La colazione dell'albergo era semplicemente favolosa. Si potevano trovare i tipi di torte e dolci più disparati, per non parlare delle uova, che venivano cucinate sul momento insieme alla pancetta e ai toast farciti, ed infine c'erano i famosissimi croissant francesi, con dentro probabilmente qualsiasi tipo di ripieno esistente al mondo, che occupavano da soli un bancone intero.
Harry stava giusto entrando nella sala da pranzo con un vassoio fumante di croissant alle pere e cannella che gli stava tra l'altro facendo salire l'acquolina in bocca a causa del forte profumo emanato da quei dolci squisiti.
Mentre si dirigeva verso l'apposito bancone notò però, davanti a quest'ultimo un figura per lui ormai inconfondibile, attualmente molto concentrata nella scelta di una brioches. Anche se da una certa distanza, Harry riuscì a intravedere il blu degli occhi semichiusi e il labbro inferiore rosso e sottile intrappolato tra i suoi denti.
E dunque alla vista del meraviglioso Louis Tomlinson di prima mattina, Harry ovviamente si comportò da persona adulta e matura quale era...
...senza nemmeno accennare a fermarsi e anzi, acellerando notevolmente il passo, si rintanò nelle cucine, lontano da quel ragazzo e con ancora il vassoio di croissant in mano.
Mentre Harry infilava la porta di servizio delle cucine però, neanche avesse annusato la sua presenza il ragazzo dagli occhi blu si voltò in quella direzione con in mano la brioches alla crema che dopo lunghi ripensamenti aveva finalmente scelto. Anche se era riuscito a vederlo per meno di un secondo talmente velocemente stava camminando il ragazzo (che poi, che aveva da correre così di prima mattina?), Louis avrebbe scommesso tutti i suoi soldi, che fosse Harry.
D'altronde come non si potevano riconoscere quegli adorabili ricci color cioccolato. A Louis prudevano le mani ogni volta che li vedeva tanta era la voglia di toccarli.
Beh, è l'occasione giusta per mostrare a Zayn chi è Harry non appena uscirà dalle cucine, pensò Louis dirigendosi verso il loro tavolo dove il moro si stava già rimpinzando con uova e marmellata.
"Indovina chi ho visto." chiese il liscio non appena si fu seduto.
"Ah, eccoti, mi stavo giusto chiedendo dove fossi finito." disse Zayn addentando un'altra forchettata di uovo strapazzato, "Stavo cominciando a pensare che fossi andato a vincere la scommessa col tuo Harry.", continuò mentre alzava lo sguardo su di lui, "Ma vedendoti qua probabilmente stavi cercando di formulare una scusa per ammettere la tua sconfitta." concluse ridacchiando.
Inutile dire che Louis fu ferito nell'orgoglio da quelle parole. "Non è assolutamente vero. Anzi, ti posso assicurare che vincerò io." rispose infatti il liscio.
"Se lo dici tu." disse il moro.
"Si, lo dico io. Tra l'altro ero venuto anche per avvisarti che l'ho appena visto entrare in cucina, quindi appena esce potrai vederlo." disse Louis imbronciato.
"Oh finalmente, non vedo l'ora di ammirare quella che a detta tua è l'ottava meraviglia della terra." affermò Zayn impassibile mentre continuava a consumare la sua colazione.
Louis spalancò la bocca e brontolò un insulto diretto all'amico seguito da una risata da parte di quest'ultimo.
Nel frattempo Harry, ancora rintanato nelle cucine stava cerando un modo per andarsene senza dare nell'occhio. Razionalmente parlando avrebbe dovuto sapere che prima o poi l'avrebbe per forza rincontrato. Aveva però sperato che non sarebbe stato così presto o che comunque, per qualche strana ragione, uno dei due sarebbe diventato improvvisamente invisibile.
Per sua fortuna fu salvato dal suo migliore amico che vedendolo leggermente in crisi si era avvicinato a lui.
"Hei Haz, che succede? Sembra che tu abbia visto un fantasma." chiese il biondo corrucciando le sopracciglia e guardandolo.