arrivano le pizze.

Mangiamo e, con la coda nell'occhio, vedo che ogni tanto Fabio mi guarda. Ma ancora? Esattamente cosa vuole?

"Vuoi una foto per caso?", sbotto stanca dei suoi comportamenti insopportabili.

"Cosa?", chiede confuso. Fa anche finta di non capire!

"Mi stai guardando da quando sei arrivato, se vuoi una foto te la faccio, così resta di più".

Gli altri ridono e lui mi guarda in modo strano.

In realtà qui l'unica a guardarlo in quel modo dovrei essere io, ma dettagli.

"Chi ti pensa", dice con nonchalance.

Va bene, Giada ignoralo. Ignoralo. Non scoppiare. Ce la puoi fare.

Finiamo di mangiare e vado a prendere la mia borsa che, sfortunatamente, è messa accanto a Fabio.

Cerco di prenderla, ma lui l'afferra e per un istante ci guardiamo negli occhi. Riesco a prendere la borsa e torno al mio posto. Certo che quel tipo è veramente rompi palle.

Per non so quale motivo, appena mi siedo Ada si alza e si posiziona vicino Milo, quindi ora nella panchina ci siamo solo io e Fabio. Bene, benissimo. Lui striscia, letteralmente, verso di me e mi sussurra: "Sei bellissima".

Resto un attimo interdetta, ma cosa? Mi limito a dire: "Un sacco", ironicamente, mentre i miei migliori amici esclamano in coro: "Ohw!"

Cos'hanno capito? Mica pensano che mi piaccia o cose del genere?

In ogni modo ci alziamo, finalmente direi, paghiamo e ci mettiamo nel nostro solito posto.

Ovviamente con tutti i posti del mondo dove si doveva mettere Fabio? Accanto a me, giustamente.

Lo ignoro e cerca sempre più di avvicinarsi a me. Tenta di abbracciarmi, ma lo respingo.

Milo che, ovviamente, sta assistendo alla scena, prende il cellulare e digita qualcosa.

Fabio fa lo stesso e, curiosa, apro Whatsapp e vedo se hanno scritto in qualche gruppo.

Il mio sesto senso non inganna mai, hanno scritto nel gruppo di compleanno di Ada.

"Giada e Fabio sono troppo carini, li shippo!" Cosa? Milo, sul serio?

"Non mi caga", risponde Fabio. E non so se sia il senso di colpa o altro, ma in questo momento mi sento strana, molto.

Così, non so per quale motivo, lo abbraccio.

Milo mi guarda, assieme a Ada, ed entrambi applaudono. Ma tutto a posto?

"Tranquilli, non mi piace. E poi sarebbe pedofilia, lui è più piccolo di un anno e mezzo".

Fabio mi guarda scioccato e afferma: "L'amore non ha età".

Ha sicuramente ragione, ma non nel nostro caso. Insomma, diciamocela tutta, chi si metterebbe mai con uno del genere? E no, non parlo dell'aspetto fisico, perché quello viene sempre dopo, ma parlo del carattere. E' un don Giovanni e io non cascherò ai suoi piedi, di certo.

Fattasi una certa ora, io, Ada e Adele decidiamo di accompagnare Milo a casa, visto che si trova nei dintorni, ma ovviamente con noi deve esserci anche Fabio.

Ada, Adele e Milo, per non so quale motivo, sono avanti ed io sono dietro di loro sola con Fabio.

Ad un certo punto, mentre camminiamo, Fabio intravede qualcosa e mi dice: "Guarda!"

Io osservo quello indicatomi da lui e urlo. E' un gatto morto.

"Ma sei stupido? Mi hai fatto perdere trent'anni di vita".

E lui cosa fa? Se la ride come un cretino. Ma la cosa più strana sapete qual è? Quella risata mi piace, così tanto da far ridere anche me.

Non riesco a spiegarmi questa sensazione, non mi piace per nulla, e non deve.

Arriviamo fuori il vico di Milo e lo salutiamo, però dopo punta lo sguardo su di me e Fabio.

"Prima che me ne vada, voglio un bacio tra voi due", dice ad entrambi.

"Neanche per sogno", rispondo. Sempre meglio la sincerità.

Fabio non dice niente, questa cosa mi puzza. Se non volesse lo direbbe, no?

"Chi tace acconsente", penso.

Non so cosa mi stia prendendo. Adesso mi metto a pensare a queste cose?

Non mi piace, punto.

"Allora? Volete?", domanda Milo.

Mi butto sulle sue labbra, senza nemmeno rendermene conto. E quella sensazione mi piace, e pure tanto. Non vorrei staccarmi, però lo facciamo.

Tutti ci guardano completamente interdetti e lo ammetto, lo sono anch'io. Perché l'ho fatto se fino ad un secondo fa ho detto che non mi piace? Adesso contraddico me stessa.

Guardo lui: sta sorridendo. Quel sorriso mi contagia e vado verso Ada.

"E' stato bellissimo, cazzo!", dico sottovoce, o almeno la pensavo così.

"Niente male", aggiunge Fabio.

Sorrido ancora di più, ancora non riuscendo a spiegarmi il motivo.

Salutiamo una volta per tutte Milo e andiamo fuori la pizzeria, di nuovo.

Ada e Adele sono avanti, come prima, ed io e Fabio dietro.

Camminiamo abbracciati e... mi sento così bene. Non avrei mai pensato di fare una cosa del genere. Voi sapete spiegarvelo? Beh, io no.

Quando l'ho baciato ho sentito le cosiddette farfalle nello stomaco, non volevo allontanarmi più da lui e tutti l'avevano notato.

Arriviamo a destinazione e Fabio mi bacia diverse volte. Mi sento a casa. Eppure da quanto lo conosco "bene"? Da due ore massimo?

Non mi è mai, e dico davvero mai, successa una cosa del genere. Sono sempre stata io la prima a cercare una persona che mi completasse e, anche se può sembrare troppo presto, penso di averla già trovata.

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