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"Ancora non capisci che ti sto solo usando? Che di te non m'importa nulla? Non sono innamorato di te", mi urlò Fabio contro.

"E tutti i momenti passati assieme? Erano tutti falsi?"

Mi sveglio di soprassalto: era un sogno, o meglio, un incubo.

Capita di farli spesso quando inizio a pensare molto, quando ho tante cose che mi girano nella testa. Ultimamente ho iniziato a farmi diversi complessi su Fabio. So che potrà sembrare un motivo molto stupido, ma ho controllato il suo profilo Facebook e molte ragazze gli lasciano commenti davvero volgari sotto le foto, e lui risponde facendo battutine o mettendo i cuori alle risposte. Magari potrò sembrare anche esagerata, ma ho paura che possa trovare di meglio. Ovvero, qualcuno meglio di me.

D'istinto contatto Milo chiedendogli consigli, non so cosa fare e a cosa pensare.

"Secondo me dovresti soltanto tranquillizzarti, se è ancora al tuo fianco un motivo c'è".

"Lo so, ma è sempre successo che quando ero felice, c'era sempre qualcosa e qualcuno che mi rubava la felicità, e ho paura che accada lo stesso con lui. Se è successo in passato, perché non dovrebbe accadere adesso?"

"Per una volta potresti pensare in positivo anziché in negativo? Hai trovato questo ragazzo, da come ne parli è molto speciale ed è sempre presente. Le cose che tu noti sono sciocchezze, non dovresti basarti su questo. Dovresti avere fiducia in lui, questa è la base di tutto. Altrimenti lo lasci".

Ha ragione, decisamente. Sono solo io che mi faccio troppi complessi inutili, perché dovrei distruggere il momento in questo modo? Magari finirà, magari no... ma non è il momento di pensarci.

"Come sempre, hai ragione. Non so come farei senza te. Sei sempre disposto a darmi consigli e a sostenermi, e sembra di non ringraziarti mai abbastanza".

"Non faccio niente di speciale, semplicemente ti apro gli occhi su certe cose".

D'istinto lo abbraccio, stringendolo forte.

Se ne va, dopo aver visto "Scrivimi Ancora" per la millesima volta, e decido di contattare Fabio.

"Ti va di vederci? Mi manchi."

Mi risponde subito: "Vengo da te?"

Sorrido e acconsento.

Dopo circa 10 minuti spesi a far nulla, scendo per aprire la porta.

Appena mi vede sorride e, Dio, ogni volta che lo vedo mi perdo in quel sorriso meraviglioso.

"Andiamo di sopra?", gli chiedo, dopo averlo baciato.

"Non c'è nessuno?"

Faccio di no con la testa e saliamo.

"Così questa è la tua stanza".

"Già, ti piace?"

"Tanto!", esclama accarezzandomi il viso.

Ci baciamo in modo passionale e cadiamo sul letto. Scoppiamo a ridere per la scena, per poi riprendere a baciarci.

Mi sento così bene con lui, non potrei desiderare altro.

Inizia a togliermi la maglia, ma mi fermo subito.

"Scusa... non ti ho chiesto se sei pronta".

"Mi piaci, da morire, ma non vorrei correre".

Lui annuisce e mi abbraccia: "Tranquilla, non ti metto fretta. Quando e se sentirai di farlo, io sarò qui".

Sorrido e lo stringo forte.

Onestamente non mi sarei aspettata una reazione del genere da un ragazzo, di solito sono sempre pronti a farlo e quando vengono rifiutati scappano, ma lui è diverso. Lui mi capisce, mi accetta per quello che sono e mi aspetterà finché non sarò pronta.

"Vogliamo vederci un film? Decidi tu!", esclamo.

"Va bene, vediamo un film horror? Se hai paura ci sono io".

"Solo perché sei tu", acconsento.

Ci mettiamo alla ricerca di un film d'orrore decente, visto che gli ultimi usciti sono troppo banali.

"Che ne dici di 'The Ring'? Non l'ho ancora visto e non deve essere così tanto pauroso".

Annuisco, anche se una parte di me non vorrebbe.

Mettiamo play e guardiamo il film.

Durante il film mi sono sentita molto spesso i suoi occhi addosso, e questa cosa mi ha fatto sorridere più di una volta.

Arrivata la fine, faccio un sospiro di sollievo.

"Finalmente, non ne potevo più di questo film", ammetto.

"Vabbè dai, non hai mostrato paura, almeno da quello che ho visto".

"Tendo a nascondere le mie emozioni qualche volta".

"Hai fallito con me", sorride.

"In che senso?"

"Hai sempre mostrato di amarmi".

"E chi ti dice che io ti ami?"

"Si vede, fidati", si interrompe.

"Si vede dal modo in cui mi parli, quando mi sfiori e tremi, quando mi guardi e gli occhi sono lucidi", continua.

Al che mi vengono i brividi, ha ragione. Cazzo se ha ragione.

Mi limito a sorridere. Questa cosa mi fa paura... amare, intendo, mi spaventa. Ogni volta che ho amato mi sono sempre ritrovata con mille delusioni, con rimorsi per non aver fatto ciò che volevo fare per paura di un giudizio, di sbagliare. Ma stavolta con lui sento di poter fare tutto, stando attenta, però , a non farmi male. I suoi sentimenti nei miei confronti sembrano sinceri, e spero che non siano semplice apparenza, perché a me ha fatto letteralmente perdere la testa: con i suoi modi di fare, con le sue parole, i gesti, con i suoi sorrisi, i suoi occhi neri che mi fanno tremare l'anima. Mi fa provare emozioni che non avevo mai sentito prima con nessuno, e questa cosa mi stupisce, perché è un ragazzo davvero semplice, ma capace di farmi sorridere costantemente.

Gli accarezzo la guancia e, guardando l'orologio, mi accorgo che si sono fatte le 23.30. Parlando e vedendo il film il tempo è letteralmente volato.

Se ne accorge anche lui e sussurra: "Dovrei andare adesso, anche se vorrei rimanere".

"A chi lo dici", confesso.

"Ci vediamo domani, allora. Buonanotte Giada", dice dandomi un dolce bacio in fronte.

"Buonanotte anche a te, Fabio", lo abbraccio.

Se ne va a mi metto sul letto e crollo, che sonno.


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