Capitolo 3

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YUKIO​   

Apro gli occhi e la sento. Sento il mio flauto suonare, ma non sono io a suonarlo. Esco dalla mia stanza e busso a quella di mio fratello.  

    Sin, hai visto il mio flauto?    

Silenzio, Sin non risponde.  

Sin?  

Entro nella stanza e raggiungo il suo letto  

Sin, diamine, alzati! Sento suonare il mio flauto!  

Do un violento strattone alle lenzuola e scopro che nel letto non ci sono che due cuscini e che Helmut non è al fondo del letto come al solito. Avvampo di rabbia e raggiungo la porta che ora è chiusa. Giro la maniglia nel tentativo di uscire dalla camera, ma la porta è chiusa a chiave. Impreco a denti stretti e mi guardo i piedi. Non ho le scarpe e… cos'ho sotto i piedi? Mi chino e raccolgo una lettera, la apro e vedo la firma di Sin in basso a destra.

Cosa ha in mente quel bastardo?  

   

Caro Yuki ,

Penso che quando leggerai questa lettera, la tua adorata elfa sarà già morta. Non preoccuparti, il suo sangue non è andato sprecato. L'ho bevuto io, per evitare di trasformarmi nello zimbello di  tutti. Non posso lasciare che diventi migliore di me. Ah, le ho preso anche il cristallo. Devi sapere, caro fratellino, che in realtà  io punto al trono di Ambra. Voglio il potere. Sono stanco di vivere nell’ombra. Voglio dettare io le leggi, non seguire quelle che mi vengono imposte. Voglio portare i vampiri all’antico splendore, la rivoluzione è iniziata… lo senti Yuki? Il vento sta cambiando. Grazie al cristallo che ha Leila, sarà tutto più facile.  

P.S. C'è anche una sorpresa per te. Divertiti.

Spero che tu possa goderti lo spettacolo dalla camera priva di finestre.

Con affetto,

       Sin​  

           È alla radura.

            Leila no!

Mi passa nella mente l'immagine dolce del suo viso e decido di aprire la porta con l'astuzia. Appena la porta cigola un vampiro  mi salta addosso e cerca di immobilizzarmi. Sono a pochi metri dalle scale e se riesco ad arrivarci posso liberarmi di questo schifosissimo traditore. Inizio a camminare verso le scale e mi lascio cadere, così schiaccio tra lo scalino di marmo e la mia spalla la mano del vampiro. Chi è? Lui si scioglie dall'abbraccio  mortale e mi morde. Mi si annebbia la vista, ma riesco ad arrivare al suo collo. Prima che possa romperglielo, lui  inizia a correre, io gli lancio il mio pugnale che gli sfiora una guancia mentre si dirige verso l' esterno. É l'amico di mio fratello!  Mi rialzo e, mi metto a correre il più velocemente possibile dietro al vampiro che si dirige verso la grande roccia.  I rami della foresta mi  tagliano il viso, ma non ci faccio caso. Devo arrivare alla radura prima che Sin possa toccare Leila.  

Sono quasi arrivato alla radura quando mi pare di sentire un rumore di passi. Mi fermo bruscamente per non fare rumore e rivelare la mia posizione. Il flauto continua a suonare e io riprendo a correre spingendomi al massimo delle mie capacità: se qualcuno deve  bere il sangue di Leila, quel qualcuno devo essere io, nessuna eccezione.

LEILA  

Apro gli occhi e la sento. Sento la sua musica, la sento distante e triste. Sono due notti che non lo vedo. Perché quando penso a lui mi agito e mi manca il respiro?  

Cosa ho visto in lui che mi fa tanta paura?  Devo andare da lui penso subito e senza indugiare oltre mi vesto e faccio per aprire la porta ma sento dei passi. Mi fermo, trattengo il respiro. Chiunque fosse si é allontanato così apro lentamente la porta per non farla cigolare ed esco. Devo passare dalla porta della cucina ma ci sono ancora dei servitori svegli che lavorano ai fornelli. Alzo gli occhi al cielo, maledizione

Il vento sta cambiando Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora