4. That fucking towel

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Con uno sbuffo Zayn si issò fuori dall'acqua fresca della piscina nella quale aveva appena finito una splendida e rilassante nuotata mattutina. Una volta che si fu seduto sul bordo si scostò i capelli mori che gli ricadevano sulla fronte e prese ad osservare le persone attorno a lui: c'era chi nuotava , chi si rilassava nella vasca idromassaggio antistante la piscina, chi leggeva un libro sui lettini sparsi sull'erba e c'erano anche alcuni bambini che giocavano nel parco giochi lì vicino, non preoccupandosi affatto dello schiamazzo che stavano facendo.

Un leggero venticello montano gli stava scompigliando i capelli, facendolo rabbrividire a causa del contatto dell'aria con le goccioline d'acqua che, partendo dai capelli, colavano lungo tutta la schiena e gli addominali.

Spostando leggermente lo sguardo dai bambini nel parco si accorse inoltre che una ragazzina dall'altra parte della piscina lo stava guardando mordendosi il labbro, per poi distogliere lo sguardo arrossendo vistosamente non appena si accorse che lui l'aveva beccata a fissarlo.

Zayn sogghignò, scuotendo la testa; non era certo strano per lui essere guardato. Sapeva di essere bello, ed era anche a conoscenza dell'effetto che aveva su ragazze e ragazzi.

Questo ovviamente lo rendeva parecchio vanitoso, lo specchietto che portava sempre con sé e la quantità esorbitante di prodotti per capelli contenuti nella sua valigia ne erano un chiaro indizio, senza parlar poi del tempo che trascorreva in bagno. In quei casi Louis non mancava mai di ricordargli che "Ti si scambia per una donna con tutto il tempo che impieghi a prepararti!" Come se lui stesso non facesse esattamente come lui.

Come scusante bisogna però ammettere che nessuno gli aveva mai detto il contrario. Fin dal liceo, sia lui che Louis erano sempre stati i più popolari della scuola. E come avrebbero potuto non esserlo? Con dei genitori ricchi sfondati, un corpo da favola e il tipico carattere intrigante dei ragazzi stronzi non potevano certo passare inosservati.

Chiaramente loro sapevano sfruttare queste risorse al massimo.

Le feste che organizzavano loro erano sempre le più belle, nessuna ragazza o ragazzo avrebbe rifiutato una scopata con loro, ragion per cui scopare ogni giorno con una persona diversa era diventato praticamente scontato; avevano il loro gruppo di amici scemi con cui fare cazzate, divertirsi e passare il tempo e chi non rientrava nella loro cerchia non poteva evitare di osservarli da lontano con una punta di invidia.

Perfetto dunque. Popolari, con discreti voti a scuola, perché, anche se sarebbe potuto sembrare, non erano stupidi e senz'altro nella vita avrebbero potuto raggiungere qualsiasi obbiettivo si fossero prefissati.

Il fatto poi che avessero dei genitori milionari pronti a coprire loro le spalle non guastava affatto. Era anche vero però, che anche una vita apparentemente perfetta come la loro aveva i suoi lati negativi. Ed entrambi avevano avuto modo di conoscerli fin troppo bene...

A interrompere i pensieri di Zayn, fu un certo languorino allo stomaco che gli fece ricordare di non aver nemmeno fatto colazione, così si alzò definitivamente dal bordo della piscina e, indossato l'accappatoio, si diresse verso la camera.

Prima di andarsene del tutto però rivolse uno sguardo alla ragazzina che ancora lo stava fissando e mentre le passava vicino per raggiungere la porta ammiccò verso di lei facendole l'occhiolino. La vide trattenere il respiro e arrossire ancora di più per poi rispondere con un sorriso timido. A Zayn venne da ridere, era così facile ingannare le persone a volte. Bastava un sorriso e tutti erano ai suoi piedi.

Quando arrivò nella camera sua e di Louis si accorse che il suo amico stava ancora beatamente dormendo nel suo letto.

Il castano si trovava in una posizione a dir poco ridicola, con la bocca spalancata, i capelli arruffati e le braccia convulsamente strette attorno al cuscino.

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