Capitolo 4

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LEILA  

Mi sveglio di soprassalto con la fronte madida di sudore e un senso di ansia nel petto. C'è mia madre vicino a me,che appena vede che ho aperto gli occhi chiama a gran voce Moon e Nidwal. Mi viene vicino e mi bacia sulla fronte

Bambina mia, quanta paura ho avuto, ti senti bene?

Come nuova!  

dico in tono sarcastico, accennando un sorriso  

Appena entra nella stanza Moon mi getta le braccia al collo e piange  Piano Moon, mi fa male dappertutto.

Scusa Leila, è solo che credevamo che non ti svegliassi piú, hai dormito due giorni interi per via del veleno  che ti hanno iniettato.

Mi abbraccia ancora una volta, facendo attenzione a non farmi male e poi, insieme a mia madre, esce e chiude la porta. Mi metto a sedere sul letto e Nidwal si avvicina  

Ben svegliata Leila, ti sei persa due giorni di addestramento con la spada, dovrai recuperare.

Uff… non mi lasci in pace neanche quando sto per morire eh...  

Ci sorridiamo e lui mi accarezza una guancia, mentre mi bacia sull'altra e mi sussurra nell'orecchio

...Ti voglio bene… ma devi smettere di vederlo… per colpa sua sei quasi morta Leila.  

Cosa? sai che vedo Yukio?  

Si

Mi hai spiata!

Shh… abbassa la voce… non vorrai che tua madre scopra che ti vedi con un vampiro…  

Nidwal se lo scopre… sappi che tu per me non esisti più.

Leila lo sto facendo per te, devi capirlo… non è sicuro. Non puoi fidarti.

E tu cosa ne sai? Lui è diverso, Nidwal, Yuki è diverso da suo fratello, mi protegge… mi ha salvata…  

Nidwal mi guarda con occhi duri e severi

Si alza dal bordo del letto e, mentre sta uscendo dalla stanza dice  Alle due al campo di addestramento. Oggi combatti contro di me.

Mi scopro, ho una fasciatura che  mi copre il seno e la spalla dove il vampiro mi ha morsa. I ricordi di ieri stanno sfumando, come se il veleno che mi ha iniettato quel vampiro avesse un effetto particolare sulla memoria. Sin voleva rubarmi il cristallo senza che me lo ricordassi!  Ma perché? Non ha nessun potere, che io sappia.

Sento un rumore di sassolini sbattere, ma non capisco da dove venga. Mi guardo intorno e alla finestra vedo dei sassolini che sbattono contro il vetro. Mi alzo e vado ad aprirla.  

In una frazione di secondo mi ritrovo Yukio in camera.  

Come stai?

Bene, grazie per avermi salvata.

Gli butto le braccia al collo e lui mi stringe dalla vita.

Sei libera oggi?  

No, ho gli allenamenti fino a stasera, ma se stanotte suoni io ci sono.

Okay, ci vediamo dopo.

Mi bacia sulla guancia e se ne va.

Sorrido e inizio a prepararmi perché  Aron mi aspetta nel cortile della reggia, seduto su una radice. Ha chiesto di parlarmi. Mentre scendo dalle scale mi vede e mi viene in contro, allargo le braccia e ci abbracciamo.  Camminiamo un po' per il giardino finché non ci stanchiamo di camminare in quella stradina soleggiata e decidiamo di cambiare strada, rientriamo nel palazzo e ci sediamo sulla scalinata dell'entrata principale.

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