Capitolo 5

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25 dicembre.

Finalmente è Natale, il periodo che preferisco dell'anno, quello più bello, quello in cui sono tutti felici, quello in cui ti svegli, ti affacci al balcone e vedi la città imbiancata, quello più luminoso, quello in cui si mangia di più, quello dei regali, e potrei continuare ancora per molto ma non credo sia il caso. Sono del parere che il Natale dovrebbe durare per 6 mesi due volte l'anno.

Mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina.
"Buongiorno Samantha, buon Natale!"mi saluta papà.
"Buongiorno papà, buon Natale anche a te. Dov'è la mamma?"rispondo dopo aver notato la sua assenza.
"Oh, è nel salotto finendo di mettere i regalini sotto l'albero per i parenti che verranno a pranzo." mi dice, "fai colazione e dopo apriamo i nostri, va bene?"mi avvisa sorridendo.
Sorrido anch'io all'idea di aprire i regali e torno con la mente alla colazione.

Dopo aver mangiato una tazza i latte caldo e un croissant, siamo tutte e tre, io,mamma e papà, seduti loro sul divano e io sul tappeto vicino l'albero con i nostri regali tra le mani.
Questa è una tra le parti che preferisco, sono sempre stata una tipa curiosa, ma allo stesso tempo voglio riservare il meglio per ultimo, quindi, eccitata, dico a papà di iniziare lui per primo a scartare.
Scarta il regalo da parte di mamma che comprende una sciarpa e un libro, poi scarta quello da parte mia che è un semplice completino da tennis.

Arriva il turno di mamma, il regalo da parte di papà è una collanina con una rosa come ciondolo, e il regalo da parte mia sono un paio di orecchini in argento, che, a dire il vero, si abbinano davvero molto alla collanina.

Poi arriva il mio turno, gli occhi mi brillano dalla felicità. Non avevo chiesto nulla in particolare ai miei, quindi davvero non so cosa aspettarmi. Mi conoscono bene quindi sanno cosa desidero senza il bisogno che glielo dica io. Essendo anche figlia unica non badano a spese, visto che non abbiamo mai avuto problemi economici. Ma nonostante questo quando, dopo aver aperto la prima scatola, trovo una Nikon lì ad attendermi a braccia aperte resto sbalordita, e non poco. È una macchina fotografica bellissima, ultimo modello, non ci posso credere. Io adoro fotografare, soprattutto i paesaggi e dopo aver urlato dalla gioia, vado ad abbracciare i miei ringranziandoli del bellissimo regalo. Ci hanno azzeccato in pieno.
Dopo ben dieci minuti di euforia nei quali ho ammirato ogni millimetro del mio nuovo oggetto preferito, i miei mi ricordano che davanti a me c'è ancora un'altra scatola.
È più piccola della precedente, ed ero già dell'idea che nessun regalo poteva superare quello aperto pochi minuti fa, ma quando dopo aver scartato la carta mi ritrovo davanti agli occhi due biglietti per il concerto dei Coldplay qui a Manchester nel mese di agosto non posso credere alla mia vista. Salto letteralmente dal tappeto ed inizio ad urlare come non so cosa. Questa volta si sono superati.
"Non ci posso credere! Come avete fatto? Cosa? Come? Quando? Erano sold out! Che? Oh mio dio. Ma sono veri?" inizio a chiedere.

I miei genitori scoppiano a ridere felici della mia reazione e continuo a ringraziarli.
A interrompermi è il mil telefono che squilla.
"Buongiorno amore mio, buon natale!"rispondo.
"Buon natale anche a te, Sam!"risponde Cameron, "oggi alle 18?"chiede.
"Oggi alle 18."confermo.

Ogni natale, da due anni ormai, lo passiamo ognuno con la propria famiglia a pranzo, e insieme o con amici il resto della giornata.

Quindi alle 18, dopo pranzo e dopo aver ricevuto una bella mazzetta di soldi da parenti, Cameron viene a bussare alla mia porta.
Mi fiondo ad aprirla, salutandolo con un bel bacio.
Lui entra e si dirige a salutare i miei genitori mentre lo tiro su per le scale con un braccio trascinandolo nella mia camera.

"Heyhey cos'è questa fretta?" mi chiede con sguardo incuriosito.
"Mi mancavi."rispondo.
"Anche tu mi sei mancata."mi dice spingendomi delicatamente contro la porta per iniziare a baciarmi prima la bocca e poi scendendo sul collo.

Si allontana da me con un sorriso cacciando una bustina dalla tasca della giacca contenente il regalo per me.
Lo prendo per mano tirandolo verso il letto e dopo esserci seduti lui parla.
"Questo è per te."mi dice.
"E questo è per te."sorrido mentre mi sporgo per prendere la bustina da sotto il letto.
Inizio a scartare il mio e ci trovo un buono per una spa per due persone in un weekend a scelta.
"Ho pensato che dato che quest'anno ci tocca studiare molto magari quando abbiamo voglia potremmo amdarci insieme, ci farà bene staccare un po' dallo studio. Insomma, se vuoi andare con me, puoi anche andarci con Jade, o con Ashley..."
Lo interrompo con un bacio vedendolo titubante: "ma ovvio che voglio andarci con te! Grazie mille, è bellissimo!" lo bacio di nuovo.
"Adesso apri." lo sprono.
Mi sorride prima di iniziare ad aprire la bustina blu.
È una scatolina, gli ho regalato un bracciale in argento personalizzato. All'interno c'è una frase: "If you truly love something let it go, if it comes back it was meant to be."

Dopo aver letto la frase mi guarda con sguardo confuso prima di far correre la sua bocca sulla mia, facendomi cadere con la schiena sul letto e con le nostre lingue che si muovono in sincrono in posti che ormai conoscono a memoria.

Sì, credo che il mio regalo gli sia piaciuto.

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